Barga accoglie una “red box”

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Un po’ più di Scozia si respira a Barga da oggi. E’ stata infatti inaugurata questa mattina in Largo Emilio Biondi, una rex box, una delle vecchie cabine telefoniche che sono state tra i simboli della Gran Bretagna.La cabina è stata donata al comune di Barga, che ha deciso di porla all’ingresso del centro storico a testimoniare i legami forti con la Scozia, dal bargo-scozzese Mauro Cecchini di Edimburgo. La pesantissima red box, (5 tonnellate di ghisa britannica) era giunta in Valle del Serchio nelle settimane scorse grazie al trasporto offerto da Dario Bianchini di Broxburn, vicino Edimburgo.
Tutta l’operazione è stata possibile con l’interessamento de La Cantina del Vino visto che i suoi proprietari si sono adoperati per organizzare l’arrivo della Red Phone Box
Ad inaugurare la cabina, perfettamente restaurata di tutto punto e dotata anche di telefono originale, è stato il sindaco del comune di Barga, Umberto Sereni assieme a Mauro Cecchini ed a Dario Bianchini presenti alla cerimonia con le loro famiglie.
Così adesso, chi arriva a Barga, nella “the most scottish town in Italy”, oltre ad essere accolto dalle immancabili bandiere scozzesi, dai prodotti tipici delle highlands in tante vetrine; da tanti turisti scozzesi che si aggirano per la cittadina e che si mescolano a tanti barghigiani che parlano meglio lo “scozzese” che l’Italiano a causa della storia di emigrazione delle loro famiglie; dalla tradizionale sagra estiva del fish and chips; da artisti scozzesi residenti; dalle musiche delle cornamuse, troverà anche questo piccolo pezzo di Gran Bretagna.
Mauro Cecchini possedeva questa cabina fin dagli anni ’80. La acquistò ad un’asta di beneficenza pagandola 150 sterline e la pose nel giardino di casa dove è rimasta, completamente funzionante, fino a pochi mesi orsono.
L’arrivo della red box ha incuriosito molta gente di passaggio da Largo Biondi ed in tanti si sono fermati anche per una foto. Qualcuno ha provato anche a fare una telefonata… magari sperando di sentire alla cornetta la Regina Elisabetta… o forse qualche parente in Scozia… pare senza riuscirci…

LA STORIA DELLE RED BOX
Disegnate dall’architetto Giles Gilbert Scott negli anni Venti e denominate K1, nei decenni successivi le cabine andarono incontro a svariate modifiche, ma la struttura e il colore rimasero intatte.
Le cabine del telefono rosse sono da sempre uno dei simboli dell’Inghilterra, al pari degli autobus a due piani e del tè delle cinque. Ma oggi trovarne qualcuna ancora in giro è sempre più difficile, dopo che nel 2002 la BT (British Telecom) decise di iniziarne la progressiva dismissione.
Furono molte le proteste per quel pezzo di cultura british che spariva, ma il desiderio di una connessione sempre aperta e disponibile come quella offerta dai cellulari sembrano aver giustificato l’impopolare soluzione adottata dall’operatore telefonico inglese. Per la verità, già nel 1989 il libro «Requiem For a Red Box» del presentatore di «Today», John Timpson lanciava lugubri presagi sul destino delle mitiche cabine telefoniche, anche se cinque anni prima la BT aveva comunque assicurato che ne sarebbe rimasto un numero sufficiente a garanzia di un servizio telefonico di base per tutti.
Le red box sono sparite dalle strade , ma oggi sono in molti ad averle voluto proprio in casa, magari trasformate in gazebo o persino in una doccia. Certo, di lusso. Perché acquistare un pezzo di autentica tradizione inglese non costa poco: dalle 2.000 alle 6.000 sterline (2.800-8.300 euro) per un modello originale. Su eBay si trovano delle occasioni anche a meno, ma se non volete rischiare sorprese (i tarocchi ci sono anche qui), il sito che va per la maggiore è englishphoneboxes.com, dove potete trovare l’intera collezione, rigorosamente “made in England” e anche alcuni pezzi in offerta speciale (si fa per dire). Se, però, l’idea di trasportare quasi una tonnellata di ferro vi sembra piuttosto scoraggiante (oltre che non semplicissima da attuare), potete provare con phoneybox.com, che fornisce la copia esatta delle celebri cabine rosse in un kit di montaggio facile da assemblare (6 scatole con le relative istruzioni) e che pesa appena 90 chilogrammi rispetto ai classici 750. Il costo? Dalle 1.200 sterline (poco più di 1.600 euro) in su.
IN AFFITTO – Volendo, le cabine si possono anche affittare, magari per fare da originale scenografia a una festa. In alternativa, non vi resta che ripiegare sulla sterminata serie di gadget fatti a immagine e somiglianza delle “red boxes”, ovvero gemelli, salvadanai, peluche, teiere e portachiavi. D’accordo, non è la stessa cosa, ma almeno potete sfoggiare un pezzo di pura storia british senza spendere uno sproposito. Delle 140.000 cabine telefoniche sparse in tutto il Regno Unito nel 1999, ora ne sono rimaste circa 50.000 e il numero continua a scendere, anche se è stato garantito che non scompariranno mai del tutto. Ecco perché quando ci si imbatte in una di quelle superstiti, magari in qualche posto isolato, la nostalgia canaglia impone uno stop e con la fotocamera del telefonino si scatta la foto da mandare agli amici…
Un gesto che, insolitamente davvero, adesso sarà possibile anche nella toscana ed italica Barga.

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