Tag: guerra a barga

- di Sara Moscardini

25 luglio 1943 – 11 ottobre 1944: gli eventi della guerra a Barga

A corredo del primo numero della rivista “Il Settantesimo“, dedicata all’anniversario del passaggio del fronte a Barga, proponiamo in questa sede la versione integrale del Timeline degli eventi dal 25 luglio 1943 (caduta del fascismo) all’11 ottobre 1944, data d’arrivo delle truppe brasiliane. 1943Luglio, 25: Barga festeggia il patrono San Cristoforo. A sera i barghigiani affollano il cinema Roma, mentre si diffonde rapidamente la notizia della caduta di Mussolini. Estate: Si rimuovono le lapidi sulla facciata del comune (relative all’elevazione a città e alle ‘inique sanzioni’ della guerra d’Etiopia), l’epigrafe in memoria di Arnaldo Mussolini sul prato dell’Arringo e i fasci littorii sparsi per la cittadina. La reazione dei barghigiani, al di là dell’entusiasmo per la paventata fine della guerra, è pacata. Autunno: Dopo la proclamazione della R.S.I. Barga per diverso tempo rimane terra di nessuno, fino alla riapertura della sede del Fascio. I soldati allo sbando dopo l’armistizio trovano rifugio presso la popolazione, cosa che viene generalmente tollerata e…

- 5 di redazione

Per il 70° della Liberazione di Barga

Ricorrono tra il 2014 e il 2015 i 70 anni della Liberazione di Barga dall’occupazione tedesca e la definitiva cessazione delle ostilità che, per oltre sei mesi, imperversarono sul nostro territorio, venutosi a trovare sulla Linea Gotica. Un anniversario che non poteva essere ignorato, data la sua portata e la sua importanza, che deve rimanere viva in tutti noi. Per questo l’amministrazione comunale, il Giornale di Barga e giornaledibarga.it e un gruppo di lavoro coordinato da dalla dottoressa Sara Moscardini, dalla professoressa Sandra Rigali, dalla fotografa Caterina Salvi e dal giornalista Andrea Giannasi proporranno una serie di iniziative per celebrare questo anniversario, legandolo in particolare alla storia del territorio di Barga. Un primo evento si è tenuto già questa estate nell’ambito degli incontri nel “Salottino di Piazza Angelio”; in quella sede è nata l’idea, poi sviluppata, di continuare nella divulgazione di ciò che accadde a Barga nel biennio 1944-45, periodo in cui accaddero fatti che devono essere ricordati e valorizzati…

- di Pier Giuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (12) – 1945: il martirio continua

[…] Passata la tempesta della Battaglia di Sommocolonia, con la controffensiva Alleata che ha ricacciato lo schieramento dell’Asse sulle precedenti posizioni, per Barga parrebbe aprirsi un periodo un poco più tranquillo ma è pura illusione frutto dell’inesauribile speranza. Comunque, anche se si fa per dire, riprende un minimo di vita civile, sempre tra un incrocio di cannoneggiamenti che mirano Barga adagiata sul colle aprico, come a ciò che ai suoi piedi si distende; così tutto il suo comune. (nell’immagine: distruzioni a Barga Giardino)Lassù al devastato Conservatorio di S. Elisabetta è entrata in funzione una parvenza di sede comunale, perché è lì che il barghigiano può trovare un sia pur minimo suggerimento, un soccorso, così come presso l’Ospedale. Il Comune in quanto tale ormai è assente, tutti sono fuggiaschi. Dal 4 dicembre 1944 il C.L.N. ha nominato sindaco di Barga un quasi sconosciuto Antonio Adami, ma è comprensibile, dato gli eventi e la possibilità di fare, che la sua azione fosse…

- di Pier Giuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (11) – il tragico Natale barghigiano (settima e ultima parte)

(nell’immagine: la chiesa di S. Frediano polverizzata dai bombardamenti aerei del 27 dicembre 1944) Come annunciato nel precedente articolo eccoci tornati a Sommocolonia. Il ferrigno Castello non è più quello di tre giorni fa – prima della fatidica e cruenta Battaglia di Natale – che seppur già duramente colpito dalle cannonate Alleate e dell’Asse, mostrava ancora la sua bella fisionomia. Ora che siamo al 29 dicembre è semplicemente un ammasso di fumanti rovine. La sua gente, con il rettore della parrocchiale S. Frediano don Fredianelli, è tutta fuggiasca, sparsa nei casolari in basso e in balia al terrore. Ogni tanto volgono gli occhi in alto, vorrebbero tornare alle distrutte case per recuperare quel poco che è rimasto, ma non è facile avere il permesso per introdursi nel paese circuito da filo spinato e sorvegliato da sentinelle. Dalle interviste raccolte nel libro di Solace Wales Sheets “La Battaglia e il bombardamento di Sommocolonia – Testimonianze dal vivo” (1996), possiamo farci un’idea…

- di Piergiuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (10) – Il tragico Natale Barghigiano (sesta parte)

Nella notte tra il 28 e il 29 dicembre 1944, finalmente, hanno fatto ritorno a Barga gli Alleati nelle vesti degli indiani, rioccupandola dopo la presa di Fornaci e Gallicano. Le forze dell’Asse, dopo la Battaglia di Sommocolonia del 26 che aveva visto lo sfondamento della Linea Gotica con la rioccupazione del Comune di Barga, ora stanno facendo marcia indietro, sono di là dalla Corsonna e sui monti prospicenti, così riportandosi pian piano sulle precedenti posizioni.Nel precedente articolo siamo rimasti a quando mons. Lombardi narra della notturna visita indiana al Conservatorio di S. Elisabetta, con tanto di moschetti spianati per la paura d’incontri con i tedeschi.La notte della visita fu una delle più gelide in tutto l’inverno. Soffiava un impetuoso vento di tramontana che entrava da ogni dove del devastato Conservatorio, sollevando in cielo polveri cementizie da ogni casa distrutta o danneggiata di Barga. Mons. Lombardi è invitato a seguire i soldati indiani nella loro attenta visita all’istituto, con lui…

- di Piergiuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (8) – Il tragico Natale barghigiano (quarta parte)

Siamo rimasti col precedente articolo alle parole di mons. Lino Lombardi, dichiaranti che alle 7,30 del 27 dicembre 1944, dopo un mattiniero furioso cannoneggiamento delle forze dell’Asse, con l’arrivo a Barga delle prime pattuglie tedesche, di fatto, fosse nuovamente tornata nelle loro mani.Intanto, sui giornali di tutta l’Italia liberata corre la notizia dello sfondamento della Linea Gotica in Valle del Serchio per opera delle forze dell’Asse. Per meglio capire ricorriamo al libro di Fabrizio Federici “Val di Serchio e Versilia Linea Gotica” da cui stralciamo, quanto segue: “Il nemico ha lanciato nel settore della Valle del Serchio un attacco di una certa entità che ha costretto gli avamposti alleati a ritirarsi su posizioni predisposte. Nessun particolare è fornito circa lo sviluppo delle operazioni.” La gente fuggiasca dai vari paesi barghigiani, però, già nella notte tra il 26 e il 27 dicembre, ha avuto occasione di vedere lungo la via dell’esodo e con un certo conforto, che gli Alleati stanno organizzando…

- di Piergiuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (7) – il tragico Natale barghigiano (terza parte)

(Nell’immagine: la fuga dei civili a seguito della Battaglia di Sommocolonia, con cui le forze dell’Asse attuarono lo sfondamento della Linea Gotica, temporaneamente ritornando in possesso dell’intero comune di Barga) Iniziamo questo nostro settimo articolo di un più lungo cammino di rivisitazione di ciò che accadde nei nostri luoghi con lo stabilimento della Linea Gotica sui monti al confine nord del Comune, per poi arrivare alla fine della guerra e i primi anni della rinascita, ritornando ancora alla Battaglia di Sommocolonia. Lo facciamo per offrire altre notizie al lettore circa quell’evento che certi storici tendono a svilire, prodigandosi prima a dire che il fronte della guerra in Garfagnana non fu una cosa indifferente, poi, quando ci sarebbe da far capire cosa volle dire, misteriosamente sottostimando l’ultimo vero attacco dell’Asse, che seppur di modesto raggio, producesse un temporaneo ripiegamento degli Alleati. Ovviamente quest’atteggiamento storico contribuisce in generale alla sottovalutazione della sofferenza patita dalla gente del nostro comune nella sua interezza, nel…

- di Pier Giuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (6) – Il tragico Natale barghigiano (seconda parte)

Nel precedente articolo, lasciando Barga alla mattina del 26 dicembre 1944, da cui si vedeva Sommocolonia “Avvolta in una nube di polvere”, siamo saliti a quel paese per vedere cosa stava avvenendo. Era in atto la controffensiva delle forze dell’Asse, con la stessa Sommocolonia epicentro della loro prima azione, nel complesso tesa alla riconquista del territorio di Barga, da loro abbandonato con la distruzione dei ponti agli inizi dell’ottobre e ora in mano alle forze Alleate In pratica c’era stato l’arretramento della Linea Gotica verso nord, alcune centinaia di metri, e le forze dell’Asse, in questa mattina del 26 dicembre, avevano iniziato la riconquista del territorio prima abbandonato, con la fantasiosa idea di ricacciare molto più indietro il fronte Alleato. Qualcuno sentì dire che addirittura volessero giungere sino a Roma. Per ora non lasciamo ancora Sommocolonia, la patria politica di Capitan Galletto, perché, oltre alla testimonianza del partigiano Corneli, detto “Balistite”, ripubblicata nel precedente articolo, ci pare interessante offrire al…

- di Redazione

Barga sulla Line Gotica (5) – il tragico Natale barghigiano

“Siamo come una città assediata ed è questa la situazione la sera del 23 dicembre, antivigilia di Natale del 1944!” Queste le parole con cui ci siamo lasciati nel precedente articolo, ovviamente tratte dal diario di guerra di mons. Lino Lombardi, pubblicato nel 1955 dall’Amministrazione Comunale con il titolo “Barga sulla Linea Gotica”. Un riverente omaggio al Proposto nel suo 25° di permanenza con i barghigiani, e con lui a tutti quelli che di quei giorni di guerra ne portavano ancora il lutto. Vediamo ora di ripercorrere ciò che accadde nei successivi giorni, che saranno, come ormai tutti sanno, i più tragici di tutto il periodo del fronte. Per farlo ricorreremo sempre a quei testi scritti da persone che vissero l’immane tragedia e a una particolare immagine, una xilografia, eseguita da Adolfo Balduini. Un’opera, in cui l’Artista fermò con il segno dell’arte il disperato esodo della popolazione dalle case del territorio comunale, fuggendo da un luogo divenuto oltremodo pericoloso, perché…

- di Piergiuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (4): una città tra opposti fuochi d’artiglieria

(Nell’immagine: stabilizzazione della Linea Gotica dopo che i tedeschi hanno lasciato Barga dopo il 26 settembre 1944, dal libro: “Val di Serchio e Versilia, Linea Gotica” – Fabrizio Federigi, 1979) Nel precedente articolo abbiamo parlato della distruzione dei ponti di Barga avvenuta il 26 settembre 1944, poi altri del Comune e quello di Campia nel 4 ottobre, preludio al tanto atteso ritiro dei tedeschi dal territorio, che risalendo a nord la Valle del Serchio, avrebbero spostato il fronte in altre aree, pensate il più lontano possibile da consentire almeno un minimo di ripresa della vita civile. La speranza ben presto però si cangia in altra disperazione che ravvisiamo nelle parole del diario di guerra del canonico del Duomo di Barga don Lionello Chiappa, rettore di Castelvecchio Pascoli, pubblicato nel libro di Bruno Sereni, La Guerra a Barga, 1968: “La sera del 4 ottobre il Ponte di Campia viene fatto saltare. Speriamo ora di non vedere più tedeschi; ma al mattino…

- di Piergiuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (2) – il rastrellamento tedesco

Nel precedente e primo articolo: “Il Martirio di Barga”, abbiamo iniziato un cammino teso a ritessere quanta e quale fu la sofferenza di Barga e del suo Comune durante il secondo conflitto mondiale, specialmente al tempo in cui tra i nostri monti si fermò per ben sette mesi il fronte della guerra, la cosiddetta Linea Gotica (settembre 1944 –aprile 1945). L’idea che ci ha condotto ad effettuare questo percorso di recupero della memoria è stata dettata dall’accorgersi quanto poco sia tenuta in conto la sofferenza patita da un popolo durante i tristi giorni che la guerra si fermò tra i nostri monti. Quanto patì anche Barga, soggetta a cannoneggiamenti, bombardamenti e, appunto, al rastrellamento dei suoi uomini. (Nell’immagine di apertura: Adolfo Balduini (1881-1957) – xilografia raffigurante “Il Rastellamento” di Barga dell’11 settembre 1944. Opera ambientata di fronte a Porta Reale, nei pressi del piazzale del Fosso, dove, sul soprastante Bastione furono ammassate centinaia di uomini barghigiani in attesa d’essere condotti…

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