Da Volterra e da San Marcello un appello all’unità per salvare i piccoli ospedali

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Barga non è sola nella lotta per la salvaguardia dell’ospedale e per il mantenimento dei livelli di assistenza.
Su e giù per la Toscana, molte sono le realtà impegnate a lottare contro tagli, razionalizzazioni e chiusure in ambito sanitario.
Protestano gli abitanti della montagna pistoiese, che hanno perso il pronto soccorso e alcune sale operatorie del loro nosocomio; protestano gli abitanti di Volterra, che vedono minacciati reparti e posti letto; protesta la gente dell’Elba, che vede minacciato l’Ospedale di Portoferraio, soprattutto nel reparto di chirurgia; protestano gli abitanti di Abbadia San Salvatore, Massa Marittima, Orbetello, Pitigliano, Castel del Piano, tutti accomunati da istanze analoghe: il depauperamento della sanità locale, lo svuotamento dei piccoli ospedali, il rischio di dover percorrere chilometri per raggiungere i presidi cittadini.
Ma tra queste località sta sorgendo una rete formata da sindaci e cittadini non disposti a perdere terreno e servizi: così è stato a Barga, così a Castelnuovo, così a San Marcello e via dicendo. Ed è proprio un referente di quest’ultimo gruppo che ci ha contattato, portandoci a conoscenza dell’impegno che si è assunto Marco Buselli, sindaco di Volterra, nel cercare un confronto con la Regione Toscana al fine di coinvolgere nelle decisioni anche enti locali e cittadini.
Di più: Buselli sta in realtà cercando di costituire una rete di piccoli capoluoghi accomunati tutti dal destino dei propri nosocomi: “Chiedo ufficialmente all’assessore alla sanità della Regione Toscana Luigi Marroni, al Presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi e al Presidente Uncem Oreste Giurlani un incontro congiunto con tutti i Sindaci, al fine di far chiarezza una volta per tutte sulla tematica relativa alla “Casa della Salute”, evitando assolutamente che i direttori generali procedano unilateralmente, con parere contrario dei territori, a realizzare questo tipo di strutture, di cui peraltro, dovrebbero essere investite in primis, per competenza, le Società della Salute, laddove esistono o le Conferenze dei Sindaci”.
Questo il testo di una prima lettera emessa dal primo cittadino di Volterra indirizzata anche ai sindaci di Barga, Castelnuovo Garfagnana, San Marcello, Portoferraio, Abbadia San Salvatore, Massa Marittima, Orbetello, Pitigliano, Castel del Piano; mittenti anche della seconda missiva prodotta da Buselli il 20 giugno

nella quale chiede ancora e con più forza un incontro con la IV Commissione salute della Regione –presieduta da Marco Remaschi – per discutere delle “Case della Salute” che così come sono state presentate “porterebbe ad un declassamento automatico degli Ospedali in oggetto”.
Come più volte sostenuto dalle nostre parti (anche se la querelle Barga – Castelnuovo si discosta un poco dalle dinamiche degli altri presidi) “è arrivato il momento che anche chi ci rappresenta affermi con forza la necessità di bloccare una volta per tutte il processo di soppressione dei cosiddetti “piccoli ospedali”. Gli sprechi non albergano certo nelle nostre strutture”. Questo il prosieguo della lettera di Buselli, che chiede di evitare che i direttori generali procedano unilateralmente senza dialogare con le conferenze dei sindaci.
Insomma Barga non è sola e forse questo è uno dei pochi casi in cui il mal comune è mezzo gaudio poiché offre la possibilità di unire le forze, fare fronte comune e quindi di aumentare la propria autorevolezza di fronte a chi decide.

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