I guai del cimitero di Sommocolonia

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Da qualche giorno circolano su Facebook le foto dello stato di degrado del piccolo cimitero di Sommocolonia, piccolo borgo collinare che si affaccia, come una splendida terrazza esso stesso, , su Barga e la Valle del Serchio. La signora Loriana Mazzolini ha denunciato le condizioni in cui versa il cimitero: crepe che riguardano parte dei vecchi colombari, alcune tombe smosse anche nel terreno. Anche la tettoia da cui sia accede a parte dei colombari vede un trave puntellato, mentre alcune crepe si vedono nei nuovi colombari di più recente costruzione. Il tutto è conseguenza dei danni alluvionali del 2014 quando si verificò una grossa frana che interessò appunto anche i terreni del cimitero. Ora il versante è cedevole.

La donna però lamenta anche una scarsa cura del cimitero come dimostra, ci dice,  la croce della cappellina pericolante e la porta della stessa chiusa alla meglio

“Questa è la realtà da tanto tempo purtroppo – ci dice Loriana Mazzolini – I forni si stanno staccando ed ho paura che cedano. Da tempo ho segnalato la cosa al comune di Barga insieme anche ad altri cittadini, ma per il momento la situazione resta questa”.

Il sindaco Marco Bonini risponde: “Da tempo ci stiamo occupando del problema che non rientra nella normale manutenzione del project financing che riguarda la cura dei cimiteri del comune. C’è  da mettere in sicurezza tutto un versante. Si tratta di un intervento importante di straordinaria manutenzione per il quale c’è il già il progetto. Stiamo però ancora cercando di reperire i fondi e speriamo che prima o poi arrivino come è successo per tanti altri interventi dovuti ai danni del maltempo che siamo riusciti a far finanziare”.

Il cimitero di Sommocolonia ospita i defunti della piccola comunità in cui oggi vivono circa una quarantina di residenti. Sommocolonia è nota ai più per essere stata oggetto della tragica battaglia del 26 dicembre 1944. Il cimitero ospita anche i resti di uno dei più noti pittori del ‘900, Umberto Vittorini (per diverse volte tra i protagonisti alla Biennale di Venezia e considerato uno dei più illustri artisti barghigiani insieme ad Alberto Magri, Bruno Cordati, Adolfo Balduini), morto nel 1979. Fu proprio per sua espressa volontà che qui venne seppellito nel dicembre 1979 dall’Amministrazione Comunale.

Sarebbe bello (ormai a questo punto eredità da lasciare alla nuova amministrazione), visto che ricorrono i 40 anni dalla morte grande artista, che quei soldi alla fine arrivassero proprio in questo 2019 e così anche Vittorini potesse essere ricordato anche con una bella sistemazione del piccolo camposanto. Ce n’è davvero bisogno.

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