Chiudi Italia. KME si ferma fino a lunedì

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Da stasera alle 22 lo stabilimento KME  ferma tutte le attività, dopo i  progressivi spegnimenti di fonderie,  laminatoio e degli altri reparti, ma da lunedì alcune produzioni  riprenderanno. Lo faranno però in forma molto ridotta riducendo anche la presenza degli operai all’essenziale.  Non è arrivata oggi nessuna disposizione a non continuare da parte della Prefettura, dopo la richiesta di deroga al DPCM Chiudi Italia presentata  KME e quindi si è ritenuta valida la condizione del silenzio assenso.

Lunedì mattina ripartiranno solo alcuni tipi di produzione, ovvero le linee che servono per rifornire le aziende clienti di KME che sono considerate essenziali. Ce lo conferma il segretario dell’area nord Toscana della UILM Giacomo Saisi che spiega: “Riprenderanno la linea ottone,  fonderia, laminatoio a caldo, laminazione, gli impianti di ricottura e di cesoiatura e quelli di imballaggio, ma tutto  avverrà in forma davvero molto ridotta, razionalizzando la  produzione con la minima presenza di operai. Cim e Lingottiere resteranno invece ferme fino al 3 aprile, ma saranno garantiti i servizi di salvaguardia impianti”.

Insomma da lunedì la fabbrica di Fornaci riprenderà a produrre ma impiegando molti meno operai; solo quelli che serviranno per garantire il rifornimento dei clienti che svolgono servizi essenziali; anche per evitare di perderli per strada visto che in altre regioni di Europa gli impianti che fanno le solite produzioni restano aperti, come in Germania.

Tutti gli altri operai  saranno in cassa integrazione. Proprio venerdì mattina i sindacai si ritroveranno con l’azienda per esaminare la situazione e decidere in particolare  un’unica cassa integrazione di tutto il gruppo, per Covid 19.

Kme, come detto, aveva chiesto al Prefetto di Lucca di per continuare a garantire alcune produzioni. La risposta oggi non era arrivata ma già stamani è prevista una video conferenza dei sindacati con il Prefetto per stabilire con maggiore precisione quali sono le aziende che possono continuare a lavorare o meno. Ulteriori chiarimenti, nel confronto previsto per oggi, verranno quindi anche per lo stabilimento KME.

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