Settimana delle Misericordie: incontro con don Emanuele Morelli

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La settimana vicariale delle Misericordie prosegue: ieri sera è stata la volta di una partecipata serata presso il campo polivalente di Filecchio, dove si è riflettuto sull’odierno ruolo delle Misericordie.
A intervenire è stato Don Emanuele Morelli, responsabile della Caritas diocesana. Citando come esempio negativo quello della Misericordia di Pisa, le cui tristi vicende sono emerse negli ultimi anni, Don Emanuele ha ricordato come il primo elemento necessario a rendere una Misericordia tale sia proprio la misericordia. Il Giubileo partito da Papa Francesco ricorda come la misericordia sia parola che rivela il mistero dell’amore di Dio, la via che unisce Dio e l’uomo. Misericordia è sperimentare di essere amati ed è occasione che ci permette di cambiare ed operare un cambiamento concreto nella nostra vita. Misericordia è un cuore che si prende cura e si fa prossimo ai miseri, in un tempo in cui povero non è solo colui che è indigente, ma anche chi è privo di beni relazionali: lo svantaggio economico spesso si traduce in uno svantaggio relazionale, in una povertà di prospettiva e di speranza. Come diceva don Peppe Diana, ucciso dalla camorra, essere misericordiosi non vuol dire interrogarsi su chi è Dio, ma capire da che parte sta Dio per mettersi a suo fianco, dalla parte dei poveri. La misericordia infatti non è un valore astratto ma una azione concreta: non vuol dire ortodossia (preoccuparsi di dire cose vere) ma ortoprassi (pensare a fare cose buone).
Dopo don Emanuele è intervenuta Selene Pera, coordinatrice nazionale della Confederazione delle Misericordie per il Giubileo e per la GMG 2016. Selene ha ripercorso la storia del Giubileo dal primo del 1300 e ha invitato a utilizzare questo temoo giubilare per rinnovarsi, progredire e far progredire le associazioni sotto il nome di Misericordia. Infatti compito precipuo della Misericordia è di rispondere e attualizzare le opere di misericordia corporali, toccando anche problematiche attuali come quella dei migranti. Ulteriore attenzione deve essere dedicata ai giovani, perché le associazioni non invecchino e non muoiano in sé stesse. Ha poi annunciato che il gruppo giovani delle Misericordie che si recherà alla GMG di Cracovia in agosto, si costituirà successivamente come gruppo autonomo all’interno della Confederazione, aggiungendo l’invito a partecipare al Giubileo dei volontari e degli operatori di misericordia dal 2 al 4 settembre, giorni in cui si canonizzerà Madre Teresa di Calcutta.

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