Rubriche

- di Poer Giuliano Cecchi

La Festa della Concezione a Barga nel 1522. I Doppi per la Madonna del Molino

Tempo addietro pubblicai nel libro “Barga al suono delle campane” di Maria Vittoria Stefani, edito nel 2001, un mio studio storico sull’antica Festa dell’Immacolata Concezione a Barga, alla quale i Barghigiani nel corso dei primi anni del 1500 abbinarono cultualmente l’antica immagine pittorica in stile bizantino della Madonna del Molino e il ricordo del miracolo della sua sudorazione che avvenne nel 1512, quando era conservata presso il Molino di S. Cristofano (dall’edificio il nome della Madonna) allora ubicato rispetto a Barga al di là della Corsonna nella zona di S.Maria.In Barga è tradizione consolidata che il culto della Concezione, per la detta abbinazione, risalga proprio a quel 1512 del miracolo della Madonna del Molino, così anch’io, sia pur ponendo il dubbio che fosse più antico, nello studio testé ricordato mi attenni nella ricerca a indagare il 1500. Ma dopo l’uscita del libro, seguendo la mia passione per la ricerca ho potuto riscontrare sui documenti che il dubbio che mi ero…

- di Pier Giuliano Cecchi

Per ricordare gli alpini ed i soldati barghigiani caduti in Russia. Ecco l’elenco

Nel numero di ottobre del Giornale di Barga è stata accolta nella pagina dedicata ai lettori una bella e sentita lettera di Anna Maria Marchetti, la quale ci invitava a riflettere seriamente sul grado della memoria nei confronti di quelle decine di giovani barghigiani che, drammaticamente, non poterono far ritorno dal Fronte Russo 1942-43.Fu, e rimane, una delle più terribili pagine dell’Italia del ‘900, ma non per questo da tralasciarsi nella memoria, come dice Anna Maria: “monito anon dimenticare l’orrore della guerra che li ha spazzati via quando avevano solo vent’anni”. Un brivido mi sale quando risento tra me le parole di speranza della nonna Andreina per quel figlio disperso nell’immensità di un mondo tanto lontano, il cui ricordo cullava nel cuore senza pace. Il sottoscritto ne porta il suo nome e sente forte in se il dovere e il desiderio, quasi fosse un testamento da esaudire, che tutti quei nomi rimangano vivi nella nostra memoria collettiva, perché il loro…

- di Pier Giuliano Cecchi

Gli alpini barghigiani caduti in Russia: necessario far rivivere la loro memoria

Nel numero passato del Giornale è stata accolta nella pagina dedicata ai lettori una bella e sentita lettera di Anna Maria Marchetti, la quale ci invita a riflettere seriamentesul grado della memoria nei confronti di quelle decine di giovani barghigiani che, drammaticamente, non poterono far ritorno dal Fronte Russo 1942-43.Fu, e rimane, una delle più terribili pagine dell’Italia del ‘900, ma non per questo da tralasciarsi nella memoria, come dice Anna Maria: “monito a non dimenticare l’orrore della guerra che li ha spazzati via quando avevano solo vent’anni”. Un brivido mi sale quando risento tra me le parole di speranza della nonna Andreina per quel figlio disperso nell’immensità di un mondo tanto lontano, il cui ricordo cullava nel cuore senza pace. Il sottoscritto ne porta il suo nome e sente forte in se il dovere e il desiderio, quasi fosse un testamento da esaudire, che tutti quei nomi rimangano vivi nella nostra memoria collettiva, perché il loro sacrificio entri ufficialmente…

- di Redazione

Presentato il centro di documentazione della battaglia di Sommocolonia

Presentato a Palazzo Pancrazi il progetto del Centro di Documentazione sulla Battaglia di Sommocolonia che qui fu combattuta alla fine del 1944 e che vide contrapposte le forze naziste da una parte e dall’altra la Divisione Buffalo formata da afroamericani con i partigiani. Si tratta di un progetto fortemente voluto dal sindaco Sereni con l’obiettivo di far divenire Sommocolonia un luogo simbolo della Seconda Guerra Mondiale. Dove si è combattuta l’unica vera battaglia registratasi in Toscana.Lunedì scorso si è tenuto un incontro nella sala consiliare del Comune per fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto. Erano presenti l’assessore Gabriele Giovannetti e Vittorio Biondi che sta curando la nascita del Centro; coinvolti nell’operazione anche cittadini e Comitati paesani. Dall’incontro è emerso che ad oggi sono stati già raccolti diversi documenti e oggetti, ma l’appello è alla partecipazione di tutti. Chiunque desideri partecipare mettendo a disposizione documenti e materiali può infatti rivolgersi direttamente al Comune. Il Centro conta già su…

- di Antonio Nardini

I Tallinucci, una famiglia barghigiana nella Storia d’Italia

Edito dal Giornale d Barga usciva nel giugno 1985 un volumetto curato da Antonio Nardini, dal titolo: “I Tallinucci, una famiglia barghigiana nella Storia d’Italia”.Il libro uscì in occasione delle celebrazioni a Pietro Tallinucci ed oggi ve lo riproponiamo in forma integralesul giornale di Barga online.La prefazione che accompagnata il volume fu scritta di Umberto SereniCON MAZZINI E SAN FRANCESCO: IL DOTTOR PIETRO TALLINUCCI, OVVERO LA VITA COME MISSIONEFu repubblicano, ma non comprese democrazia senza Dio, libertà senza carità e carità senza istruzione.« L’eco del Serchio », 26 giugno 1887Tra le diverse iniziative assunte nel 1982 per le celebrazioni di « Barga Garibaldina » vi fu anche il ripristino dell’antica denominazione della piazza ove sorge il Palazzo Municipale. Decidemmo, allora, che tornasse ad essere dedicata al nome di Salvo Salvi, il «milite dell’esercito rosso» che combatté a Bezzecca, dai suoi concittadini chiamato «l’uomo giusto di Barga».Ricordo che una mattina, pochi giorni dopo aver adottato quella decisione, al Giardino incontrai il…

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Annotazioni su Pietro Angeli

L’ultimo di febbraio del1596 moriva a Pisa l’umanista Pietro Angeli insigne personaggio barghigiano del 1500.Essendo nato a Barga nel 1517 aveva raggiunto l’età di settantanove anni, un traguardo difficile da raggiungere in quei tempi lontani.Per circa quattro secoli la famiglia Angeli fu la più importante del paese e annoverò fra i suoi membri almeno tre vescovi, un cardinale, una decina di docenti universitari, uomini d’arme, pubblici amministratori.Pietro, conosciuto anche come «Il Bargeo», godè, finché visse, molta notorietà messa in evidenza dai suoi biografi e dal nostro storico Pietro Groppi che, nel 1888, pubblicò l’autobiografia dell’umanista, tradotta dal latino dal prof. Enrico Giuliani di Filecchio.Il nostro poeta ebbe molta considerazione anche all’estero: in Francia ove pubblicò parte delle sue opere, nella Germania centro-orientale la cui cultura umanistica faceva perno sull’Università di Rostoch.Presso l’Università di questa città insegnava l’amico umanista tedesco Jhoan Chessel (Giovanni Caselio) una città nella quale l’Angeli stampò, nel 1576, l’operetta De ordine legenda scriptores historiae romanae, uno studio…

- di Redazione

Giovanni Pascoli. Meditazioni d’un Solitario italiano. Un paese donde si emigra un libro a cura di Marinella Mazzanti e Umberto Sereni

L’ 11 marzo 1908 veniva a mancare Edmondo de Amicis. Conosciuto oggi dal grande pubblico soprattutto come l’autore del libro Cuore, fu anche un fecondo scrittore di resoconti di viaggi ed articoli riguardanti le realtà di nazioni e di città lontane, che suscitarono un fervido interesse da parte dei lettori del tempo assetati di conoscere mondi così diversi dalla realtà italiana.Edmondo De Amicis ricopriva il ruolo di corrispondente dall’Italia del giornale argentino «La Prensa», periodico di grande notorietà molto diffuso nella numerosa comunità italiana del paese sud-americano e la sua scomparsa lasciava un grande vuoto che avrebbe potuto essere colmato solo da una voce altrettanto autorevole e popolare. Giovanni Pascoli fu chiamato a sostituirlo; l’annuncio di questa scelta, come si legge nella presentazione ai lettori, fu accompagnato da un lusinghiero ritratto della sua cultura accademica ma soprattutto della sua squisita sensibilità: uomo capace di cogliere la poesia della natura, delle voci sommesse dell’anima e della creazione con un acuto sentimento…

- di Pier GiulianoCecchi

I terrilogi barghigiani di Domenico Cecchi (1678-1745) di Castiglione Lucchese

Dedico questo mio modesto lavoro alla memoria del caro proposto di Barga Mons. Piero Giannini. In ogni parrocchia italiana esiste un archivio storico in cui si trovano conservati i vecchi registri dei Battezzati, Matrimoni, Defunti, Stati delle Anime e altri documenti, il tutto variabile nella loro consistenza a seconda della eventuale grandezza nei tempi del luogo ad essa efferente e alla cospicuità degli affari relativi ai suoi interessi, ovviamente il tutto rispondente ad un quesito fondamentale: il grado di conservazione. Quei registri, in cui parroci segnavano i dati essenziali della vita religiosa di ogni parrocchiano, possono risalire anche a tempi abbastanza remoti, in genere a dopo il Concilio di Trento (1545-1563), quando si dette attuazione da parte dei Vescovi a quanto si era solennemente sancito in quella importante riunione dei prelati della Chiesa, ossia, che ogni reggente di una parrocchia avesse l’obbligo di tenere, ben custodita e aggiornata l’ “anagrafe”. Tra l’altro, cosa non secondaria, finché il nascente Regno D’Italia…

- di Anna Maria Marchetti

Ricordare gli alpini barghigiani scomparsi in Russia: un invito

Ho recententemente letto il libro di Lorenzo Angelini sulla sorte degli Alpini di Garfagnana che hanno partecipato alla campagna di Russia nella seconda guerra mondiale.Come spesso capita, l’autore ha inteso la Garfagnana in senso stretto, limitando le sue ricerche ai soldati dei soli Comuni garfagnini ed a fornire solo il numero degli scomparsi per quanto riguarda i restanti Comuni della Valle del Serchio. Credo che sarebbe ottima cosa fare un ulteriore piccolo sforzo e integrare questa ricerca con testimonianze e memoria di chi, sopravvissuto o scomparso , partendo dalle nostre famiglie, ha partecipato a questa pagina terribile ed eroica della guerra in Russia. Ricordo, da piccina, la Signora Gelsuma Piacenza, mia vicina di casa, che ancora negli anni sessanta attendeva il ritorno del suo figliolo disperso in Russia, del quale mi mostrava addolorata la fotografia. Ci sono tanti signori che portano il nome di qualche caduto o disperso.. In breve, non credo che sia una memoria ormai perduta, perché, specie…

- di Pier Giuliano Cecchi

Pietro Simoni da Barga, lo scultore prediletto da Ferdinando dei Medici

Barga e Firenze: una lunga storia plurisecolare, iniziata nel corso del 1300, materialmente interrotta con l’unità d’Italia, ma spiritualmente ancora viva per quel filone di memorie che ci unisce e per il sentimento di riconoscenza che non possiamo fare a meno di riservare alla città del Giglio.Il vecchio castello medievale ricco di testimonianze del periodo e la civiltà che ci contraddistingue ne sono la fede; ma anche tanti personaggi ci ricordano e ci riconducono agli illuminati Medici prima, poi ai Granduca di Toscana.Il più noto è certamente l’umanista Pietro Angeli, il Bargeo, la cui effige è immortalata in un bel quadro tra i tanti personaggi che ornano il corridoio “vasariano” della Galleria degli Uffizi a Firenze.Ne potremmo citare altre che lo spazio, purtroppo, non consente; quindi, anche per restare al soggetto dell’articolo, poniamo l’attenzione sul valente scultore cinquecentesco Pietro Simoni da Barga.Tra i motivi dell’interessamento è che questi, salvo qualche citazione novecentesca, non sia mai stato trattato dai nostri scrittori…

- di Pier Giuliano Cecchi

Antonio Mordini vuole conoscere Puccini

Antonio Mordini (Barga 1819 – Montecatini 1902) fu un patriotta e politico italiano di non comune spessore. Prima Mazziniano, poi fedele collaboratore di Giuseppe Garibaldi nella comune volontà di un’Italia unita e indipendente dal giogo straniero, per quell’alto ideale coltivato sin dalla giovinezza cospirò e fu proscritto e costituito nel 1861 il Regno d’ Italia di Vittorio Emanuele II fu tra i primi parlamentari e dei più stimati. Tutta una somma di importanti credenziali che gli valsero la considerazione di “Statista” e nel 1896, dopo vari rifiuti del Mordini (governi Lanza e Sella), per “desiderio universale” e con le motivazioni che seguono, dovette accettare la nomina a senatore a vita voluta dal presidente del Consiglio Crispi: “Mi scomunichi… ma non privi il Senato dell’ opera sua. Sarebbe un profondo dolore per tatti e una vera amarezza per S. M. 0 Re”.Durante la sua intensa vita ebbe occasione di conoscere tantissime e diverse persone e da utti fu sempre riconosciuto e…

- 1 di Francesca Tognarelli

Centro di Documentazione sulla Battaglia a Sommocolonia

Nascerà a Sommocolonia un Centro di Documentazione sulla Battaglia che qui fu combattuta alla fine del 1944 e che vide contrapposte le forze naziste da una parte e dall’altra la Divisione Buffalo con i partigiani. Questa fu l’unica vera battaglia in Lucchesia e quindi Sommocolonia deve diventare ancora con più forza un luogo simbolo della Seconda Guerra Mondiale.Il Centro sarà presentato il 26 dicembre in occasione dell’anniversario della battaglia e quando a Barga sarà prevista una grande manifestazione: sono già invitati il regista Spike Lee (al quale è destinato Il San Cristoforo d’Oro per il suo lavoro), lo scrittore James Mc Bride, l’Ambasciatore Americano, rappresentanti di Camp d’Erby, Fred Kuwornu, autore televisivo e regista che ha producendo in questi giorni un documentario storico sulla Buffalo. L’incarico di lavorare al Centro di Documentazione è stato affidato dal sindaco di Barga Umberto Sereni al maggiore Vittorio Biondi. Nel piccolo borgo sulla montagna barghigiana sarà allestita una sede per il centro e individuato…