Salvaguardia del territorio: siglato il “contratto di fiume per il Serchio”

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La location scelta per la firma era scenografica quanto simbolica, l’obiettivo dell’accordo è sicuramente ambizioso ma non temerario. Sul ponte della Maddalena a Borgo a Mozzano, il più conosciuto ‘Ponte del Diavolo’ che unisce le due sponde del Serchio, è stato sottoscritto oggi (venerdì 4 settembre) il Protocollo d’intesa per la realizzazione del Contratto di Fiume per il Serchio e per l’attuazione della sua prima fase nel tratto compreso tra il Ponte di Campia e il Ponte di S. Ansano (Ponte a Moriano). Il Protocollo è stato promosso dalla Provincia di Lucca che da anni si adopera per promuovere azioni finalizzate a riconoscere il fiume come una risorsa essenziale del territorio provinciale.

A firmare il documento – che rappresenta uno strumento di gestione delle politiche di salvaguardia e tutela del territorio – sono stati insieme con la Provincia di Lucca i rappresentanti degli enti e delle istituzioni del territorio: Autorità di Bacino del Serchio, Consorzio di Bonifica Toscana Nord, Unione dei Comuni della Mediavalle del Serchio, i Comuni di Lucca, Bagni di Lucca, Borgo a Mozzano, Coreglia Antelminelli, Gallicano e Molazzana, l’Associazione Industriali, il Cirf (Centro italiano riqualificazione fluviale), Legambiente circolo Lucca, il Wwf Alta Toscana, gli Amici della Terra Toscana sede Lucca-Versilia, Italia Nostra sezione di Lucca, PERLAmbiente e Garfly Garfagnana.

I rappresentanti di tutti questi soggetti – a cui vanno aggiunti anche i cittadini e i liberi professionisti – hanno partecipato ai tavoli tematici e alle riunioni plenarie tenute dalla Provincia di Lucca nell’ambito delle azioni dei progetti comunitari attivati per predisporre i materiali necessari all’attivazione del Contratto di Fiume.

La sottoscrizione del protocollo, per quanto formale possa essere, è in realtà un appuntamento fondamentale del percorso virtuoso intrapreso dagli enti locali coordinati dalla Provincia per la salvaguardia del corso d’acqua più importante del territorio provinciale. Da una parte, infatti, l’accordo rappresenta il momento conclusivo del processo partecipativo sviluppato nell’area pilota del bacino del Serchio effettuato nell’ambito del progetto europeo Med denominato WATERinCORE e, dall’altro, costituisce l’avvio di un ulteriore percorso per estendere il Contratto di Fiume all’intero bacino del Serchio.

Gli obiettivi: come accennato, tra quelli principali c’è l’estensione del percorso partecipativo e operativo; a cui si aggiungono l’attuazione del cosiddetti progetti “bandiera” individuati attraverso il Piano di Azione già definito per l’area pilota. In particolare, l’impegno per il futuro dovrà essere quello della ricerca e dell’individuazione di appositi finanziamenti che, come sottolinea l’assessore provinciale allo sviluppo economico e urbanistico Francesco Bambini, potranno essere in primis dell’Unione Europea, ma anche risorse messe a disposizione dallo Stato e dalla Regione Toscana.

Il Contratto di Fiume si configura come uno strumento per il miglioramento della gestione delle acque e del territorio fluviale con un’attenzione specifica alla riqualificazione. In questo contesto la Provincia di Lucca ha portato avanti un processo di partecipazione pubblica in modo da coinvolgere attivamente le realtà del territorio nella gestione delle acque, primi fra tutti gli enti pubblici. Con WATERinCORE la Provincia si è impegnata a promuovere varie iniziative di partecipazione sfociate poi, nella primavera del 2012, negli specifici incontri sul Contratto di Fiume che coinvolsero i Comuni del territorio e gli stakeholders.

Il percorso effettuato ha consentito l’individuazione di 44 tra progetti e idee progettuali.

Per il tratto esaminato si dispone, quindi, di progetti giudicati importanti e urgenti. Tra questi, per citarne alcuni: la riduzione del rischio idraulico del Serchio e dei suoi affluenti; la realizzazione di casse di espansione; la messa in sicurezza idraulica di alcune aree; la tutela della biodiversità ittica.

A questi progetti si affianca un pacchetto di proposte per “Azioni di pianificazione” discusse dalla Comunità di Fiume durante lo svolgimento dei tavoli tecnici e tematici: Azioni di pianificazione strategica; studi e ricerche ed azioni pilota sperimentali. Fra i progetti sono altresì da rilevare anche azioni di tipo socio-culturale, turistico e sportivo quali ad esempio la “festa del fiume”, il “treno del fiume”, la realizzazione di aree attrezzate per attività sportive con la canoa, la pesca.

Il Contratto di Fiume del Serchio, in ambito nazionale ed internazionale è stato particolarmente apprezzato sia per la caratteristica di approccio (dai piani ai progetti), sia per la sua multidisciplinarietà (dalle tematiche ambientali, a quelle territoriali, culturali, scientifiche e di protezione civile) grazie anche all’introduzione di elementi innovativi in questo campo. Tra l’altro la Provincia di Lucca è stata premiata al VII Tavolo nazionale dei Contratti di Fiume (Bologna 2013) proprio per il processo partecipativo promosso mentre, più recentemente, il progetto è stato inserito come caso-studio nel rapporto Unesco WWDR (World Water Development Report) 2015 presentato il 20 marzo scorso a New York). Da segnalare anche la presenza della Provincia di Lucca nello spazio allestito dal Ministero dell’Ambiente a Expo Acque che si è svolta a Venezia nel giugno scorso con la documentazione relativa alla proposta di Contratto di Fiume per il Serchio.

Tra i ‘punti di forza’ individuati nel corso delle iniziative svoltesi finora, vanno sottolineate l’azione mirata ad un coinvolgimento attivo delle comunità locali, grazie ad una partecipazione consapevole, la responsabilizzazione basata sulla condivisione delle conoscenze, la trasparenza del percorso intrapreso nell’assumere le decisioni.

Con la firma di questo Protocollo d’Intesa, il Contratto di Fiume del Serchio si concretizza quindi come la prima realtà che, a livello regionale, ha formalizzato la sottoscrizione di un accordo fra enti per passare dalle parole ai fatti: dalla pianificazione all’azione di tutela e valorizzazione per un territorio più sicuro e ambientalmente sostenibile.

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