Tag: vittorio lino biondi

- 1 di Redazione

Conferiamo il San Cristoforo d’Oro al Personale dell’Ospedale di Barga. Lettera aperta

BARGA – Pubblico volentieri la lettera aperta che al sindaco di Barga, Caterina Campani, hanno inviato in questi giorni due nostri illustri concittadini, Umberto Sereni e Vittorio Lino Biondi. Personalmente, non solo per il rispetto e l’affetto che mi lega a Sereni e Biondi, mi sento di condividere in pieno questa proposta che va nel nome e nello spirito del dottor Pietro Tallinucci e dell’insegnamento che ci ha lasciato nella storia dell’ospedale San Francesco. Anche in questa brutta situazione l’ospedale di Barga e le persone che vi lavorano hanno dimostrato il valore di questo piccolo “spedalino”, che non si è tirato indietro nel momento del bisogno ed ha fatto la sua parte senza se e senza ma… Le polemiche e le brutture  lasciamole ai poveri di cuore ed andiamo avanti sostenendo i nostri operatori sanitari in tutto e per tutto e ringraziandoli di quello che stanno facendo. Nel nome di Tallinucci anche io invito la sindaca Campani a sostenere ed…

- di Vittorio Lino Biondi

Soldati italiani. Storie della Grande Guerra

La nostra Memoria condivisa. La Grande Guerra del ‘15/18 nella sua implementazione quotidiana sul territorio, nella nostra gente, nei volti dei nostri nonni, nella nostra terra. Dalla Valle del Serchio, sperduto territorio appenninico, partono migliaia di ragazzi, tra quelli residenti e quelli nati e poi trasferiti altrove. Questo dato, moltiplicato per tutti i territori, le vallate, i borghi del Paese ci dà la misura dell’immane sforzo bellico che compie la giovane Nazione. Uno sforzo, diremmo oggi “nazional-popolare”. Della Storia. Quella con la S maiuscola. Quella che si insegnava a scuola, con il rispetto profondo, dovuto, sentito, per chi quella Storia aveva vissuto. Come fanno subito dopo guerra le Amministrazioni locali, che impiantano il Viale o il Parco della Rimenbranza, erigono i Monumento ai Caduti, posizionano targhe, curano la riconsegna dei resti alle famiglie, le medaglie al Valore , le nomine a “Cavaliere di Vittorio Veneto”. La perpetrazione della Memoria.  Sforzo doveroso e non vacuo, necessario, sentito. Se il Paese rimane quello…

- 1 di Vittorio Lino Biondi

4 aprile 2020… dedicato a Nazareno

Domani ricorre il primo anniversario della perdita di un caro amico. Il Giornale di Barga, nell’approssimarsi di questa triste ricorrenza, lo ricorda con queste parole di Vittorio Lino Biondi   Ciao Nazareno, è passato un anno da quando sei andato avanti.  Verrebbe voglia di scriverti come la famosa canzone di Lucio Dalla; “Caro amico ti scrivo, così mi rilasso un po’. E siccome sei molto lontano… più forte ti scriverò Da quando sei partito, c’è una grande novità…  E’ proprio così Nazareno, c’è una grossa novità; questo accidente di “COVID 19”. Un virus, un maledetto virus che è arrivato a gennaio e sta cambiando tutto. Lentamente, ma cambia tutto. Cambia noi. E uccide persone, spegne le vite, distrugge le famiglie. Si esce poco la sera compreso quando è festa E c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra, E si sta senza parlare per intere settimane, E a quelli che hanno niente da dire Del tempo ne rimane.  Come…

- di Redazione

Una storia di amore imperiale: Sophie Chotek. Annullata la conferenza alla Fondazione Ricci

La Fondazione Ricci rende noto che, in ottemperanza alle disposizioni governative sulle misure di prevenzione del contagio coronavirus, è stata annullata la conferenza Donne nella storia. La contessa Sophie Chotek. Una drammatica e tragica ‘storia d’amore imperiale”ì che doveva tenersi sabato 7  marzo alle ore 16.    

- di Redazione

Echi della conferenza di Biondi sul tenente Martinelli

LUCCA – Come annunciatoqualche giorno fa, presso la casa della Memoria e della Pace, recentemente aperta presso il Castello di San Donato sopra la omonima porta delle Mura urbane, nell’ambito delle giornate dedicate al 75° anniversario della Liberazione di Lucca, si è tenuta la commemorazione del Tenente Giuseppe Martinelli da Lucca, morto in seguito a combattimenti nella Guerra di Liberazione, presso Iesi; il 15 agosto 1944. Il Ten. Martinelli è stato molto ben ricordato, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Lucca, dal Colonnello dal barghigiano Vittorio Lino Biondi. Giuseppe, nato a Lucca e residente in Via San Donnino il 25 giugno del 1921, era in servizio presso il 184° Reggimento Paracadutisti “Nembo”. Durante una azione di combattimento sul fronte adriatico, presso Castefidardo, al comando di un plotone di mitraglieri paracadutisti, veniva colpito da granate e rimaneva gravemente ferito. Rifiutava le cure per evitare ritardi nell’azione corrente e incitava continuamente i suoi paracadutisti a proseguire l’azione fino al conseguimento dell’obiettivo.…

- di Redazione

Una Repubblica Imperiale

Una repubblica imperiale. La seconda campagna d’Italia di Napoleone Bonaparte e l’istituzione dell’Impero” Con questo titolo martedì 154 ottobre si terrà alle 18, presso l’auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca in piazza San Martino 7 a Lucca, la conferenza tenuta dal Generale corpo d’armata (ris.) Silvio Ghiselli in collaborazione con il Col. (ris.) Vittorio Lino Biondi. (Ingresso Libero)

- di Vittorio Lino Biondi

Lucca ricorda il Ten. Giuseppe Martinelli. Ecco la sua storia

Lunedì 30 settembre a Lucca (alle 17,30 presso la Casa della Memoria e della Pace – castello di Porta San Donato), l’amico e grande esperto di storia militare della nostra provincia Col.( ris.) Vittorio Lino Biondi, terrà la conferenza “Lucca ricorda il tenente Giuseppe Martinelli”. Martinelli morì il 15 agosto del 1944 durante la Guerra di Liberazione dal nazi-fascismo. Ecco in anteprima, il ricordo di Biondi.   Questa storia riguarda un  cittadino lucchese, caduto nella Guerra di Liberazione del 1944, il Ten. Giuseppe Martinelli morto sul fronte di Ancona, il 15 agosto del 1944. Giuseppe Martinelli all’epoca era un Tenente del 184° Reggimento Paracadutisti “ NEMBO”. Il reggimento “Nembo” prendeva nome da una delle tre Divisioni paracadutiste  predisposte dal Regio Stato Maggiore Esercito per affrontare la tragica guerra che l’Italia aveva deciso di intraprendere con la Germania. La prima Grande Unità paracadutista era la “Folgore”, seguita dalla “Nembo” e l’organico definitivo prevedeva una terza divisione, la “Ciclone”, ma gli eventi bellici impedirono…

- di Redazione

A Sommocolonia rinvenuta una bomba di mortaio della seconda guerra mondiale. Ecco la sua storia

Un ordigno bellico è stato rinvenuto in questi giorni nei pressi della vecchia mulattiera di Sommocolonia, vicino a via del Bacino. L’ordigno è stato rinvenuto da un abitante di Sommocolonia che senza toccarlo o avvicinarsi troppo, ha immediatamente avvertito i carabinieri della stazione di Barga. Si trattava di un proiettile di mortaio da 60 mm di fabbricazione americana. Gli artificieri lo hanno fatto esplodere in quei boschi nella giornata di ieri. L’ordigno si trovava poco sopra la chiesina di San Rocco, nei pressi di un edificio diroccato. L’ordigno è legato alla più importante battaglia della zona durante la seconda guerra mondiale, combattuta il 26 dicembre del 1944. Che vide affrontarsi soldati americani della Buffalo e partigiani da una parte e truppe tedesche  dall’altra Grazie al col. (ris) Vittorio Lino Biondi, autore della precisa ricostruzione militare della battaglia del 26 dicembre nel libro “La battaglia di Sommocolonia”, è possibile ricostruire anche la storia di questo ordigno ed il suo esatto tipo:  la zona…

- di Redazione

La stampa ritrovata della Grande Guerra: inaugurata la mostra alla Fondazione Ricci

Sabato mattina la Fondazione Ricci Onlus di Barga e la locale sezione dell’Istituto Storico Lucchese hanno aperto ufficialmente sul territorio le celebrazioni per i cento anni dalla conclusione del primo conflitto mondiale. Lo hanno fatto con un convegno di studi e l’apertura di una mostra, entrambi gremiti e molto apprezzati. La mattinata, aperta dalla Presidente della Fondazione Cristiana Ricci, ha visto gli interventi del prof. Umberto Sereni, che ha delineato il quadro storico italiano negli anni della Grande Guerra, del col. Vittorio Lino Biondi con un intervento sul soldato italiano durante il conflitto, della prof.ssa Natalia Sereni che ha delineato il peculiare rapporto degli emigrati della Valle del Serchio con la madre patria durante e dopo la guerra, e di Pier Giuliano Cecchi che ha tracciato una geografia delle lapidi e dei monumenti memoriali presenti nel barghigiano. A questi interessanti contributi è seguita, alla presenza del senatore Andrea Marcucci, l’inaugurazione della mostra “Grande Guerra: la stampa ritrovata”, curata da Nazareno…

- di Redazione

Barga ricorda la Battaglia di Sommocolonia – domani (27/12) una giornata di studi

Come avviene ogni 26 dicembre ormai da numerosi anni, questa mattina le autorità barghigiane, una rappresentanza degli Alpini in congedo, alcuni membri delle locali sezioni ANPI e diversi civili sono saliti a Sommocolonia per ricordare la battaglia che, il giorno di santo Stefano del 1944, costò la vita a 132 persone tra civili, militari e partigiani. Un episodio che resta vivo nella memoria della comunità e che ogni anno non manca di essere onorato con la deposizione di corone di alloro nei punti strategici e con una santa messa; un episodio che negli anni ha ritrovato dignità e onore nell’opera di alcuni studiosi e di altri personaggi che stanno contribuendo a non lasciar svanire questo cruento episodio, raccontato in calce da un’intervista di Nazareno Giusti al tenente Vittorio Lino Biondi, uno dei massimi studiosi locali della Battaglia di Sommocolonia nonché autore di un volume dall’omonimo titolo. Questo 2013 – durante il quale, tra l’altro, è emersa la commovente storia dell’alpino…

- di Redazione

Il cerchio si chiude: il Milite ignoto torna a casa

Ha ritrovato il suo nome e la sua famiglia il milite ignoto dal 1944 sepolto a Sommocolonia e, questa mattina, è stato ricordato assieme alle forze Brasiliane alle quali era in appoggio quando morì. Rocco Botta rimase ucciso il 31 ottobre del 1944 e da quella data i suoi resti sono stati miracolosamente conservati a Barga così che la famiglia, dopo le ricerche passate anche dalla nostra redazione, ha potuto riaverne le spoglie. Alla cerimonia in memoria dell’Alpino Botta hanno preso parte in moltissimi tra civili, amministratori, forze dell’ordine e loro rappresentanti in congedo anche brasiliani, ed è stato un nuovo momento per ricordare l’impegno e il sacrifico di chi combatté per la libertà. Un apporto speciale alla commemorazione è stato dato dal colonnello Vittorio Biondi studioso e custode dei fatti di Sommocolonia che per primo ha riconosciuto nel milite ignoto l’identità di Rocco Botta. (continua…) Stamani a Sommocolonia si è chiuso un cerchio. Il cerchio di una storia durata…

- di Redazione

La Memoria ritrovata di Sommocolonia. Il Milite Ignoto alpino Rocco Botta

Quella che vi raccontiamo è una storia se vogliamo a lieto fine; sicuramente un abella storia. Che nasce nei giorni in cui ha riaperto i battenti giornaledibarga.it e che ha avuto un esito inaspettato quanto positivo per tutti quelli che l’hanno vissuta.Al nostro indirizzo mail riceviamo a giugno la richiesta di un avvocato, Sebastiano Di Filippo, che ci chiede aiuto per ritrovare i resti di un suo parente, un alpino deceduto a Sommocolonia nell’ottobre del 1944, di cui però si ignora il luogo di sepoltura.Abituati a sentir parlare di Sommocolonia e dei fatti bellici del 26 dicembre 1944, ci incuriosisce il mese citato dal parente di questo alpino e così informiamo dell’accaduto Vittorio Lino Biondi, la cui opera storica di ricostruzione dei fatti bellici di Sommocolonia è stata in questi anni ogni volta sempre più completa e preziosa.Biondi non se lo fa dire due volte ed alla fine ne viene fuori una storia, una storia veramente interessante; una nuova ed…