Protocollo provincia-comuni per snellire la registrazione della volontà di donazione degli organi

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La diffusione delle conoscenze in materia di donazione di organi, tessuti e cellule, nonché la facilitazione dell’acquisizione delle manifestazioni di volontà dei cittadini su questa delicata questione. E’ questa la sostanza del protocollo che è stato siglato questa mattina a Palazzo Ducale dall’amministrazione provinciale e dai sindaci del territorio e che arriva al termine di un percorso di confronto sull’incentivazione della donazione di organi e tessuti.

«All’indomani del consiglio provinciale nel quale i consiglieri si sono confrontati con i rappresentanti della sanità regionale sul tema della donazione degli organi – spiega il consigliere provinciale Enzo Giuntoli – abbiamo iniziato un percorso di confronto per l’incentivazione della donazione di organi e tessuti. Si tratta di un tema di estrema importanza sul quale l’opera di sensibilizzazione è fondamentale. Per questo, grazie al documento sottoscritto oggi, saranno programmate anche iniziative di formazione e informazione rivolte sia ai funzionari dei Comuni, sia ai cittadini e soprattutto a coloro che frequentano le scuole superiori del territori. Inoltre, altro punto saliente di questo documento è che impegna le amministrazioni comunali a prevedere la possibilità di recepire in qualsiasi momento, anche indipendentemente dal rilascio del documento, la volontà dei cittadini in materia di donazione e di registrarla sulla carta di identità».
Il protocollo di intesa sottoscritto in Provincia regola i rapporti e definisce gli adempimenti che i firmatari si impegnano a realizzare per lo sviluppo di strategie di integrazione e collaborazione per l’attuazione del progetto regionale ‘Una scelta in comune’ che prevede l’attivazione nelle amministrazioni comunali che manifestano l’adesione al documento, del servizio di registrazione della manifestazione di volontà in merito alla donazione degli organi da parte del cittadino, che sarà svolto negli uffici anagrafe. Inoltre prevede che le amministrazioni possano attivare altri punti di raccolta di volontà o diniego che non sarà espressa al momento del rinnovo del documento di identità, ma in qualsiasi altro momento il cittadino lo ritenga utile.
L’obiettivo è quello di avvicinare alla cultura della donazione degli organi e, per tale ragione, sarà possibile cambiare la propria decisione in qualsiasi momento.
Infine sono previsti dei percorsi di formazione tecnica del personale assegnato ai servizi demografici e agli altri uffici individuati nei Comuni, affinché possano svolgere al meglio questa funzione.

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