Per un rilancio del Banco del non Spreco nel Comune di Barga

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BARGA – Ieri 14 luglio, si è tenuto presso gli spazi aperti dei locali del Sacro Cuore di Barga, un incontro per fare una verifica e organizzare un rilancio del progetto del Banco del non Spreco che da quando è nato – ormai cinque anni e mezzo fa – ha provveduto a recuperare diverse decine di tonnellate di cibo buono, che altrimenti sarebbe stato buttato, e a redistribuirlo alle persone e alle famiglie più vulnerabili di tutto il Comune di Barga.
Erano presenti all’incontro i volontari dei due gruppi operativi del Banco del non Spreco (di Barga e di Fornaci), Don Stefano per la Caritas, Pier Giuliano Cecchi per l’Arciconfraternita di Misericordia di Barga e Leonello Diversi per la Confraternita di Misericordia di Tiglio – tutte realtà che sono parti integranti del progetto, fin dalla sua nascita. Ha coordinato l’incontro l’assessore all’Ambiente del Comune Francesca Romagnoli che era accompagnata dai membri dell’Osservatorio Rifiuti Zero, ricostituito dalla nuova amministrazione.

Dopo una breve descrizione delle attività di raccolta e di distribuzione degli alimenti attualmente svolte, si sono fatte ipotesi e cercate soluzioni per ottimizzare il servizio con l’obiettivo di arrivare a evitare che la maggior quantità possibile di cibo buono finisca nella spazzatura, affinché possa nutrire le persone e le famiglie della nostra comunità che si trovano in difficoltà.
Si è pensato di lanciare un appello, anche attraverso i social media, affinché il gruppo di Barga, che è un po’ risicato di numero, possa arricchirsi di nuovi volontari; il gruppo di Fornaci, invece, in questo momento, è molto ben nutrito e vede più di trenta volontari alternarsi ai servizi.

Ci siamo anche chiesti in che modo possiamo riuscire a comunicare alla popolazione il senso e il valore di quello che facciamo e come possiamo riuscire a rafforzare nella cittadinanza una cultura del non spreco del cibo: in questa direzione si è deciso di progettare, per i prossimi mesi, momenti pubblici di sensibilizzazione, di educazione e di condivisione dei valori della sobrietà e del non spreco in un’ottica sociale ed ecologica.
Si è anche deciso di riprendere contatto con i negozi che già da anni gentilmente offrono quanto loro avanza e di contattare anche altri negozi che in questo momento non partecipano al Banco del non Spreco per esprimere la nostra gratitudine ai primi e per mettere tutti al corrente della nostra volontà di rilanciare il progetto. Si è deciso infine di incontrare i ristoratori per riflettere con loro sulla possibilità di un loro coinvolgimento in questa attività.

Insomma, sembra proprio che questa collaborazione fra Osservatorio Rifiuti Zero del Comune, Banco del non Spreco, Caritas e Misericordie sia destinata a dare buoni frutti, soprattutto ora che col Covid si è visto chiaro – se ce n’era bisogno – che individualismo e competizione portano solo una grande infelicità mentre la collaborazione intorno ai valori più preziosi – e il cibo è certamente uno di questi – può essere una delle tante premesse per rivitalizzare e rafforzare sempre di più le nostre reti comunitarie.

Nell’incontro di ieri si è toccato con mano il protagonismo di una comunità che si riappropria di ciò che è suo, prendendosi cura di ciò che vale, in spirito di apertura e collaborazione.
Ringraziamo in particolare tutti gli esercenti che hanno donato il cibo e tutti i volontari che in questi anni si sono spesi nel silenzio e siamo certi che questo rilancio possa portare molti buoni frutti.

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