Al centro Estetico Nanà, la tutela delle clienti viene prima di tutto

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BARGA – Da tanti e tanti anni a Barga, in via del Giardino, in locali molto curati nell’estetica e nel concetto di accoglienza alla clientela, c’è il centro estetico Nanà di Barbara Bertei. A Barga lavora da tanto Barbara, ma anche per lei quella di lunedì 18 giugno, dopo la chiusura forzata per oltre 60 giorni imposta dalle misure anti-contagio, è stato come aprire per la prima volta.

Tante cose sono cambiate da tre mesi a questa parte e molto è mutato soprattutto nel concetto di sicurezza e di misure per evitare il contagio da coronavirus.

Il centro Estetico Nanà in tal senso non ha avuto esitazioni: ha riaperto dimostrando di non voler lasciare davvero niente al caso; tutte le misure, i protocolli previsti per un centro estetico sono stati presi e forse anche di più.

Nel centro, subito all’ingresso viene misurata la temperatura e poi le clienti vengono invitate a depositare le scarpe e ad indossare le pattine monouso ed a depositare borse, tablet e cellulari all’interno di apposite sacche (una per stanza) dopo averli prima inseriti in sacchetti di chellophane. Se non si ha la mascherina, che naturalmente è obbligatoria, ne viene fornita una. Non c’è più la sala di attesa che è diventata dunque una specie di zona di prefiltraggio per consentire alle clienti di entrare in una zona ancor più sanificata. Ogni cliente viene inserito in un registro nel quale rimane per 15 giorni, così da avere un quadro della situazione costante. Per la cura delle mani è stato creato un ambiente completamente nuovo, utilizzando anche il plexiglass, ma ogni stanza, da quella dei massaggi a quella per la depilazione a tutto il resto è stata ripensata per offrire la massima pulizia e sicurezza alle clienti, facendo tutto questo in modo anche di valorizzarne l’accoglienza. E’ stata creata una direzione specifica per entrare ed uscire dai vari locali e naturalmente ad ogni nuova cliente il locale utilizzato viene sanificato anche con il vapore a centro gradi

Tutto il materiale che viene utilizzato per le clienti, asciugamani, accappatoi, ciabatte, ecc, è rigorosamente monouso. In proposito l’idea è quella di creare sia per i sovrascarpe che per le mascherine articoli in cotone, lavabili più volte, così che ogni cliente possa portarli a casa e riutilizzare al prossimo appuntamento.

“Qui da noi quello che conta è la massima tutela di tutti –  dice Barbara – per questo per le clienti  abbiamo pensato tante misure ed accorgimenti che rispondono al modo in cui vorremmo essere trattati anche noi in questa situazione certo non ordinaria ed alla quale non eravamo abituati”.

Di idee in cantiere ce ne sono anche altre sempre in chiave emergenza covid-19. All’esterno l’idea per i mesi estivi è di creare un giardino all’aperto dove poter comodamente attendere in tutta sicurezza.

(informazione commerciale)

 

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