Gli impianti di lavorazione inerti lungo il Serchio verranno spostati

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Verranno spostati gli impianti esistenti nel territorio del comune di Barga circa la lavorazione e frantumazione degli inerti. Impianti che sorgono lungo le rive del fiume Serchio.La notizia è emersa venerdì sera in consiglio comunale con l’approvazione di un protocollo d’intesa per la delocalizzazione degli impianti per prevenire problematiche ambientali come l’occupazione dell’alveo del fiume con materiali inerti, gli scarichi, il prelevamento delle acque. Il protocollo coinvolgerà tre grosse ditte del territorio che sono la Mondialsabbia, la Fratelli Turicchi e la Del Debbio. In sostanza il Comune si impegna a individuare nuove aree che possano ospitare questi insediamenti mentre l’azienda interessata si impegna nel protocollo a spostare l’impianto e a ripristinare l’attuale sito sul Serchio dove oggi avviene la lavorazione come era prima della nascita dell’impianto.
Il protocollo è nato e poi è stato approvato su proposta dell’Autorità di Bacino e della Provincia e con il documento si sottolinea anche la necessità di promuovere in accordo con l’Autorità di Bacino del Fiume Serchio e l’Amministrazione Provinciale di Lucca interventi di riqualificazione ambientale delle aree interessate e la messa in sicurezza degli insediamenti esistenti che sono comunque da considerare una “risorsa” del territorio.
Come sottolineato durante il consiglio Barga è il primo Comune in provincia ad approvare questo tipo di protocollo che peraltro, potrebbe risultare anche un ottimo strumento per l’operazione di riempimento del Rio Fontanamaggio, la ferita che taglia in due l’abitato del centro storico e che con queste ultime piogge ha visto aggravarsi la situazione con smottamenti e nuove erosioni. I materiali inerti possono essere utilizzati per il riempimento della frattura, così come vuole il progetto lanciato dall’Amministrazione Sereni e iniziato con i primi lotti di interventi nei mesi scorsi.
Peraltro proprio ieri il sindaco Sereni è tornato ad intervenire sull’emergenza Fontanamaggio ed ha fatto sapere che si farà portavoce dell’aggravarsi della situazione con il Ministro Altero Matteoli che si è già dimostrato in passato sensibile alla problematica.
Con la realizzazione del protocollo si arriverà all’allontanamento degli impianti e dei materiali dal corso d’acqua e alla la riorganizzazione distributiva degli insediamenti produttivi.

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