La disastrosa situazione di via XXV Aprile

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Scrivo per segnalare, ve ne fosse bisogno, la situazione disastrosa di Via XXV Aprile che ormai pare sempre più essere un campo di battaglia, dai primi metri dopo l’inizio delle abitazione alla sua fine all’incrocio con Via del Turello.
Le buche, anche profonde, non si contano più. I rammendi fatti dopo i lavori del 2002 2003 e del 2007 stanno sfaldandosi in diversi tratti.
I lavori eseguiti poi negli ultimi anni da Enel, Telecom e Gaia hanno peggiorato in diversi tratti la situazione, con punti ormai senza asfalto da mesi o dove l’asfalto riposizionato è sprofondato sotto il peso dei mezzi in transito.

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In particolare segnalo la pericolosità della prima curva, all’inizio della via poco dopo l’incrocio con Via Mozza, dove lo scavo per un allaccio Enel ormai è ribassato di svariati centrimetri, probabilmente oltre 10, rispetto al piano stradale costringendo chi viene da Barga a percorrere la curva contromano per evitare la buca, con gli ovvi rischi del caso.
E che dire delle transenne del cantiere del raccordo con Via Papa Giovanni, che ogni tanto il vento o qualche buontempone spostano verso la carreggiata?
Ci sarebbero poi le buche profonde in vari tratti, gli scavi ancora aperti dall’autunno scorso o giù di lì, ferri di armatura pericolosamente sporgenti a bordo strada in un tratto…..(sono sul privato, però).
Banale, ma anche richiamare i proprietari di contatori posti lungo la strada ad accertarsi che siano chiusi gli sportelli non farebbe male…. Capita di trovarseli di fronte agli occhi, ad altezza d’uomo.

Che dire.
Chiederne la sistemazione è chiedere troppo, lo capisco, le risorse sono quello che sono.
Ma una palata di asfalto o di cemento, un cartello di avviso del pericolo, una transenna che blocchi le parti più pericolose…. Almeno questo sarebbe il minimo sindacale.
Una verifica, chiedo solo una verifica e niente più. Se poi ritenete che vada bene così…. Pazienza.
Grazie.

Rag. Valter Ghilon

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Commenti

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  1. R: La disastrosa situazione di via XXV Aprile
    Ma che chiedere troppo. Devono farlo e subito. La strada è stata tracciata a uso e consumo dei proprietari delle case fabbricate. Invece prima doveva essere rispettato un eventuale tracciato di strada, che se c’era stato a suo tempo non è stato rispettato. E se non c’era, facciamo pagare tutti coloro che hanno permesso lo sviluppo urbano così disordinato e compromissorio per un eventuale e certamente prevedibile situazione viaria che non sarebbe stato difficile ipotizzare. Credo che non sia impossibile individuare i vari responsabili (politici e/o tecnici).E magari anche i vari proprietari, che a quel tempo furono contenti di certe decisioni e che magari ora si lamentano della situazione attuale. Coloro che hanno autorizzato, permesso e fatto costruire a sproposito senza prevedere uno, ancorché, minimo sviluppo urbano e viario della zona, vanno e devono essere perseguiti per gli errori, anche solo di lungimiranza mancata. Non si può sempre subire le situazioni di fatto e poi non trovare alcun rimedio. Sia ben chiaro che anche i proprietari dei varie aree (vedi giardini e muretti a confine della strada) adiacenti, ci scommetterei, hanno mai avuto alcun tentennamento a non cedere nemmeno un centimetro alla strada, che ora li strozza e di cui tutti gli abitanti di quella landa ora tutti si lamentano. Una strada in scambiarsi tra due vetture di media grandezza risulta molto problematico, perché una proprietà ha il muretto del giardino che sporge un po’ più della precedente e/o della successiva. E quindi si provoca un blocco. Certamente l’urbanizzazione “quasi selvaggia” di quel “Canto” ha reso sempre più complicata la viabilità della zona. Ci sono i servizi che devono essere garantiti, quali gas, luce, acqua, telefono e (magari) banda larga per internet che forse potrebbero passare, viste le circostanze oggettive di questa strada ormai compromessa per sempre, che forse si potrebbero far passare anche sul privato. Perché tutti i servizi che noi “civiltà moderna e consumistica” esigiamo e pretendiamo debbono passare solo e soltanto passare per e lungo le strade. Se le strade servono a circolare, l’ADSL, la banda larga, la fibra ottica e anche la fognatura, nonché la linea telefonica o quant’altro non possono passare per la proprietà privata? Visto che tutto ciò comporta un beneficio per tutti, e, mi sembra che di questo o questi benefici che tutti pretendono e quindi godono, bisogna che si rendano conto che forse sarebbe utile a rinunciare a una piccola porzione di giardino per allargare la “mulattiera asfaltata” in cui si ritrovano. Fermo restando, che ogni qualvolta un “qualsiasi qualcuno” lavora sulla strada e la spacca e fa buche per il suo tornaconto, deve essere obbligato a rimettere le cose come le aveva trovate. E per fare questo ci deve essere presente, almeno alla fine dei lavori, un responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale che fa una “obiettiva” relazione del ripristino e che abbia autorità in materia tale far rifare il lavoro se considerato non fatto a regola d’arte e ripristinato come deve essere.Giuseppe Luti14-04-2015 – ore 14.43*

  2. Ghiloni Valter


    R: La disastrosa situazione di via XXV Aprile
    Vorrei precisare punto per punto ma ci metterei troppo….Quella strada è stata costruita dai proprietari nel secolo scorso.I residenti, nel secolo scorso, a loro spese asfaltarono la strada.Sempre nel secolo scorso il Comune, con un intervento di cui, almeno per quanto riguarda la mia famiglia, non ha proceduto a nessun esproprio ne formale ne reale (tanto che ho pagato l’Ici per anni sulla strada), è stata portata da due metri alle dimensioni attuali, procedendo a riasfaltarla.Dimensioni che, per i residenti, se solo a loro fosse consentito l’utilizzo della strada come già in altre strade accade (vedi nella parte alta di Canteo), sarebbero più che sufficienti. Invece ci passa tutta Barga perché le altre strade (leggi collegamento con Via Papa Giovanni o sbocco verso il giardino) sono chiuse o troppo strette. O perché ci sono meno rischi di controlli che in Piangrande (e non mi riferisco solo alla velocità, ma anche a certi “commerci” peraltro noti a chi di dovere)Il vero problema sono i lavori, autorizzati ed eseguiti, sulla strada e la mancata vigilanza del comune sul ripristino dello stato dopo i lavori.La buca a mio avviso più pericolosa, su una curva, è dovuta al cedimento del fondo dopo uno scavo enel, rattoppato prima con una palata di terra, poi con una di asfalto.Per non parlare dei due scavi, utili e necessari (ma vorrei ricordare che ne bastava uno perché qualcuno, chi era in comune nel 2001 faccia mente locale, aveva trovato la possibilità di realizzare entrambi i lavori insieme ma qualcuno preferì due appalti distinti) delle fogne e del metano: solo toppe, dopo gli scavi, mai un intervento completo.O uno scavo di Gaia che dall’autunno o poco dopo è ancora sterrato.Giardini e muretti, caro Giuseppe, sono tutti autorizzati. E nessuno dei residenti, almeno degli storici residenti, lamenta la grandezza: lamentiamo la mancata manutenzione.


  3. R: La disastrosa situazione di via XXV Aprile
    Bravo Valter. Tutto quello che volevo dire io. E intendi bene, non ce l’ho per niente con i proprietari, vecchi o nuovi, più o meno storici, lungo quellala pseudo-strada. E cogli nel segno quando parli di “commerci”. E soprattuto cogli nel segno quando, come io vado a dire da molto tempo, che non c’è nessun controllo che tutto torni a posto dopo aver fatto qualche intervento. NESSUNO CONTROLLA CHE TUTTO VENGA RIMESSO A POSTO E FATTO UN LAVORO DI RIPRISTINO COME SI DEVE E SENZA DOVERCI RIMETTERE LE MANI E SOLDI DI NOI CITTADINI. EPPURE SUI POTREBBE FARE. CI PRENDIAMO L’INCARICO IO E TE? Naturalmente autorizzato dal Comune, visto che loro non lo fanno o non hanno il tempo?Giuseppe Luti

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