Barga ricorda Jacopetti nell’ambito del Lucca Film festival

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Mentre il regista Paolo Sorrentino riceveva il premio alla carriera a Lucca e Marco Bellocchio a Viareggio Barga ha ricordato Gualtiero Jacopetti, regista, sceneggiatore, giornalista. Il tutto è avvenuto a conclusione del Lucca Film Festival Europa Cinema che quest’anno ha coinvolto anche la nostra cittadina, luogo di nascita di Jaopetti. Un “figlio” illustre forse un poco dimenticato, che però per il cinema continua ad essere un maestro anche a cinque anni dalla scomparsa e dopo trent’anni dall’ultimo lavoro.

Sabato 9 aprile Gualtiero Jacopetti è stato protagonista in due momenti distinti: nel pomeriggio, con la proiezione presso il Cinema Roma del documentario realizzato da Federico Caddeo “Il giro del mondo in 16 anni – la storia di Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi ” e in serata con la proiezione di “addio Zio Tom”, film del 1971 realizzato dalla formidabile coppia Jacopetti-Prosperi, artefice della nascita del filone dei “mondo movies” iniziato con il celeberrimo “Mondo Cane”.

E proprio della coppia dei due registi e amici parla il documentario di Caddeo, che ha conosciuto e frequentato Gualtiero Jacopetti negli ultimi anni di vita e dal quale ha raccolto l’importante testimonianza di regista visionario e fuori dagli schemi del tempo “cucendola” poi assieme alla storia di Franco Prosperi.

“Addio Zio Tom”, evento clou della giornata dedicata a Jacopetti, è andato in scena alle 21.30 presso lo stesso Cinema Roma che vide la prima di “La donna nel mondo” (1963) ed è stato proposto nella sua versione integrale. Una versione “recente”, giacché il film, satirico, crudo e a tratti sarcastico, subì diverse censure e tagli anche a distanza dalla prima uscita, poiché ritenuto razzista e violento.

L’intento era quello di narrare l’America schiavista dell’Ottocento, proponendo il lungometraggio come un “documentario nella storia” dove i registi, presenti come voci narranti, interagiscono con schiavi e schiavisti di due secoli fa.

La proiezione è stata introdotta dal caposervizio della Nazione di Lucca Remo Santini, dai saluti del sindaco di Barga Marco Bonini e da Pietro Paolo Angelini in rappresentanza della Banca del Monte di Lucca, sponsor dell’evento. Tutti d’accordo sul fatto che Gualtiero Jacopetti debba essere oggetto di maggiore valorizzazione da parte della sua cittadina di nascita, che nel 2001 gli ha conferito il “san Cristoforo d’Oro” e che adesso intende cogliere l’occasione di queste proiezioni come il punto di partenza per una nuova attenzione su un cineasta conosciuto in tutto il mondo.

Alla proiezione erano presenti anche Christine Jacopetti, figlia del regista, e Gianpaolo Lomi, amico di Jacopetti che collaborò alla realizzazione del film avvenuta ad Haiti. Sono ancora vividi i suoi ricordi e prima di lasciare la scena alla proiezione ha ricordato le tappe che portarono all’individuazione della location, gli aneddoti sui diciotto mesi di permanenza ad Haiti, i traguardi e le difficoltà avute per realizzare “Addio Zio Tom”.
Ultimo contributo prima di spegnere le luci in sala – con pochi posti occupati, purtroppo – quello del chitarrista Luca Giovacchini, che ha reso omaggio al film eseguendo una riarrangiamento delle belle musiche di Ritz Ortolani che fecero da colonna sonora al film e a Mondo Cane.

Il tributo barghigiano a Gualtiero Jacopetti aveva preso il via il primo aprile scorso con l’inaugurazione della mostra “Lo sguardo selvaggio” allestita presso la Galleria Comunale e la Galleria Bel Cento in centro storico (fino al primo maggio). Il merito di questi primi passi verso la riscoperta di un barghigiano da non dimenticare è anche dei barghigiani Simone Gonnelli e Alessandro Stefani che hanno curato per il Lucca Film Festival la sezione dedicata a Jacopetti.

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