Oggi l’ingresso nella “bolla” del San Francesco dei primi quattro pazienti covid. Lettera per loro della prima cittadina.

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BARGA – Con oggi sono arrivati all’Ospedale San Francesco i primi pazienti covid. Si tratta di quattro pazienti, due nell’area cure intermedie e due nei posti ordinari covid.

Come spiega un comunicato dell’ASL, sono 20, come da programma, i posti letto allestiti dall’Azienda USL Toscana nord ovest, in maniera temporanea, negli spazi del reparto di Riabilitazione di Barga.
I 10 posti letto di degenza ordinaria non intensiva sono in carico ai medici della struttura di Medicina, che hanno tutte le competenze per gestirli in maniera adeguata,  mentre dei 10 posti letto di cure intermedie (low care) si occupano i fisiatri, che comunque hanno spesso a che fare con pazienti ad elevata comorbilità e lavorano costantemente in squadra con geriatri ed internisti. La contiguità tra le due aree permette, tra l’altro, di poter richiedere, in caso di necessità, eventuali consulenze internistiche. Si ribadisce inoltre che i letti di  low care  saranno utilizzati preferibilmente, nell’ambito della rete ospedaliera aziendale, per i casi con maggiori necessità riabilitative, con indiscutibili vantaggi per l’utenza.
A seguito di questa riorganizzazione, come già evidenziato nei giorni scorsi, l’area medica NO COVID del “San Francesco” è stata suddivisa in due aree, entrambe destinate ai pazienti negativi: 30 posti letto di area medica e 10 posti letto per la riabilitazione,  i cui pazienti possono continuare ad accedere attraverso percorsi “puliti” alle palestre. L’attivazione dei nuovi letti, sottolinea l’azienda, viene quindi attuata garantendo la piena sicurezza dei percorsi, oltre che il corretto impiego del personale.

Intanto questo pomeriggio la sindaca Caterina Campani con il vice sindaco Vittorio Salotti e la capogruppo Maresa Andreotti, si è recata davanti all’ingresso dell’ospedale di Barga ad incontrare i primari ed i responsabili delle varie aree infermieristiche e fisioterapiche dei reparti di medicina e di riabilitazione che saranno coinvolti in piena sinergia nella gestione delle due aree covid. Il Comune ha voluto consegnare ai direttore dei due reparti, Ivano Maci per la riabilitazione e Giancarlo Tintori per la Medicina, due lettere di ringraziamento e di augurio di buon lavoro per tutto il personale, sottolineando positivamente il senso di responsabilità con il quale tutti che si sono messi a disposizione per portare a termine questa operazione. La sindaca ha consegnato anche delle lettere da consegnare ai pazienti che saranno ricoverati nella bolla covid di Barga con gli auguri di pronta guarigione:

“Sono sicura – ha scritto ai pazienti la sindaca – che nel nostro piccolo, grande Ospedale troverete professionalità, umanità e tutte le cure necessarie per il vostri percorso di guarigione fino al rientro a casa”.

Sulla realizzazione della bolla covid la sindaca ha aggiunto:

“Quello che è stato fatto trasformando il reparto di riabilitazione per noi non è assolutamente una resa, ma una scelta responsabile dei due reparti, e del nostro ospedale; una scelta che abbiamo condiviso e che va nel senso dello spirito del dottor. Pietro Tallinucci”.

Tallinucci fu il medico barghigiano che volle eretto lo “spedale” di Barga nel 1849 e nel fu il primo direttore sanitario, Proprio nei giorni scorsi l’Amministrazione con l’arciconfraternita di Misericordia di Barga ne ha celebrato i 200 anni dalla nascita:

“Sarebbe felice di vedere che il suo ospedale oggi ha saputo fare la sua parte senza tirarsi indietro di fronte a questa emergenza mondiale”.

A proposito della parte svolta dall’ospedale di Barga ha anche aggiunto:

“L’azienda deve tenere conto di quello che è stato fatto e deve ascoltarci nelle nostre richieste nel rendere più importante la presenza di questi presidi sul territorio”.

 

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