Tag: giornale di Barga

- di Daniele Capecchi

Il giornale di Natale

E’ arrivato! Aspettavo questo caro amico che da tempo immemore entra nella mia casa ad annunciare che è ora di prepararsi al Natale. E lo fa nel modo migliore, attraverso i suoi racconti che parlano di tempi duri e meno scintillanti, ma permeati da quei valori che nel tempo si sono sempre più diluiti in questo mare di superficialità ed egoismo nel quale annaspiamo quotidianamente. E allora… benvenuto Giornale di Barga! E benvenuti a tutti coloro che dalle tue pagine fanno rivivere quel mondo più povero di denaro, ma immensamente più ricco di amore, rispetto, e solidarietà umana che ci è rimasto nel cuore. Adesso posso, finalmente, prepararmi al Natale.   Daniele Capecchi

- di Luca Galeotti

Settanta volte grazie

Ringrazio l’Amministrazione Comunale di Barga ed in particolare la cara amica Caterina Campani, sindaco di questo comune, per aver pensato in modo così solenne a celebrare i 70 anni del Giornale di Barga, con la medaglia del San Cristoforo d’oro.  E’ un grande onore questo riconoscimento ritirato oggi pomeriggio sul palco del teatro dei Differenti. E’ una storia bellissima questa, un traguardo che mi sento di condividere con tantissime persone. Innanzitutto Bruno Sereni, il fondatore di questo giornale, senza il quale non sarebbe mai nato questo progetto. Poi la sua inseparabile consorte Lili Francioni, sempre al suo fianco, nei momenti belli e meno belli. E naturalmente Umberto che ha diretto prima di me questo giornale e che mi ha lasciato questa pesante ed importante eredità. Ma il riconoscimene to che io oggi modestamente ho ritirato, non è solo nostro. E’ anche di tutte le persone, donne, uomini e ragazzi che nel corso degli anni hanno creduto nel giornale. Ci hanno…

- di Redazione

Sabato mattina a Barga il premio “La tradizione del presepe”

Sabato mattina 23 febbraio (ore 11) nella sala consiliare di Barga si terrà la cerimonia del premio “La Tradizione del presepe”, iniziativa ripresa da quest’anno e promossa dal giornale di Barga, dal comune di Barga e dalla Pro Loco Barga con il supporto di Erina Rossi. Un riconoscimento andrà a tutti i presepi realizzati nel comune nelle scorse festività, quelli però che sono stati segnalati via whatsapp e mail al Giornale di Barga e che sono stati realizzati in luoghi visibili a tutti. Ci sarà in questa edizione un unico primo premio simbolico che andrà ad uno degli oltre 70 partecipanti.

- di Redazione

Tra bella musica e pagine del Giornale di Barga, un tuffo negli anni ’50 e ’60 e nella sua gente

Un tuffo nella Barga degli anni ’50 e ’60, a conoscere, a riconoscere, la sua gente. Così la serata di ieri in piazza San Felice, la bella serata promossa dall’Arciconfraternita di Misericordia di Barga, dal titolo “La memoria di Barga. Come eravamo… dalle pagine del Giornale di Barga”. E’ stato un bell’omaggio che quest’anno Graziella Cosimini, l’appassionata curatrice,  lettrice e narratrice delle memorie barghigiane di queste serate agostane organizzate dalla Misericordia da alcuni anni, ha voluto dedicare al Giornale di Barga, nell’approssimarsi del 70° anniversario di fondazione che ricorrerà il 29 maggio 2019. Graziella ci ha letto le cronache di alcuni avvenimenti di quei due decenni, che ci hanno portato a rivivere una Barga che non c’è più, ma che è rimasta grazie a questo mensile che si avvicina ai 70 anni; una Barga che per certi versi rimpiangiamo per quel senso di appartenenza forte di una comunità che si stava riprendendo dagli anni terribili della guerra e si riscopriva…

- di Redazione

La Memoria di Barga con gli articoli del Giornale di Barga

L’Arciconfraternita di Misericordia di Barga organizza come tutti gli anni l’attesa serata “La memoria di Barga”. L’appuntamento, in piazza San Felice, è per sabato 18 agosto dalle 21. Parteciperà alla serata il baritono Bruno Caproni accompagnato nella parte musicale dal pianista Julian Evans. La parte della “memoria” sarà affidata come sempre alla insuperabile interprete del sentimento e dell’essenza di Barga, Graziella Cosimini. Il tema di quest’anno è “Com’eravamo… sfogliando il Giornale di Barga”. Con la ripresa di alcuni passaggi degli articoli dedicati ai barghigiani dei decenni scorsi. L’omaggio agli articoli del Giornale è stato pensato anche per l’approssimarsi del 70° anniversario della fondazione del Giornale, il cui primo numero è uscito il 29 maggio del 1949.

- di Redazione

Una vita straordinaria

La famiglia di Bruno Sereni era originaria di Livorno, di antico ceppo ebraico, ma giunse a Barga dal Veneto verso la fine del 1917, in fuga dalla tragica rotta di Caporetto. I Sereni avevano abitato anche a Milano, dove Bruno era nato il 4 luglio 1905. Scelsero Barga poiché la mamma Palmira vi conosceva la signora Zaira Nardini, che fornì ai “profughi” i primi aiuti. A Barga Bruno terminò le scuole elementari e poi per alleviare il notevole disagio materiale della famiglia a poco più di 12 anni andò a lavorare ai reparti munizioni della “Metallurgica” di Fornaci. Terminata la prima guerra mondiale, dopo aver fatto il garzone presso l’Albergo Libano a Barga, partì per la Scozia, assunto per lavorare in una friggitoria di pesce e patate. Non aveva ancora 15 anni. In scozia rimase per circa 3 anni, tornò quindi in Italia per prestare il servizio militare nella Regia Marina. Congedato rientrò a Barga ed ebbe subito scontri con…

- di Redazione

Una vita straordinaria

La famiglia di Bruno Sereni era originaria di Livorno, di antico ceppo ebraico, ma giunse a Barga dal Veneto verso la fine del 1917, in fuga dalla tragica rotta di Caporetto. I Sereni avevano abitato anche a Milano, dove Bruno era nato il 4 luglio 1905. Scelsero Barga poiché la mamma Palmira vi conosceva la signora Zaira Nardini, che fornì ai “profughi” i primi aiuti. A Barga Bruno terminò le scuole elementari e poi per alleviare il notevole disagio materiale della famiglia a poco più di 12 anni andò a lavorare ai reparti munizioni della “Metallurgica” di Fornaci. Terminata la prima guerra mondiale, dopo aver fatto il garzone presso l’Albergo Libano a Barga, partì per la Scozia, assunto per lavorare in una friggitoria di pesce e patate. Non aveva ancora 15 anni. In scozia rimase per circa 3 anni, tornò quindi in Italia per prestare il servizio militare nella Regia Marina. Congedato rientrò a Barga ed ebbe subito scontri con…

- di Redazione

In memoria di Bruno Sereni, nostro fondatore

Il 25 febbraio 1986 moriva Bruno Sereni, fondatore di questo giornale. Ne fu direttore fino all’ultimo giorno, dopo averlo avviato e sviluppato a partire dal 1949, quando Barga, nel tentativo di scrollarsi di dosso le miserie della guerra, cercava di ripartire. Bruno Sereni impiegò tutte le energie della maturità per favorire la ricostruzione fisica e morale di Barga, sia esponendosi in prima persona in ogni progetto utile, sia utilizzando le pagine del suo giornale il quale ebbe anche un altro, nobile scopo: quello di tenere uniti alla loro terra d’origine i barghigiani partiti all’estero. Il suo giornale lo chiamava “una lettera da casa” e per molti anni – ed in parte ancora – fu un collante potente e prezioso per la comunità dei barghigiani all’estero, i “bargoesteri”. Se molti ricordano ancora Bruno ed il suo impegno per Barga, per la sua ricostruzione e per il suo sviluppo, forse sono meno quelli che conoscono la sua gioventù e le traversie che…

- di Redazione

E’ uscito il numero speciale di Natale

E’ stato spedito agli abbonati, oggi 6 dicembre, il numero speciale del Giornale di Barga dedicato al Natale; assieme ad un supplemento di cronaca anch’esso a colori. In tutto ben 44 pagine che presto arriveranno nelle case . Due parole sullo speciale di Natale: 32 pagine di cui molte a colori, con tante belle immagini natalizie di Barga e dintorni e soprattutto con i racconti ed i contributi di tante firme importanti; anche nuove per Il Giornale di Barga di Natale: il prof. Gian Luigi Ruggio, lo scrittore Paolo Giannotti che a breve presenterà a Barga il suo libro; Romano Verzani; e con loro le firme davvero inedite per questo giornale degli ospiti della Villa di Riposo “G. Pascoli”. Non mancano poi firme tradizionali: il ritorno della carissima Graziella Cosimini; lo scrittore lucchese Vincenzo Pardini, che ci ha onorato di un suo racconto; Antonio Corsi, Antonio Nardini, Beatrice Gimorri, Pier Giuliano Cecchi, Ubaldo Giannini. Ma anche lo scrittore Glauco Ballantini,…

- di Redazione

La tradizione del presepe: 127 premiati a Fornaci

Si è svolta ieri pomeriggio a Fornaci, nel giorno del patrono Sant’Antonio, la cerimonia di consegna del premio “La tradizione del presepe” organizzato da Il giornale di Barga con la collaborazione stretta dell’Amministrazione Comunale e con il patrocinio della Comunità Montana della Media Valle del Serchio.La consegna degli attestati agli oltre 125 presepi premiati in questa edizione, è avvenuta nella bella cornice del teatro Pascoli, gentilmente messo a disposizione dalla compagnia teatrale “I Mercantidarte”.Obiettivo del premio, dare un pubblico riconoscimento ai presepi cosiddetti pubblici realizzati nel nostro comune: quelli che si trovavano insomma in luoghi visibili a tutti e che proprio per questo hanno avuto il merito divalorizzare e tramandare maggiormente questa bella tradizione.La cerimonia di premiazione è stata organizzata per la prima volta a Fornaci, in considerazione dell’alto numero di presepi realizzati nella cittadina, ma anche per il fatto che a Fornaci la ricorrenza di Sant’Antonio segna da sempre la fine del periodo natalizio per la comunità. Novità di…

- 1 di Redazione

Sessanta anni

Il Giornale di Barga festeggia con questo 29 maggio 2009 il sessantesimo compleanno. Il primo numero, infatti, uscì nel maggio del 1949. Per la Barga di allora l’uscita del giornale fu un segnale di vita che veniva a portare un messaggio di speranza.La guerra – una guerra terribile e sciagurata – era finita da poco, ma le sue ferite erano ancora aperte e sanguinanti.Erano ferite fisiche che mettevano una gran tristezza a vederle: macerie, distruzioni, ponti crollati, palazzi sventrati, strade lacerate. Ovunque miseria e abbandono. Erano il pesante tributo che il nostro paese aveva pagato al “fronte” che per più di un anno si era fermato proprio in Valle del Serchio. Ma c’erano anche ferite morali che gli uomini e le donne portavano nei loro cuori straziati: ogni famiglia aveva un lutto da piangere, un dolore da sanare, un caro da ricordare. E queste erano ferite profonde che ognuno portava con sé come un peso tremendo.La guerra, quella terribile guerra,…

- di Redazione

Il supplemento al numero del Natale 2008

Assieme al numero speciale dedicato al Natale 2008 è uscito anche questo supplemento con tutte le notizie di cronaca del mese di novembre.

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