My tastes from Tuscany

- di Brunella Ponzo

Verso Nord, passando dai Balcani. Da Gerusalemme a Byblos – I ricetta

Dopo essermi congedata dai Re Magi, decido di tornare a Barga passando dai Balcani, quindi procedo verso Nord. Sulla via dei pellegrinaggi non si resta mai soli, così condivido il cammino con pellegrini, turisti, commercianti, viaggiatori.Avevo studiato il Libano a scuola e mio padre, della classe 1927, sostiene che una volta il Libano era chiamata la Svizzera dell’Oriente. Uno stato opulento in cui viveva una società internazionale. Ad oggi le cose sono cambiate, ma pur sempre il Libano resta un paese tollerante e molto accogliente. Nutro la curiosità di vedere con i miei occhi cosa resta della bella epoque di questa terra meravigliosa, che ha dato i natali ai monumentali cedri del Libano, albero che prende posto sulla bandiera nazionale. Proprio come quello che impera a Barga, davanti all’Albergo Alpino e anche poco più giù, ai giardinetti. Chi non ama questo splendido esemplare, simbolo della cittadina per chi viene da fuori? “Dove ci incontriamo?” io rispondo sempre “Sotto il cedro…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi (23 Dicembre 2016 – 6 gennaio 2017) – Gerusalemme – Betlemme – 6 Gennaio 2017

E’ il giorno conclusivo del nostro viaggio. Da Gerusalemme ci spostiamo a Betlemme, dove i magi depongono nella grotta l’oro, l’incenso e la mirra per celebrare la nascita del re dei re. Siamo felici e tristi allo stesso tempo. Un Dio si mostra davanti a noi, in un paese martoriato dalla guerra, il bambino che nasce porta speranza e conforto. Visitiamo la Chiesa della Natività, poi passeggiamo per la città, capitale del Governatorato di Betlemme, soggetta all’Autorità Nazionale Palestinese. Betlemme significa “casa del pane”. Il pasto passa in second’ordine, difronte a Nostro Signore. Ma ci piace ricordarlo spezzando un pane fra di noi, accompagnandolo con vino rosso, uno shiraz della Galilea, la terra di Maria. Fine quindicesima e ultima tappa

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi (23 Dicembre 2016 – 6 gennaio 2017) – Gerusalemme – 5 gennaio 2017

Siamo emozionati, stiamo per arrivare a Gerusalemme e, domani, a Betlemme. Dal Mar Morto saliamo verso la città santa, lasciando alla nostra destra le mura di Gerico. Entriamo in città dalla più pittoresca delle otto porte delle mura di Gerusalemme, la porta di Damasco. Il tempo si è fermato, nel via vai dei rumorosi mercati che si trovano all’interno della città vecchia. Sembra davvero di essere tornati indietro di 2000 anni. La città ci incanta, con i suoi odori e le sue luci, con la gente e i carretti, la frutta e i sacchi di caffè esposti nei bazar, i melograni e i pompelmi che i chioschi propongono sotto forma di dissetanti spremute. Insomma, tutto supera le nostre aspettative. Non si può parlare brevemente di Gerusalemme, mi limiterò a ricordare che si tratta della città Eterna, già capitale della Giudea tra il X e il VI secolo a.C., considerata santa dagli Ebrei, dai Cristiani e dall’Islam. Vaghiamo per le strette…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi (23 Dicembre 2016 – 6 gennaio 2017) – Mar Morto – 4 gennaio

Ci stiamo avvicinando allo Stato di Israele, arriviamo al Mar Morto, la più grande depressione salina del mondo. Tale depressione si è formata dall’evaporazione delle sue acque, non rigenerate dalle poche entrate da parte degli immissari, tra cui il fiume Giordano. Più propriamente si tratta di un lago confinante con Israele, Giordania e Cisgiordania, nella regione storico-geografica della Palestina. La sua elevata salinità non consente la vita: da cui il nome di Mar Morto. Ma resta comunque un luogo spettacolare, in cui immergersi con gli occhi e con il corpo, avendo le sue acque importanti proprietà curative. Dopo il lungo viaggio ci ristoriamo nelle sue acque. Non si riesce a nuotare, ma solo a galleggiare, si può restare quasi seduti. Finito il bagno, ci spalmiamo i fanghi caldi che sgorgano dalla terra e poi ci laviamo con acqua dolce. Insomma, una spa ante litteram. I magi, di tradizioni orientali, apprezzano questo tipo di cura del corpo e ne traggono grande…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi (23 Dicembre 2016 – 6 gennaio 2017) – Petra – 3 gennaio 2017

Proseguendo per la Giordania, decidiamo di percorrere la via dei Re facendo tappa a Petra. La via ha ben 5000 anni ed attraversa un’area naturalistica di grande pregio, costeggiando due castelli Crociati. Il sito di Petra si rivela poco a poco, percorrendo un lungo canyon a dorso di cammello, sino al tempio principale, dove Indiana Johns ritrova il Crociato custode del Santo Graal. I colori del rosso, dell’arancione e del marrone si susseguono in movimenti quasi fluidi lungo le alte pareti di pietra, sino all’ingresso della Valle principale. In semitico (il ceppo delle lingue ebraiche ed arabe) significa infatti “la variopinta”. Se pur abitata sin dal Neolitico, Petra vede la sua maggiore prosperita’ intorno al 40 d.C, con circa 30.000 abitanti, tra cui molta gente colta, quali scribi (che scrivevano una lingua precorritrice dell’arabo) e ingegneri idraulici (per la costruzione di dighe, cisterne, canali e tubazioni per imbrigliare, controllare e conservare l’acqua). La sua fortuna derivava dall’essere collocata sulla via…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi (23 Dicembre 2016 – 6 gennaio 2017) – Wadi Rum – 2 gennaio 2017

Percorrendo le tappe di Lawrence d’Arabia, decidiamo di fermarci a Wadi Rum, che in arabo significa Valle della Luna, zona caratterizzata da un canyon circondato da montagne sabbiose che spaziano dal giallo al bianco, dal rosso al marrone. E qui vale la pena riportare la sua citazione: “vasto, echeggiante e simile ad una divinità” (Thomas Edward Lawrence, I Sette Pilastri della Saggezza, Libro VI, cap. LXXV). Per chi conoscesse il film, si ricorderà dell’accampamento del predone del deserto Auda, con cui Lawrence si alleò per conquistare Aqaba. Personaggio a proposito del quale occorre riportare un’altrettanta famosa citazione: “Io sono Ben Auda Abu Tai e sono il capo della tribù dei beduini Aweitat. Ho ucciso settanta nemici in battaglia ed ho undici larghe ferite sul petto. E sono un re povero, e sai perchè, Inglese ? perchè io sono un fiume per il mio popolo !” Il Wadi è infatti una nota location cinematografica, che ha accolto da Lawrence d’Arabia al…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi (23 Dicembre 2016 – 6 gennaio 2017) Aqaba (1 gennaio 2017)

Attraversiamo il Mar Rosso con un’imbarcazione commerciale e raggiungiamo Aqaba, il primo contrafforte della Giordania. La città conquistata da Lawrence d’Arabia nel 1917 con una spettacolare mossa tattica: i Turchi, nemici degli Arabi e degli Inglesi, si erano ritirati nel porto di Aqaba e mai si aspettavano di essere attaccati dal deserto, un’enorme distesa sabbiosa e torrida che essi consideravano come un riparo naturale. Ma Lawrence convinse i beduini ad attraversare il deserto del Nefud, detto anche l’incudine del sole. Così, presi di sorpresa, i Turchi vennero sconfitti e le truppe del generale Allenby poterono marciare sino a Gerusalemme, conquistandola. Non nego di aver letto più volte “I setti pilastri della saggezza”, scritta dallo stesso Lawrence e di avere più volte visto il film, per cui essere qui ora mi emoziona enormemente. Melchiorre, il vecchio saggio, esprime un desiderio riguardo al cibo: desidera mangiare pesce. Perchè no? Siamo in viaggio da dieci giorni, ci meritiamo un bel piatto di pesce…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi. Dal canale di Suez alla penisola del Sinai – 31 dicembre

Partiamo all’alba e raggiungiamo il Canale di Suez, che ci ricorda ancora l’Italia, perchè il progetto del moderno canale venne realizzato dall’ingegnere trentino Luigi Negrelli. Ma il canale nasce assai prima, ad opera del faraone Nekao nel 600 a.C. Che ne iniziò i lavori, terminati dal Dario il Grande, conquistatore persiano dell’antico Egitto. I Magi conoscono bene la storia, così si dilungano sulle statue che Dario fece erigere, sul fallimento di Cleopatra di far passare dal canale, ormai insabbiato, le navi che portavano lontano i tesori del suo regno, e altre storie interessanti, sino ai giorni nostri. Arriviamo nella sabbiosa ed estesa penisola del Sinai, dove Mosè trattenne per quartant’anni il suo popolo dopo la fuga dall’Egitto. Lo attraversiamo con i cammelli e al confine orientale ci accampiano in una piccola oasi, dove hanno già montato le loro tende due turisti olandesi e due beduini commercianti di zucchero. Siamo fortunati. I due beduini del deserto ci offrono il the, zuccherandolo…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi – Piramidi di Giza – 30 Dicembre

Passando dalla nave del mare alla nave del deserto, arriviamo con i nostri cammelli sino alle Piramidi di Giza. Le piramidi per eccellenza! Tanta bellezza e tanta imponenza ci emoziona. E qui la sapienza dei magi si srotola come un papiro al vento. Mi parlano della storia delle piramidi, delle dinastie che si sono succedute, di come il mistero che le avvolge non sia ancora stato risolto. La più grande, come tutti saprete, fu la prima eretta sull’altipiano di Giza e prende il nome dal suo faraone, Cheope. La cosa stupefacente è che lati della base, che è quasi esattamente un quadrato, misurano metri 230,4; 230,52; 230,6; 230,54. L’altezza originaria era 146,7 m. I lati sono orientati secondo i punti cardinali con una precisione che ha sempre stupito: l’errore è circa 3′. Le due piramidi successive non hanno la stessa precisione e prendono il nome dai due faraoni che ne ordinarono la costruzione, Chefren e Micerino o Menkaura. Secondo i…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi – Da Creta ad Alessandria d’Egitto – 29 dicembre

Da Heraklion ci imbarchiamo alla volta dell’Egitto. Tutti e tre i magi non vogliono rinunciare ad intraprendere la via dei Faraoni. Baldassarre soprattutto è desideroso di vedere alcuni suoi parenti di origine saudita, che abitano al Cairo, nella zona di Giza. Approdiamo ad Alessandria la sera tardi e ci affrettiamo sul lungomare a fare cambusa. Una famiglia di giovani Egiziani ci offre una focaccia simile a quella di Recco, che mi fa pensare come il Mar Mediterraneo sia un grande lago in cui i popoli si incontrano e si contaminano culturalmente da duemila anni. Tutti e tre vogliono visitare il sito dove nell’antichità si trovava la famosa biblioteca di Alessandria e al sorgere della luna, camminiamo lungo le mura della moderna biblioteca alessandrina, andando con la mente a quella che doveva essere la più grande biblioteca del mondo antico, costruita dalla dinastia dei Tolomei nel III sec a.C. e andata distrutta nel 48 a.C. Focaccia di Alessandria d’Egitto Ingredienti per…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi – Knossos – Creta – 28 dicembre

Attraversiamo l’isola all’alba e raggiungiamo il sito archeologico di Knossos. Gaspare incontra altri due vecchi amici, di cui uno ha la stessa età di Melchiorre, una veneranda età. Costui, tiene nei suoi campi un toro nero, simbolo del minotauro e, guardando l’animale brucare, ascoltiamo la leggenda che lo riguarda e che qui brevemente riassumo per chi non se la ricordasse. Saltando i preamboli, il re di Creta Minosse teneva rinchiuso il minotauro, dalla testa di toro e dal corpo di uomo, nel labirinto costruito da Dedalo. Per vendicarsi del figlio ucciso dagli Ateniesi, Minosse ordinò ad Atene, che era allora sottomessa a Creta, di inviare ogni anno sette fanciulli e sette fanciulle da offrire in pasto al minotauro, che si cibava di carne umana. Sino a che Teseo, figlio del re di Atene, si offrì di far parte di uno dei fanciulli per tentare di uccidere il mostro. Gli venne in aiuto la figlia del nemico, Arianna, che si innamorò…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi (23 Dicembre 2016 – 6 gennaio 2017) MATALA – CRETA – 27 Dicembre

Approdiamo vicino alla spiaggia di Matala, tra il sito archeologico di Festo, il secondo palazzo più grande della civiltà Minoica, e Capo Nysos il punto in cui, secondo l’Odissea, le navi di Menelao naufragarono. I Magi sono curiosi di visitare i resti della civiltà classica, così ci concediamo una tappa culturale grazie all’amico di Gaspare, un noto archeologo ateniese. Ci spiega che il cortile principale del Palazzo minoico mantiene la sua originaria pavimentazione di pietre, mentre gli edifici disposti intorno agli ampi cortili, seguono la superficie irregolare della collina su tracce di terra battuta. Il palazzo apparteneva a Radamanto, fratello di Minosse, che governava a nord dell’Isola, a Cnosso, il palazzo del minotauro, che raggiungeremo domani. In cima alla scalinata che porta alle stanze superiori, l’archeologo resta muto a contemplare i resti del teatro greco. Quindi ci informa dell’esistenza del famoso disco Festo (conservato nel Museo di Heraklion, il capoluogo di Creta): un disco di terracotta, delle dimensioni di 16…