Storia

- 3 di Giuseppe Nardini

A proposito del demanio civico: le origini del territorio storico di Barga

Il territorio storico di Barga si estendeva al di là del fiume Serchio fino a comprendere il monte di Gragno  e al di là del crinale appenninico spingendosi oltre confini naturali inequivocabili. Le origini di questi possedimenti non risultano documentate in quanto risalgono a tempi assai remoti e ciò rende difficile un’esatta ricostruzione storica. Considerando però una serie di circostanze  storicamente accertate, è possibile formulare ipotesi ragionevolmente attendibili. Le controversie intercorse tra Barga e Gallicano per il monte di Gragno e tra Barga e la gente del Frignano per la zona adiacente al lago Santo sono documentate a partire dal 1400. In seguito sono andate sempre più intensificandosi fino a coinvolgere le rispettive autorità in veri e propri affari di stato. La contemporaneità delle contestazioni per i due «sconfinamenti» lascia immaginare che essi possano aver avuto la stessa origine. E’ cosa nota che i Longobardi a seguito della loro discesa verso il centro Italia, utilizzarono per quasi un secolo la…

- di Renzo Giorgetti

Organisti litigiosi a Barga

Siamo nell’anno 1591. Una disputa economica tra due suonatori stipendiati dall’Opera contemporaneamente per accompagnare il servizio liturgico. Uno è una nostra vecchia conoscenza: il sacerdote Ortensio Manni, pievano del Duomo; l’altro un certo Cristoforo Carlini, altrimenti citato con il cognome di Parducci. Una vicenda, contrassegnata anche da un episodio di favoritismo nei confronti di Carlini (Parducci) fratello del sacrestano. Carlini a quanto pare spesso non assolveva i suoi impegni e non poteva neppure essere ripreso per motivi di convenienza. «Molto magnifici signori miei osservandissimi, l’ordine di Vostre Signorie molto magnifiche che in questa Pieve vi stiano due organisti i quali devino parimente servire alla cappella che si fa ogni domenica in laude di Nostro Signore et per le Pasque et altre solemnità in canto figurato, qual ordine è stato posto in uso con molto decoro et reputatione di questa chiesa et oltra la satisfactione universale s’è veduto far frutto ne ministri di essa di maniera che potranno sempre a luogo…

- di Andrea Giannasi

Quando a Bagni di Lucca vennero internati ebrei, anglo-maltesi e jugoslavi

L’Associazione Toscana Volontari della Libertà Lucca in occasione delle commemorazioni legate alla Giornata della memoria desidera accendere un lume sulla storia degli internati in lucchesia: le donne, i bambini, gli anziani, gli uomini, ebrei, anglo-maltesi e jugoslavi finiti a Bagni di Lucca. La cittadina ha rappresentato durante il secondo conflitto mondiale un luogo particolarmente significativo. Fin dal 1941 Bagni di Lucca venne scelta dalle autorità fasciste per alloggiare temporaneamente cittadini “ostili” all’Italia. Arrivarono quindi 80 cittadini di origine ebraica e a fine gennaio del 1942 li raggiunsero 200 stranieri di nazionalità anglo-maltese provenienti dalla Libia. Grazie alla ricerca di Andrea Giuseppini oggi possiamo ricostruire questa storia. Gli internati maltesi dovevano essere considerati “italiani non regnicoli”, ovvero italiani che non avevano prestato giuramento al regime e verso i quali si nutrivano sospetti. Per questo furono costretti ad abbandonare la Libia. Tra questi si trovavano 25 bambini di età inferiore ai sei anni e molte erano le donne e gli anziani. Furono…

- di Renzo Giorgetti

Le origini dell’antico organo di Eglio

In merito alla chiesa di Eglio nel libro di Domenico Pacchi si legge quanto sopra:   «Terra non molto antica sotto la Vicaria di Castelnuovo […] ebbe la licenza di fabbricare la sua chiesa in onore di S.Frediano solo del 1494 li 2 ottobre.»   Due documenti sintetici,ma significativi, attestano casualmente la presenza di un antico organo nella chiesa di Eglio verso la metà del XVI secolo. Forse risaliva addirittura al periodo di costruzione della chiesa citato da Pacchi. Dalla lettura complementare dei due documenti appare evidente che allora la chiesa di Eglio era soggetta all’Opera del duomo di Barga. Come è noto in seguito la chiesa apparteneva al Pievanato di Pieve Fosciana. Oggi il paese è una frazione del Comune di Molazzana. Torniamo alla nostra storia che parla dell’organo antico. Siamo nell’anno 1588, e leggiamo un’accorata lettera scritta in data 20 aprile 1588 da don Camillo Manni pievano di Eglio al Magistrato dei Nove Conservatori di Firenze in merito…

- di Pier Giuliano Cecchi

Un altro libro su San Cristoforo e Barga di Stefano Borsi.

Si intitola “Storia di San Cristoforo – Origine e diffusione di un culto tra mito e realtà”, l’ultima fatica storica letteraria del prof. Stefano Borsi, nato a Lucca nel 1956, che vive a Roma, insegna Storia dell’Architettura all’Università degli Studi della Campania, ma possiamo anche definirlo barghigiano. Questo, anche di là dal fatto che lo sia per parte di madre, la signora Marta Cola, perché Barga è certamente nel suo cuore e qui viene spesso alla sua casa in via del Giardino. Il libro, più di trecento pagine, che ha visto luce nel luglio 2017, per la Casa Editrice Libria di Melfi, nella Collana Mosaico, nel cui comitato scientifico, oltre a Borsi, annovera Mario Pisani, Paolo Portoghesi e Nasrine Seraji, si può collocare nel solco tracciato da un simile lavoro che lo stesso Borsi attuò nel 2009 “Le origini di Barga e il culto di San Cristoforo”, che allora destò interesse negli ambiti culturali italiani e anche barghigiani.  Parimenti lo…

- 1 di Renzo Giorgetti

Campanari di Barga e Sommocolonia. Una curiosa disputa economica

Una curiosa disputa economica mette in risalto un acceso campanilismo tra il capoluogo e la frazione di Sommocolonia. Si tratta di campanilismo nel vero senso della parola poiché la questione riguarda proprio lo stipendio del campanaio. Una lettera inviata dal Podestà di Barga al Magistrato dei Signori Nove Conservatori di Firenze, organismo di controllo dfel territorio Mediceo. La missiva reca la data 11 di luglio 1588 e  si esprime in questi termini: «Molto Magnifici Signori, ho riceuto le di Vostre Signorie delli 9 stante per le quali dicono che la Comunità di Bargha, per un suo partito di 24 di maggio proximo passato, ha deliberato di fare un campanaio a Sommo Colognia et già danno di salario co’ medesimi obblighi che ha quello proprio di Bargha, però mi commette che mi accerti che cosa sia sopra et se mette conto che in simile luogho vi stia un tal offitio et se è conveniente per una tal cosa agravar e poveri…

- di pgc

Duomo di Barga: qual è la parte più antica?

Del Duomo di Barga s’inizia a parlarne dal punto di vista della sua costruzione, obbligo usare il forse, sul finire del secolo XIX, con l’opera del canonico Pietro Magri “Il Duomo di Barga”. Il libro, nell’introduzione, esalta la bellezza della costruzione ma il tono è molto cauto circa la storia della struttura: “Non capita forestiere in Barga che non abbia la curiosità di visitare la nostra Chiesa principale chiamata comunemente il Duomo, e rimane entusiasmato al vedere in un piccolo paese come il nostro, un monumento così splendido, così sontuoso. E veramente la sua grandiosità, la sua architettura, la sua antichità, colpiscono per modo che non si può fare a meno di non ammirarlo, e molti fra gli stessi nostri paesani non sanno rendersi ragione del come possa essere sorto. Quindi appoggiati ad una vecchia tradizione popolare, persistono nel credere che fosse un tempio gentile dedicato chi vuole a Diana, e chi al Sole (Febo), e molti sarebbero tentati a…

- di PGC

La memoria di Barga, Gualtiero Pia

Un sabato speciale quello vissuto nel pomeriggio del 13 maggio, svoltosi presso la Fondazione Ricci in via Roma a Barga, in compagnia della memoria umana e letteraria di Gualtiero Pia, nei fatti, riuscendo a rientrare in contatto con la stessa Barga, la Bella Signora Senza Tempo, e questo grazie al filiale messaggio d’amore che quest’uomo per lei nutriva. Un’infinita passione di una vita, che a suo tempo volle celebrare, con iniziative, libri di poesie e memorie, scritti per lapidi, regie di documentari per l’allora emittente locale Tiesse, la prima televisione completamente dedicata alla Valle del Serchio, che ebbe la sua sede proprio a Barga. La giornata, che ha visto una grande affluenza di persone a tratti visibilmente emozionate, si è mossa su due piani strettamente connessi tra loro: il ricordo del maestro, poeta, scrittore e regista Gualtiero Pia; poi l’evidenziare la sua sincera passione per il conterraneo d’adozione Giovanni Pascoli, il suo nume tutelare, cui volle rendere omaggio nei ricordi…

- di Redazione

Barga ha festeggiato i 500 anni di Pietro Angelio

Un “compleanno” inusuale quello che si è festeggiato lo scorso sabato 22 aprile dentro le mura castellane di Barga. Ricorreva infatti in quel giorno l’anniversario della nascita di Pietro Angeli detto “il Bargeo”, uomo d’armi e di corte, umanista e intellettuale che ha animato con le proprie gesta e le proprie opere la storia toscana ed italiana del XVI secolo. L’Amministrazione Comunale, insieme alla sezione di Barga dell’Istituto Storico Lucchese e all’I.S.I. Barga, ha ritenuto importante celebrare questo evento con una serie di iniziative di alto profilo. Le celebrazioni sono cominciate con sabato mattina quando, in una Piazza Angelio assolata e imbandierata, è stata deposta una corona di alloro sotto il busto dedicato al nostro (busto inaugurato nel lontano 1896 alla presenza di Giovanni Pascoli), mentre il dr. Manuele Bellonzi ha teuto il discorso commemorativo ufficiale, delineando i primi, avventurosi trent’anni di vita come fondamentali per la sua formazione. La mattinata è proseguita presso l’Aula Magna dell’I.S.I. dove il generale…

- di Redazione

Famiglie, comunità e genealogie a Barga

La ricerca genealogica come indagine sulla propria famiglia, sulle proprie radici, ma anche come chiave filosofica, scientifica e sociale di una comunità piccola ma che nasconde risvolti interessanti. Sono alcuni dei temi emersi sabato 11 marzo durante l’incontro “Barga: storie di famiglie, storie di comunità”, tenutosi in Biblioteca a Barga e promosso da Amministrazione comunale e Istituto Storico Lucchese. Davanti a un nutrito ed interessato pubblico si sono succeduti gli interventi dei relatori, che hanno analizzato da vicino il lavoro di ricerca genealogica, secondo diversi punti di vista e in base alle proprie esperienze personali. Ha introdotto la questione Manuele Bellonzi, che si è occupato con un approccio originale delle ragioni che conducono a compiere una ricerca genealogica; ne hanno poi parlato Sara Moscardini che ha delineato il percorso metodologico e le fonti archivistiche cui deve ricorrere il ricercatore, Pier Giuliano Cecchi che ha parlato di alcuni dei lavori compiuti durante il suo percorso di approfondimenti storici, e Cristian Tognarelli…

- di v.l.b.

La guerra a Barga nei diari di Bortolo. Era uno della XI Zona Patrioti “Pippo”

Una giornata conviviale della Associazione Polizia di Stato, mi dà l’occasione di incontrare una persona straordinaria, un collega di mio padre; insieme hanno condiviso oltre 35 anni di vita in Polizia, nella Stradale. Qualche parola, un invito. Poi una grossa sorpresa, il piacere incredibile, il grande onore che mi veniva riservato, nel consegnarmi alcuni quaderni pieni di documenti, diari, giornali, conservati gelosamente da una vita. Emozionante leggerli, ancora di più condividerli. “Fanne ciò che vuoi” è la sua consegna. “Posso pubblicarli?”… “Si certo”. “Grazie Maresciallo, di questa grande fiducia”! Nei diari la sua storia militare. Una storia italiana. Questo articolo chiude un cerchio della vita. Quella di Bartolomeo Bondioli, fu Ernesto, classe ’22 di Pievepelago ( MO). Maresciallo Maggiore “Aiutante” della Polstrada di Lucca. Una vita vissuta intensamente. Anche a Barga. Nel ’41 entra nella Pubblica Sicurezza, a Roma. Poi la Regia Questura di Massa Carrara, e quindi quella di Pisa, dove lo trova il dramma dell’Italia divisa in due,…

- di Redazione

Una piccola Rivoluzione Industriale: la S.M.I. A Fornaci

Lunedì 30 gennaio alle 17,15 Unitre Barga presenta la conferenza “Una piccola Rivoluzione Industriale: La S.M.I. A Fornaci” con i relatori Sara Moscardinii e Ivano Stefani. Grazie alla collaborazione con Fornaci 2.0 la conferenza si terrà nel Circolo gestito dall’associazione in Piazza IV Novembre dove è stata inaugurata il mese scorso proprio una mostra dedicata alla SMI. I relatori proporranno la storia anche attraverso le immagini, della fabbrica, dalla nascita ai giorni nostri. La conferenza sarà aperta a tutta la cittadinanza.