Ricordare gli alpini barghigiani scomparsi in Russia: un invito

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Ho recententemente letto il libro di Lorenzo Angelini sulla sorte degli Alpini di Garfagnana che hanno partecipato alla campagna di Russia nella seconda guerra mondiale.
Come spesso capita, l’autore ha inteso la Garfagnana in senso stretto, limitando le sue ricerche ai soldati dei soli Comuni garfagnini ed a fornire solo il numero degli scomparsi per quanto riguarda i restanti Comuni della Valle del Serchio. Credo che sarebbe ottima cosa fare un ulteriore piccolo sforzo e integrare questa ricerca con testimonianze e memoria di chi, sopravvissuto o scomparso , partendo dalle nostre famiglie, ha partecipato a questa pagina terribile ed eroica della guerra in Russia. Ricordo, da piccina, la Signora Gelsuma Piacenza, mia vicina di casa, che ancora negli anni sessanta attendeva il ritorno del suo figliolo disperso in Russia, del quale mi mostrava addolorata la fotografia. Ci sono tanti signori che portano il nome di qualche caduto o disperso.. In breve, non credo che sia una memoria ormai perduta, perché, specie per i dispersi, una piccola residua speranza, almeno fino a che sono rimasti in vita genitori e fratelli, e’ rimasta intatta in quei cuori. Dimenticare quei nomi e’ come se non fossero mai esistiti…
Ricordarli e’ segno di civilta’ e monito a non dimenticare l’orrore della guerra che li ha spazzati via quando avevano solo vent’anni. La chiesina delle Palmente potrebbe essere luogo di testimonianza con una lapide a ricordo dei nomi di chi non e’ piu’ tornato. Quest’anno ricorrono 65 anni e inoltre e’ scomparso Mario Rigoni Stern che, con i suoi libri e la sua diretta testimonianza, ha vissuto perche’ nessuno dimenticasse. Quale migliore occasione per prendere quel testimone ?

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