Il calcio locale al tempo del coronavirus… ripartenza complicata

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BARGA – Calcio e coronavirus, un binomio tutt’altro che semplice come dimostrano le difficoltà che affrontano anche le squadre più famose e titolate della nostra serie A.. Figurarsi dunque che cosa vuol dire allenarsi o tornare a giocare per le squadre dilettantistiche che stanno facendo i salti mortali per ripartire, dovendo affrontare difficoltà notevolissime.

Ne sa qualcosa l’amico e collaboratore di questo giornale Leonardo Barsotti che è il responsabile per quanto riguarda tutte le misure anticovid ed i protocolli impartiti dalla Lega nazionale Dilettanti della FIGC, per l’AS Barga.

A Barga, per quanto riguarda almeno l’AS Barga, giocano e si allenato la prima squadra e la juniores. L’obiettivo è ripartire e ripartite sono intanto le preparazioni anche se con non poche cose da mettere in pratica; la volontà è anche quella di riaprire al pubblico in occasione degli incontri. Ma nion è un cammino semplice…

“Siamo pronti ad iniziare, anche se siamo consapevoli che non è facile gestire il tutto. Per quanto riguarda l’ accesso del pubblico alle gare ci stiamo organizzando, anche se è molto probabile che alla biglietteria useremo un registro manuale di presenza dove sarà riportato cognome nome cellulare, e con termo scanner verrà misurata la temperatura. Nei prossimi giorni provvederemo a sistemare e segnalare le “sedute” della tribuna con una distanza di 1 metro tra una seduta e l’ altra. Sarà obbligatorio per gli spettatori indossare sempre la mascherina.

Ancora non ci è stata comunicata la massima capienza possibile per gli spettatori.  Ci stiamo comunque muovendo secondo le linee guida impartite dalla Lega Nazionale Dilettanti  Figc”.

E per la squadra? Gli spogliatoi, l’uso del campo?

“Anche qui ci atteniamo alle linee guida e aggiungo che il presidente Leonardo Mori è davvero scrupoloso in tal senso. Ci tiene al rispetto alla lettera di tutto quanto previsto: in questo periodo di preparazione ogni mattina puliamo ed igienizziamo tutti gli spogliatoi e l’infermeria con prodotti certificati, ed alcuni attrezzi e materiali che vengono usati durante le sedute di allenamento.

Gli spogliatoi vengono usati solamente dai tre giocatori che provengono da Lucca; si spogliano ed a fine allenamento fanno la doccia una alla volta. Lo stesso discorso vale anche per la squadra Juniores: lo spogliatoio e la doccia viene usato dal ragazzo che proviene da Lucca ed un altro di Fabbriche di Vergemoli.

Tutti gli altri giocatori della prima squadra e juniores (compreso lo staff tecnico) vengono al campo per gli allenamenti già vestiti con completo da allenamento; ognuno ha la propria borraccia personalizzata e tutto il kit personalizzato; indossano la mascherina fino a che non iniziano l’allenamento, per poi indossarla nuovamente quando vanno via dal campo sportivo.

Ad ogni giocatore, allenatore, dirigente viene misurata la temperatura con un termo scanner all’ ingresso, viene registrato l’orario di ingresso e di uscita, e fatto firmare un registro manuale di presenza.

Ad ogni giocatore, allenatore dirigente il primo giorno viene richiesto di compilare un modello di autocertificazione fornito dalla Figc che ha validità 14 giorni correlato di visita medico sportiva”.

Domenica prossima inizia la Coppa Toscana prima del Campionato, anche se voi giocherete la settimana successiva visto che siete in un girone a tre (con Pontecosi e New Team). Come vi siete organizzati?

“Per l’ inizio delle gare ufficiali la FIGC ha emanato dei protocolli ben precisi e noi ci siamo organizzati con due ingressi separati, uno per la squadra di casa e il direttore di gara e uno per la squadra ospite; lo stesso per l’uscita in modo tale che non ci sia assembramento.

All’ arrivo delle due squadre e del direttore di gara sarà attivo un registro on line di autocertificazione per le gare ufficiali scaricato sul portale della LND FIGC che prenderà la presenza di tutte le persone che accedono alla zona spogliatoi.

Per la sanificazione faremo nella solita maniera di adesso mentre le docce le potranno usare un massimo di 3 o 4  giocatori alla volta”

Non è davvero facile ripartire per il calcio dilettantistico e meno che mai lo sarà, crediamo, per quello amatoriale… senza considerare le incognite legate ad eventuali casi di positività…

Diversamente però non si può fare se non si vuole rinunciare e quindi al calcio locale tocca vivere alla giornata…

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