La memoria di Barga, Gualtiero Pia

-

Un sabato speciale quello vissuto nel pomeriggio del 13 maggio, svoltosi presso la Fondazione Ricci in via Roma a Barga, in compagnia della memoria umana e letteraria di Gualtiero Pia, nei fatti, riuscendo a rientrare in contatto con la stessa Barga, la Bella Signora Senza Tempo, e questo grazie al filiale messaggio d’amore che quest’uomo per lei nutriva.

Un’infinita passione di una vita, che a suo tempo volle celebrare, con iniziative, libri di poesie e memorie, scritti per lapidi, regie di documentari per l’allora emittente locale Tiesse, la prima televisione completamente dedicata alla Valle del Serchio, che ebbe la sua sede proprio a Barga.

La giornata, che ha visto una grande affluenza di persone a tratti visibilmente emozionate, si è mossa su due piani strettamente connessi tra loro: il ricordo del maestro, poeta, scrittore e regista Gualtiero Pia; poi l’evidenziare la sua sincera passione per il conterraneo d’adozione Giovanni Pascoli, il suo nume tutelare, cui volle rendere omaggio nei ricordi raccolti, erano gli anni ’80, tra molte persone che ancora conservavano la sua memoria.

Ecco allora l’idea di un documentario a puntate per Tiesse, diretta dal barghigiano Loreno Pinelli, che sempre fu vicino a Pia e lo stimolò a realizzare questi tipi di prodotto, un intrattenimento concepito tra cultura, storia e tradizione, che non si esaurì con il solo Pascoli, ma andò a toccare e fermare in nastri magnetici altri aspetti della cultura e tradizione di Barga: il Presepe Vivente e La Befana. Delle puntate dedicate a Pascoli, in attenta sintesi curata da Sara Moscardini e Abramo Rossi, i due video che sono stati mostrati agli intervenuti a quest’appuntamento con l’anima di Barga, dal titolo: “Momenti Pascoliani di Gualtiero Pia”. Puntate delle trasmissioni che erano rimaste negli archivi dell’ex Tiesse, tra le mani di Loreno e Gianfranco Pinelli. Proprio anche da loro era partita l’ispirazione per farne omaggio alla memoria di Gualtiero Pia e naturalmente a Barga. Una bella idea che tramite l’Istituto Storico Lucchese Sezione di Barga è stata raccolta dalla sensibile e fattiva Fondazione Ricci.

A introdurre questa giornata è stata Cristiana Ricci, presidente l’omonima Fondazione, che ha salutato calorosamente tutti gli intervenuti, i parenti di Gualtiero Pia, mostrando tutta la sua soddisfazione per aver raggiunto l’obiettivo di rendere ancora una volta omaggio ad un amico della Fondazione e così espressivo per Barga. Alla Presidente ha fatto seguito Sara Moscardini, che con l’Istituto Storico Lucchese Sezione di Barga, ha collaborato all’iniziativa, realizzando assieme alla stessa Fondazione anche una piccola pubblicazione curata da Pier Giuliano Cecchi e realizzata da ConMeCom. di Marco Tortelli, che tratta delle scritte che Gualtiero Pia realizzò per alcune lapidi, in cui si celebrano tanti bei momenti di Barga, e altri scritti che rimasero sul foglio, comunque pubblicati in libri e in qualche modo di pubblico dominio.

Di seguito ha preso la parola, l’Assessore alla Cultura del Comune di Barga Giovanna Stefani, portando a tutti il saluto del sindaco di Barga Marco Bonini, intrattenendosi sulle doti umane di Pia, sulle apprezzate donazioni dei suoi libri che personalmente gli faceva, soffermandosi soprattutto sul suo bel regalo alla Scuola Primaria di Barga: la lastra di marmo raffigurante Valentino, il ragazzo della poesia pascoliana vestito a nuovo ma nudo ai piedi come un uccello. Noi aggiungiamo perfetta sintesi dell’evoluzione sociale della nostra gente.

A Stefani ha fatto seguito il presidente della Fondazione Giovanni Pascoli, Alessandro Adami che da ex sindaco di Barga, ha ricordato le innumerevoli volte cui fu sottoposto a idee di Gualtiero Pia “un vulcano”, che comunque a distanza di tanti anni, ricordate come un importante contributo culturale a Barga e al suo personale bagaglio di conoscenze della terra che dirigeva, specialmente per Giovanni Pascoli. Ricordando ancora, pensando al progetto che vedrà uniti culturalmente Pascoli, D’Annunzio e Puccini, che in quest’ottica, certamente l’opera di Gualtiero Pia costituisce quel substrato cui attingere circa il nostro Poeta.

Dopo Adami è stata la volta di Abramo Rossi, che ha ricordato la sua esperienza con la TV Tiesse e il momento in cui entrò in contatto con Gualtiero Pia, di cui condivideva l’idea di voler fermare in programmi TV tutto un mondo di memorie che andava sparendo. Certamente un’operazione nobile e interessante, che giovò anche alla sua futura carriera nella stessa TV, ricordando anche il continuo sprone, circa l’attenzione da prestare alle idee di Pia, esercitato su di lui dal direttore Loreno Pinelli.

Dopo queste prolusioni il pubblico ha potuto gustare il primo video, in cui la cara memoria del prof. Raffaello Crudeli, inizia spiegando l’idea e l’iter poetico di Giovanni Pascoli, cui ha seguito la mirabile lettura di Gualtiero Pia delle poesie L’Aquilone e L’ora di Barga con il commento musicale del Coro Muto da Butterfly di Giacomo Puccini. Al termine del video è stata la volta dell’oratore, diremo ufficiale, poeta e scrittore Giangabriele Benedetti, che ha tratteggiato di par suo lo spessore dell’uomo Pia e il suo amore per Barga, in tempi, i nostri, in cui avvilendo ogni spiritualità, è importante soffermarsi a riscoprire la sua grandezza d’animo, finendo con il dire che la sua esperienza è una guida per i giorni futuri.

Altro video ha visto più da vicino la memoria pascoliana a Barga e in luoghi vicini, in cui Gualtiero Pia fa parlare anche persone che lo conobbero o direttamente sono testimoni di cose vissute in famiglia. Allora si rivedono persone conosciute che oggi non sono più tra noi, come Amleto Ferrari, Pietro Rigali, Maria Vittoria Stefani, Giorgio Lemetti, Placido Biagi, il Tolari, il Bergamini di Filecchio, Roberto Caproni, lo storico Custode di Casa Pascoli Giuseppe Bertoncini e altri, che ci raccontano tanti episodi della vita e del mondo di Pascoli tra noi, aspetti legati alla sua memoria. Unitamente a loro altri personaggi che ancora oggi hanno la fortuna di dar lumi, come il Conservatore di Casa Pascoli Gian Luigi Ruggio, Duse Lemetti, Graziella Cosimini, don Ruggero Bencivenni parroco di Castelvecchio. Veramente un bellissimo spaccato di memorie che ha la forza di riportare Pascoli tra la sua gente in un omaggio veramente corale, così come lo intese il suo ideatore e regista Gualtiero Pia. Tutta un’esperienza che poi incontrò anche le stampe nel libro curato da Pia “Caro Giovanni, paesaggi barghigiani nella vita e nell’opera Giovanni Pascoli”, pubblicato proprio dalla Fondazione Ricci l’anno 1995.

Infine c’è stato il personale e sentito ricordo di Gualtiero Pia effettuato da Pier Giuliano Cecchi, che ha tratteggiato l’essere dell’amico e i momenti di collaborazione a delle sue idee, come gli spettacoli dati al Teatro Differenti e poi sull’Arringo del Duomo, i primi due nell’ormai lontano 1982, mentre il secondo, una rielaborazione del precedente, nel 1983. Spettacoli che intesero far capire come ci si dovesse accostare al grande Poeta, un insegnamento che certamente ha avuto un suo seguito.

Come si è ben capito, Pascoli fu la grande passione di Gualtiero Pia e grazie al suo lavoro se in Barga si è mantenuta ancor più viva la sua memoria.

Al termine dei ricordi per Gualtiero e i suoi Momenti Pascoliani, il nipote Renzo Pia ha inteso ringraziare in nome di tutti i parenti, la Fondazione Ricci per il bell’appuntamento culturale, ricordando che ha costato che ciò che intitola l’ultimo libro dello zio Gualtiero, Non Omnis Morear, non tutto muore con noi, è giustamente vero, infatti, è stato ricordato. In chiusura Cristiana Ricci ha annunciato che la Fondazione Ricci ha in cantiere l’idea di ritrovarci ancora con la memoria di Gualtiero Pia e tramite lui con quella di Barga, magari prima delle feste natalizie, per rivedere altri video che ci parlano del Presepe Vivente e della Befana

Tag: ,

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.