Extraterresti in campagna: una lettura utile per molti

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“Testimonianza di un incontro” è la dedica di uno degli autori sulla mia copia di EXTRATERRESTI IN CAMPAGNA, un libro che consiglio a molti di noi. Lo consiglio agli insegnanti che portano i propri bambini in visita in fattoria didattica. Lo consiglio a quelle aziende agricole che hanno voglia di divenire fattorie didattiche o già lo sono. Lo consiglio alle molte guide ambientali e operatori dell’educazione ambientale della nostra zona (e non) che possono costituire il trait d’union tra scuola e fattoria didattica. Lo consiglio anche a chi non fa niente di tutto questo ma vuole scoprire qualcosa di più del rapporto tra la nostra società moderna, spesso caratterizzata da modi urbani anche quando vive nel mondo rurale, e la campagna.

Gli “Extraterrestri” che nel libro ci vengono presentati da Fabrizio Bertolino, Annamaria Piccinelli e Anna Perazzone sono i bambini che popolano le nostre scuole, quindi i nostri figli, nipoti e amici.

Annamaria Piccinelli nella prima parte del libro presenta “avvistamenti, reseconti, osservazioni” frutto di anni di lavoro come operatrice di fattoria didattica, nonché formatrice di imprenditori agricoli e insegnanti. Attraverso una serie di aneddoti e riferimenti a casi concreti presenta gran parte delle situazioni in cui insegnanti, guide e operatori di fattoria didattica si pongono dei “perché”. Sono “perché” che a volte riguardano i bambini/ragazzi delle scuole, altre i loro accompagnatori (quasi sempre insegnanti, a volte genitori e parenti). Non mancano casi in cui l’autrice confida di non essersi sentita all’altezza della situazione segnalando poi le abilità che le hanno consentito di migliorarsi e di riuscire ad affrontare criticità ricorrenti in questo strano rapporto tra scuola e campagna. Per chi, insegnante od operatore dell’educazione ambientale, legge il libro si tratta spesso di una serie di deja vu che hanno il potere di confortare e rasserenare: non siamo soli nell’universo e anche altri affrontano gli stessi problemi.

Nella seconda parte del libro Fabrizio Bertolino e Anna Perazzone affrontano il tema della presenza delle scolaresche in contesti di fattoria didattica e, più in generale, di campagna e natura dal punto di vista pedagogico. Questa parte propone una disamina delle fonti e delle cause che determinano nei bambini e nei ragazzi, ma spesso anche negli negli adulti, idee distorte di quello che è la campagna. Gli autori, anche attraverso l’introduzione della figura del “cittadino digitale iperprotetto”, ci offrono un potente strumento che aiuta a prevenire momenti di incomprensione tra chi accoglie e chi è accolto in campagna. Il testo prosegue affrontando le dinamiche che nella scuola determinano una vera e propria compartimentazione del sapere scientifico e naturalistico e una sorta di astrazione dello stesso dalla realtà. Ancora una volta il libro viene incontro agli operatori dell’educazione ambientale fornendo una spiegazione logica, ma sopratutto pedagogica, di quei momenti di imbarazzo che capita di vivere in tale ruolo. In fondo c’è un motivo se di fronte ad un croco un bambino parla di “bulbo oculare” e gli autori ce lo spiegano molto bene.

Il testo fornisce anche un’importante sottolineatura dell’importanza della campagna come luogo in cui si può tentare un recupero della consapevolezza ecologica. E’ quasi superfluo rimarcare che insegnanti, guide ambientali e operatori dell’educazione ambientale trovano naturale collocazione in questo processo e il libro offre spunti che guidano ad una possibile collaborazione con realtà come le fattorie didattiche, gli agrinidi e gli agriasili.

In chiusura del libro non manca una piacevole analisi linguistica del termine “fattoria”, un compendio di riferimenti bibliografici relativi all’educare in campagna e il “manifesto dei diritti naturali di bimbi e bimbe” di Giancarlo Zavalloni.

E’ una lettura da non perdere!

Per saperne di più: http://www.negrettoeditore.it/drupal/pubblicazioni/extraterrestri-in-campagna

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