Graziella Libro, uccisa da un incidente. I sogni spezzati

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Ragusa – Graziella Libro era una donna solare, piena di progetti e con un sogno da realizzare al più presto: acquistare una casa a Ragusa, per ricongiungere, finalmente, la famiglia dopo alcuni mesi di lontananza dovuti al lavoro del marito.

Era un sogno che condivideva col coniuge, carabiniere in servizio a Barga, in provincia di Lucca, che aveva già chiesto il trasferimento in Sicilia. Insieme avevano deciso di mettere in vendita la casa acquistata in Toscana. Il progetto era condiviso dai figli, uno di 19 anni e l’altro di 13 che, proprio per questa ragione, da ottobre frequentava la scuola media Rodari. La famiglia si sarebbe finalmente riunita a Ragusa dopo l’estate.

Invece Graziella è morta giovedì, 10 minuti prima di mezzogiorno, sulla strada 514, nei pressi dell’incrocio per Comiso, attraverso cui si accede alla contrada delle Anime del Purgatorio. E’ morta sul colpo al momento dello schianto fra la vettura che guidava, una Polo Volkswagen, e l’autocarro Iveco condotto da un catanese di 59 anni. Madre e figlio tornavano da Catania dopo aver fatto un controllo medico al bambino. G.G. conduceva il camion in direzione opposta.

L’impatto terribile fra i due mezzi non ha lasciato scampo alla donna. Ma il ragazzino non si è reso conto che la madre è morta nello schianto. E’ stato trasportato dagli operatori del 118 all’ospedale Civile di Ragusa. Un miracolo che sia rimasto praticamente illeso. Da giovedì è ricoverato nel reparto di Astanteria, e tenuto sotto osservazione dai medici per 48 ore. Sta bene, almeno fisicamente. Psicologicamente è molto provato e continua a chiedere della madre, del suo stato di salute.

Per proteggerlo da un ulteriore choc, i parenti lo hanno tenuto, sino a venerdì sera, all’oscuro della morte della madre. Un segreto che sarà comunque svelato entro sabato. Alle 16 di sabato, infatti, si svolgono i funerali della donna, nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo. La salma è stata riconsegnata ai familiari della Libro. Il corteo partirà dalla casa dei genitori della donna in via Plebiscito. Ad assistere il figlioletto in ospedale, con gli altri parenti, c’è il padre che giovedì ha preso un aereo dalla Toscana ed ha raggiunto subito la Sicilia. “Graziella era una madre splendida, una donna piena di vita, aveva tanti progetti – dice la cognata – era una persona altruista, allegra. Una donna dedita alla famiglia, ai figli: avevano deciso di ritornare in Sicilia, di ritornare a casa”.

La famiglia aveva vissuto in Toscana. Adesso era il momento della gioia, del ritorno a casa, del ricongiungimento. Una storia triste quella di Graziella e della sua famiglia, che si incrocia a quelle di decine e decine di storie, delle altre vittime, morte sulla strada 514 Ragusa-Catania. “Non vogliamo dire nulla sulla strada, sull’incidente – dice la cognata -. Adesso è solo il momento delle lacrime, del lutto. E’ il momento di stringersi intorno ai figli e al marito di Graziella”. – source – Telenov

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