Ricognizione aerea sulla frana di Piaggiagrande e sul territorio. Onesti: “Troppe le ferite per farcela da soli”.

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Dopo l’emergenza, dopo lo spavento e lo sgomento per la gigantesca frana di Piaggiagrande oggi è stato tempo di primi bilanci e per cominciare a capire il da farsi, non solo per Piaggiagrande, ma anche per gli altri imporrtfabnti danni che il maltempo ha inferto inq uestigiorni al territorio comunale.
Ne abbiamo parlato con .
Oggi pomeriggio, con un elicottero (fotoservizio di Borghesi che ringraziamo), l’assessore alla protezione civile del comune di Barga, Pietro Onesti che da venerdì scorso è impegnato sul territorio per risolvere le varie problematiche e che ieri insieme al sindaco ha fronteggiato per il Comune l’emergenza della gigantesca frana, ha effettuato con l’ing. Alessandreo Donnini dell’ufficio tecnico, una ricognizione in elicottero del territorio barghigiano, a cominciare dalla immensa ferita di Piaggiagrande.
“Anche da quello che abbiamo visto dall’alto, oltre che dal monitoraggio che svolgiamo costantemente nei luoghi della frana, abbiamo verificato che attualmente si è fermato il movimento franoso. Impossibile però stabilire quanto il tutto sia stabile. Continueremo così il monitoraggio
La ricognizione ci ha poi permesso di capire meglio lo stato del nostro territorio dopo il maltempo di questi giorni: il numero delle frane che abbiamo registrato è veramente notevole. Abbiamo anche scoperto, sempre nel territorio della montagna, ma in un luogo che non interessa infrastrutture ed è lontano dai centri abitati, un movimento franoso delle solite dimensioni di quello di Piaggiagrande. Il nostro territorio ha subito insomma un grosso attacco da parte degli eventi atmosferici in queste settimane a dimostrazione di una fragilità che un ente comunale non può contrastare con le proprie poche risorse. Faremo tutto il possibile per richiedere gli aiuti da tutti gli enti preposti perché è impensabile che il nostro comune possa sanare tutte le ferite presenti. Che sono tante ed importanti”.
Come ci racconta sempre Onesti, intanto oggi i Vigili del Fuoco hanno raggiunto l’abitazione che è rimasta coinvolta nella frana. La casa risulta ormai inutilizzabile, ma i danni interni sono per fortuna minori di quello che si pensava ed i muri hanno retto: “Questo ha permesso ai Vigili del Fuoco intanto di recuperare le cose più importanti delle due famiglie, mentre per il mobilio e le cose meno indispensabili si attenderà di intervenire quanto avremo la sicurezza che si è arrestato completamente il movimento franoso”.
Per aiutare le famiglie Marchi, gli abitanti di Piaggiagrande, a raccogliere i beni recuperati dai Vigili, sul posto si è ritrovata molta gente a dare manforte: “Anche in comune – aggiunge Onesti – sono giunte molte telefonate di cittadini che si sono resi disponibili per dare un aiuto alle famiglie colpite. Una notizia estremamente positiva in questo momento difficile che conferma la tradizione della solidarietà barghigiana che non manca mai nei momenti di difficoltà”.
(continua…)

Ma la frana di Piaggiagrande non è l’unica emergenza che si trova ad affrontare il comune in questi giorni. Proprio a causa della frana sussistono ancora i problemi di isolamento totale per una abitazione nella vicina località Beltempo, dove abita una famiglia inglese. Altre tre famiglie sono state invece raggiunte ieri con un mezzo fuoristrada attraverso una strada forestale in cui sono in corso i lavori per renderla transitabile anche alle auto. Ci vorrà per questo forse ancora un paio di giorni.
Altro problema sotto monitoraggio il traliccio ENEL pericolante lungo l’argine del Serchio a Mologno. “La risoluzione del problema, che è serio – ci spiega ancora l’assessore Onesti – non è più rimandabile se non si vuole che alla prossima piena si verifichi un black-.out che potrebbe investire molte famiglie della zona. Abbiamo di nuovo segnalato la situazione alle autorità competenti e sembra che qualcosa si stia muovendo. In questi giorni sul luogo si è anche svolto un sopralluogo della Provincia di Lucca
Tra le altre problematiche sotto osservazione la frana che ad Albiano si è mangiata la strada principale, ma soprattutto minaccia, sempre da più vicino, anche una abitazione: “Anche dalla ricognizione aerea – conclude Onesti – risulta tutto il peggioramento di questa frana che si era avviata in ottobre, ma che già ci aveva imposto di evacuare l’abitazione con i movimenti registrati il 5 gennaio scorso. Ora la strada non esiste più, ma dovremo partire presto con i primi interventi per scongiurare danni all’abitazione”.

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