L’esame di maturità, croce e delizia di 500mila studenti

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Cinquecentomila studenti italiani sono alle prese da ieri con il tanto temuto esame di maturità, che prevede ormai da 10 anni tre prove scritte e la discussione di un lavoro interdisciplinare prodotto dagli studenti come esame orale.
La prima prova scritta, il “tema di italiano”, è stato svolto ieri dai maturandi scegliendo tra le diverse tracce fornite dal ministero dell’istruzione: i titoli spaziavano dall’analisi e comprensione di un testo di Italo Svevo alla produzione di un saggio breve o articolo di giornale sull’amore e l’innamoramento in ambito artistico e letterario; dall’analisi socio-economica del 2009 come anno della creatività e dell’innovazione all’origine e sviluppo delle culture giovanili; altri spunti erano sui tanto cari e dibattuti social network e su argomenti più “scolastici” come il titolo di storia a proposito dei quasi 150 anni dell’unità di Italia e quello di ordine generale sul giorno della liberta, istituito nel 2005 quale ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino.
Grande varietà di spunti quindi per la prova di italiano, uguale per tutti gli istituti. Stamani, invece, per lo svolgimento della seconda prova scritta l’argomento è stato diversificato a seconda degli indirizzi di studio: versione di latino per i licei classici, tema di pedagogia per i licei socio psico pedagogici; economia aziendale per gli istituti tecnici commerciali ed economia e gestione dell’azienda ristorante per gli Alberghieri; la classica matematica per i licei scientifici e lingua straniera per gli istituti linguistici.
Resta ora da affrontare solo la terza prova, popolarmente chiamata anche “quizzone”, preparata in questo caso dalle singole commissioni di istituto su quattro o cinque materie del triennio, da svolgersi tramite domande aperte o chiuse.

Stamani fuori dagli istituto superiori di Barga, come in migliaia di altre scuole italiane, tanti ragazzi con ancora i vocabolari sotto braccio si sono fermati a scambiare pareri e commenti appena usciti dall’aula.
Ne abbiamo incontrati alcuni, iscritti al liceo socio psico pedagogico e delle scienze sociali, purtroppo non troppo soddisfatti dello svolgimento della questa seconda prova.
Gli argomenti proposti per la prova di pedagogia (per l’indirizzo socio psico pedagogico) non erano stati infatti affrontati del tutto durante il programma scolastico, così come accaduto per i ragazzi dell’indirizzo in scienze sociali (il liceo sportivo, per intenderci), ma ci confermano con un poco di sollievo che le tracce erano abbastanza generali da poter comunque portare a termine il compito.
Più soddisfatti della prova di italiano, che, effettivamente, forniva spunti più vari.
Lunedì prossimo, poi, tutti di nuovo in aula per il quizzone, a proposito del quale, dicono i ragazzi, non hanno avuto nessuna indicazione in merito dagli insegnanti, se non la sicura presenza della lingua inglese per i ragazzi del socio psico pedagogico.
Per quanto riguarda l’esame orale, gli studenti dell’I.S.I di Barga ci confermano che l’ansia sarà minore poiché dovrebbe riguardare quasi esclusivamente la tesina interdisciplinare prodotta da ciascuno, anche se, per togliersi quest’ultimo pensiero, i ragazzi dovranno aspettare fino ai primi giorni di luglio.

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