Un incontro pubblico su sicurezza, prevenzione e sviluppo del territorio della Valle. Lo promuove il PD

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Sicurezza, prevenzione e sviluppo del territorio. Argomento più che mai attuale dopo 4 mesi di devastazione continua del territorio della Valle del Serchio a causa del maltempo. Il Partito Democratico di Barga intende così promuovere una iniziativa pubblica dedicata a queste tematiche: i cambiamenti climatici, il dissesto idrogeologico, la consapevolezza del rischio che ne discende per l’incolumità dei cittadini, ma soprattutto l’idea di promuovere una forte azione politico-istituzionale che rilanci a livello regionale e centrale il tema della estrema necessità di garantire risposte certe nell’immediato ai comuni, oltre a mettere in campo una nuova e massiccia programmazione di interventi orientati alla cura del nostro territorio per il futuro.
L’appuntamento, di carattere pubblico, è fissato per il prossimo sabato 1 Marzo a Barga, presso il Teatro dei Differenti a partire dalle ore 10,30 quando si ritroveranno per discuterne le principali figure istituzionali del territorio quali il Sindaco di Barga Marco Bonini, i locali Presidenti di Unioni Mario Puppa e Nicola Boggi ed il Presidente della Provincia Stefano Baccelli.
A loro si aggiungeranno il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani, parlamentari regionali e nazionali come Marco Remaschi, Presidente della IV Commissione Sanità e politiche sociali della Regione Toscana, Andrea Marcucci Presidente della VII Commissione del Senato – Istruzione pubblica e beni culturali – ma soprattutto Ermete Realacci, Presidente dell’VIII Commissione della Camera dei Deputati – Ambiente, territorio e lavori pubblici – insieme all’Assessore all’Ambiente della Regione Toscana Anna Rita Bramerini.

Un’azione dovuta secondo il segretario comunale del PD barghigiano Nicola Boggi:

“Il pesantissimo report degli ultimi mesi ci ha confermato purtroppo l’evidente fragilità mostrata dal territorio della Valle del Serchio di fronte ad eventi atmosferici che non possono in alcun modo essere più derubricati con l’aggettivo “straordinari”.
La cadenza con la quale il sistema degli enti locali si trova costretto a gestire situazioni di estrema emergenza deve spingere tutti coloro che hanno responsabilità di governo nelle istituzioni, ad ogni livello, a cercare di fare di più. Viviamo in una provincia ed in una regione dove le amministrazioni civiche hanno da sempre dato prova di grande attenzione per il tema della difesa del suolo ma il perpetuarsi di questi disastri ci conferma, in tutta la loro drammaticità, la necessità di nuovo e grande salto di qualità politico in termini di costruzione di una cultura della prevenzione”.
“Solo negli ultimi eventi dell’ottobre e del gennaio scorso – continua Boggi – si sono registrati in Valle danni diffusi a beni ed infrastrutture, rurali e non, con l’innesco di vasti e diffusi fenomeni franosi, conseguenti evacuazioni di abitazioni, esondazioni, allagamenti oltre a fenomeni di intenso trasporto solido dei corsi d’acqua.
E’ ormai scientificamente provato che il nostro territorio, per effetto dei cambiamenti climatici globali, subisce vere e proprie “bombe d’acqua” provocate dall’incontro di correnti di aria calda – dovute al surriscaldamento del mare Mediterraneo – con aree fredde quali quelle dell’area geografica che va dal golfo di La Spezia alla Valle del Serchio passando per la Lunigiana e tutto il versante apuanico.
Di fronte a tale scenario il nostro territorio, come del resto tutto il Paese, ha estremo bisogno di un grande ed urgente piano di ripristino e prevenzione”.

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