KME, sottoscritto a Roma l’accordo per la cassa integrazione per i prossimi 12 mesi

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Cassa integrazione straordinaria accordata. Per un anno, per i prossimi 12 mesi da settembre in poi, la misura su cui si lavorava in questi mesi per salvaguardare gli esuberi ,la cui scadenza degli ammortizzatori sociali era appunto per settembre, sarà garantita grazie all’accordo che stamani è stato sottoscritto tra il Ministero, l’azienda KME ed i sindacati.

Per l’azienda a Roma, il direttore dello stabilimento Michele Manfredi tra gli altri, mentre per i sindacati erano presenti i segretari provinciali di FIOM e UILM, Mauro Rossi e Giacomo Saisi, e le RSU per FIOM e UILM.

“L’accordo –  come sottolinea il segretario della UILM, Giacomo Saisi – è legato al piano di rilancio della fabbrica; quello annunciato in questi mesi  che per quanto riguarda KME si basa sulla piattaforma energetica e l’autoproduzione di energia elettrica,  ma che prevede anche altri investimenti (per un totale di 92 milioni di euro) che puntano,  oltre a tutto quello che l’azienda ha già annunciato e vuole realizzare, anche alla costruzione di un nuovo forno fusorio per il rame a corrente elettrica e investimenti importanti sul laminatoio”.

“La sigla a Roma dell’accordo per la proroga della cassa integrazione a 12 mesi – commenta ancora  Saisi – è un primo passo importantissimo perché ci da un anno di respiro;  per dare continuità agli accordi del 2016 che hanno funzionato in questi tre anni ma non sono riusciti ad reintegrare tutto il personale in esubero come da obiettivi. Ora questo accordo ci dovrebbe permettere, entro la fine del settembre 2019, di aver reintegrato tutti gli esuberi”.

Positivo anche il giudizio di Mauro Rossi della FIOM: “In questo accordo  è stato sostanziato e specificato  anche i tipi di investimento che l’azienda farà con 92 milioni di euyro in tre anni che non riguarderanno solo la piattaforma energetica ma anche investimenti sul ciclo produttivo.

L’azienda ha confermato il fatto  che pur non essendo scritto nell’accordo, con i sindacati condividerà un cronoprogramma per rendere noto, a fronte dell’aumento dei volumi produttivi e dell’andare avanti del piano di investimenti, il numero delle persone che rientreranno, fermo restando che non ci saranno comunque rischi per nessun esubero.

Certo l’accordo è legato all’incognita o meno del piano di rilancio e della piattaforma energetica annunciato, ma per il momento quello che volevamo è stato sicuramente ottenuto”

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