Concluso dalla Provincia il varo dell’impalcato del nuovo ponte della Tambura a Vagli

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VAGLI – Prende forma il nuovo ponte della Tambura sulla strada provinciale n. 50 di Vagli (nel comune di Vagli), chiuso al transito dall’aprile 2020 e poi demolito nel novembre del 2022 dalla Provincia di Lucca perché non rispettava più i requisiti di sicurezza.

Oggi – mercoledì 27 marzo – nonostante il meteo inclemente, la ditta incaricata (la “Vando Battaglia costruzioni srl” di Gallicano) ha concluso i lavori di varo dell’impalcato metallico della nuova infrastruttura, ossia delle travature portanti sopra le quali sarà realizzato l’impalcato ove troverà sede la pavimentazione stradale con le relative pertinenze ed accessori.

Nei mesi scorsi, invece, i lavori, interrotti parzialmente lo scorso maggio per un impedimento dovuto all’innalzamento del livello dell’invaso, hanno riguardato la realizzazione delle pile che sorreggeranno l’intera infrastruttura.

Soddisfatto il consigliere provinciale con delega alla viabilità della Garfagnana Andrea Carrari che afferma: “con l’arrivo della bella stagione il cantiere del nuovo Tambura dovrebbe avere una decisa accelerata e quindi il giorno dell’inaugurazione del nuovo ponte da restituire a tutta la comunità di Vaglio è sempre più vicino”.

Il nuovo ponte della Tambura è realizzato mediante l’installazione di travi in acciaio e soletta superiore in cemento armato, per una larghezza di circa 10 metri, organizzati con due corsie stradali di circa 3m, protette ai lati, oltre una corsia della larghezza di un metro e mezzo al fine di realizzazione di un passaggio ciclo-pedonale per il miglioramento della fruibilità degli utenti locali e del cicloturismo.

Per realizzare l’opera la Provincia ha investito 2,8 milioni di euro, risorse provenienti dal MIMS, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.

Al termine della ricostruzione il nuovo Tambura – sebbene con caratteristiche funzionali e prestazioni superiori al precedente – sarà esteticamente simile all’opera realizzata negli anni ‘50 poiché da un punto di vista architettonico e paesaggistico rappresenta un elemento caratterizzante della valle ed è per questa ragione che l’aspetto architettonico e il tracciato sono stati mantenuti dalla Provincia più fedeli possibile all’opera originale.

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