Cane ucciso barbaramente nel recinto di casa. Nuovo mistero

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Non c’è pace per gli animali domestici a Barga: dopo i gatti avvelenati a Castelvecchio ed i cani di Barga che hanno avuto la stessa sorte, un altro atto di inaudita violenza verso gli animali si è verificato sul nostro territorio. Stavolta, se si vuole, ancora più inquietante e crudele nelle sue modalità.

Ne è stato vittima uno dei cani di Karin Schirmer, dell’allevamento Intissar’s nel rio dei Latriani a Barga. Si chiamava Shorty, un bellissimo Jack Russell, forse uno dei sui animali migliori, con il quale l’allevatrice portava avanti la razza.

Questa mattina Shorty è stato trovato completamente sventrato, anzi, peggio: con la parte inferiore del torace completamente asportata e privata degli organi. La sua padrona lo ha trovato sul terreno dell’allevamento, vicino a casa, senza che vicino ci fossero tracce di sangue o pelo, né alcun segno di lotta; indizi che né la proprietaria, né la Polizia Provinciale da lei chiamata ha saputo trovare nemmeno nei dintorni.

Il pensiero era andato immediatamente all’aggressione da parte di un animale selvatico, ma l’ipotesi è stata successivamente fugata da una perizia dei veterinari dell’ASL al quale è stato portato l’animale deceduto: i bordi della ferita che ha ucciso Shorty sono troppo netti per essere stato sbranato. L’uccisione è presumibilmente avvenuta per mano umana, con un coltello che ha asportato le viscere dell’animale anche con una certa perizia. E vista l’assenza di segni laddove si trovava il suo corpo, sembra che il cane sia stato prima prelevato e poi sventrato e riportato nella proprietà.

Il fatto è accaduto sicuramente durante la notte tra il 16 e il 17 luglio, dato che Shorty lunedì sera era vivo e vegeto e come sempre scodinzolante; nessun rumore durante la notte ha fatto presagire a Karin cosa stesse accadendo, anche se riferisce che i cavalli erano agitati ed hanno lanciato dei nitriti, così come era avvenuto la sera precedente. Un fatto insolito, dato che sono abituati sia alla presenza dei cani dell’allevamento sia agli animali del bosco. Nemmeno i vicini, che vivono poco oltre, si sono accorti di niente.

Che cosa è successo dunque? perché una violenza così efferata? Perché tutta questa crudeltà nei confronti di un piccolo cane?

Il fatto ha lasciato Karin Schirmer angosciata e spaventata, sia per la perdita di uno dei suoi cani migliori, ma soprattutto per la brutalità con cui è stato colpito. “Era un cane diffidente, che difficilmente si faceva avvicinare e che non si allontanava mai” racconta “Ed era ottimo per la guardia, anche se molto silenzioso; per questo negli ultimi giorni dormiva fuori: per proteggere una cucciolata dalla presenza della volpe o di altri animali selvatici”.

Difficile capire quindi come chi ha agito durante la notte sia riuscito a catturarlo, anche se la domanda che davvero conta è, lo ripetiamo: perché?

Sembrerebbe un avvertimento, ma Karin non ritiene di avere nemici e mai ha ricevuto segnali di minaccia; quindi resta solo la brutta sensazione di un gesto di inspiegabile efferatezza. Naturalmente dell’accaduto sono state informate le forze dell’ordine. Sul posto si è già svolto un sopralluogo della Polizia Provinciale mentre una denuncia ai Carabinieri sarà presentata nei prossimi giorni, non appena il servizio veterinario della USL avrà redatto il certificato di morte.

Commenti

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  1. Nello Paoletti


    R: Cane ucciso barbaramente nel recinto di casa. Nuovo mistero
    Odio la crudelta’ verso gli animali. Spero che le autorità’ trovino il colpevole. Spero che il giornale continui a supportare le inchieste.

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