Barga ricorda la sua liberazione

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Barga venne liberata l’11 ottobre del 1944, ma in realtà fin dal 27 settembre era stata abbandonata dalle truppe tedesche. Furono dunque quattordici lunghi giorni sulla linea del fronte tra pattuglie tedesche e squadre di partigiani che si aggiravano sul territorio. Dopo una prima ricognizione avvenuta il 7 ottobre finalmente quattro giorni dopo i brasiliani della Força Expedizionaria Brasileira entrarono a Barga prendendone possesso.

L’amministrazione comunale intende ricordare quei momenti organizzando il 4 ottobre a palazzo Pancrazi, presso la sala Consiliare, un convegno dal titolo “Barga sulla Linea Gotica” con Gianluca Fulvetti (Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia di Lucca); Andrea Giannasi (Museo della Liberazione Lucca) e Mauro Campani (Anpi Barga). Inizio dei lavori alle 17,30 con i saluti del Sindaco Marco Bonini e dell’Assessore Giovanna Stefani.

Il giorno successivo domenica 5 ottobre la “Colonna della Libertà”, composta da veicoli militari d’epoca (Jeep, Dodge, sidecar) con i reenactors dell’Associazione Liena Gotica alle 10 farà il suo ingresso a Fornaci di Barga. Dopo la deposizione di una corona ai caduti alle ore 11 la colonna si sposterà a Barga in piazzale del Fosso, dove, dopo aver deposto un corona al monumento ai caduti, si terrà una sfilata verso il teatro dei Differenti dove ricorderanno la Liberazione il Sindaco Marco Bonini, l’Addetto Militare dell’Ambasciata del Brasile Col. Mario Felizardo Medina, il Col. Fausto Viola, presidente FIVL (Federazione Italiana Volontarid ella Libertà) e Mario Pereira amministratore del Monumento Votivo Militare Brasiliano di Pistoia.
Alle 12, 30 avverrà l’inaugurazione presso le Stanze della memoria del Museo sulla Seconda guerra mondiale (in collaborazione con il Museo della Liberazione di Lucca).

Partecipano alle celebrazioni indette dall’amministrazione comunale di Barga, l’Anpi, l’Istituto storico della Resistenza di Lucca, la FIVL, il Museo della Liberazione di Lucca, l’associazione Linea Gotica della Lucchesia, Assoarma, l’Associazione nazionale Alpini.
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Commenti

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  1. Cecchi Pier Giuliano


    Il Martiro di Barga sulla Linea Gotica.
    Agli inizi dell’anno 1984, ricorrendo il 40° della Linea Gotica, il locale Gruppo Ricerche Storiche di Barga condotto all’epoca dal sottoscritto, ritenne doveroso allestire nella vetrina della sua sede in via di Borgo una mostra che ricordasse quel triste avvenimento, in cui Barga venne a trovarsi proprio nel cuore dei combattimenti tra le Forze Americane e Alleate poste a sud della Valle del Serchio, contro Nazisti e Fascisti situati a nord, nella zona soprastante Sommocolonia. Per Barga, come le zone limitrofe, fu un vero e proprio calvario, che durò per ben sette mesi, dal settembre 1944 sino all’aprile 1945, quando tra le ultime cannonate dei Nazifascisti, il 5 aprile fu colpita la chiesa di S. Rocco, provocando gravissimi danni. Altra e ultima distruzione per la già martoriata città che per tutto il periodo della Linea Gotica fu incessantemente cannoneggiata e teatro d’incursioni aeree degli Alleati, senza trascurare l’abbattimento con mine dei maggiori ponti di Barga e del Comune da parte dei Tedeschi, onde proteggersi nella ritirata verso nord. Le distruzioni toccarono tutto il Comune, come gli impianti della SMI di Fornaci di Barga.La popolazione visse dei giorni veramente drammatici, costretta a vivere nei fondi, possibilmente opposti ai tiri dei cannoni dei Nazifascisti e per limitare i danni delle incursioni aeree alleate che distrussero mezza Barga, le cui tracce, dopo quasi settanta anni, sono ancora visibili in costruzioni del Centro Storico. Tra la paura e gli orrori, ci fu anche il tragico Natale barghigiano, quando la tedesca rabbia ruppe il fronte della Linea Gotica, con Sommocolonia al centro dei combattimenti la quale subì danni notevolissimi, come la totale distruzione della romanica chiesa di S. Frediano, oltre a numerose vittime. Le truppe alpine tedesche, ridiscendendo per chilometri a sud, costrinsero i barghigiani all’esodo dalla loro città, così dirigendosi verso Bagni di Lucca e oltre. Un’interminabile colonna di uomini, donne, vecchi e bambini che videro crollare ancora di più su di loro il mondo.Pier Giuliano Cecchihttps://www.giornaledibarga.it/index.html?pg=8&id=7348&parolachiave=barga%20sulla%20linea%20gotica

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