I sindacati: forte preoccupazione per l’andamento dello stabilimento KME di Fornaci

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Preoccupazione per l’andamento dello stabilimento KME di Fornaci di Barga e per il comportamento della direzione dell’azienda.

La esprimono in una nota unitaria le segreteria provinciali di FIOM – FIM – UILM che, proprio per affrontare una situazione difficile, hanno richiesto la riunione del coordinamento nazionale sindacale FIM-FIOM-UILM di KME Italy che è prevista per il prossimo 23 luglio.

Siamo preoccupati – scrivono in una nota – per lo stabilimento di Fornaci di Barga. I reparti sono fermi da diversi giorni e i lavoratori sono costretti all’elevato uso di ammortizzatori sociali, questa situazione, oltre alla fase contingente del mercato in crisi si è aggravata nel corso dell’ultima settimana a causa del mancato arrivo della materia prima, in concomitanza della prevista ripartenza delle fonderie di rame e ottone.
Per il l’improvviso ritardo del catodo di rame le fonderie hanno addirittura rischiato un ulteriore fermata nella giornata di Mercoledì mettendo ad alto rischio la normale lavorazione del reparto laminatoio, mentre le cesoie ed il collaudo nastro rimarranno fermi per tutta la settimana. Riteniamo che quanto accaduto sia gravissimo e rappresenti il punto limite oltre il quale un gruppo industriale di queste dimensioni non dovrebbe mai arrivare”.

Abbiamo più volte fatto presente che la mancanza di un piano industriale, l’organizzazione di lavoro e la gestione degli stabilimenti italiani – continuano i sindacati – sono il vero problema del gruppo KME, che rischiano di rendere inutili tutti gli accordi di produttività e gestione esuberi firmati nel 2013. Fra i lavoratori la preoccupazione tende a diventare rassegnazione ad un lento declino dello stabilimento e i continui sforzi fatti negli ultimi anni rischiano di diventare vani. Pensiamo che la dirigenza abbia assolutamente l’obbligo di mettere al centro delle propria attenzione questo tipo di problemi, favorire un necessario clima distensivo, abbandonando un percorso inutilmente persecutorio, fatto di controlli al personale, restrizioni alla RSU, continui richiami disciplinari piuttosto che lettere di licenziamento come ultimamente accaduto.
Per tutti questi argomenti, il giorno Mercoledì 23 Luglio, si riunirà il coordinamento nazionale”.

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