Un nuovo stabilimento Kedrion a Castelvecchio. In consiglio si presenta l’ipotesi giovedì

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Se l’ipotesi di cui giovedì 2 gennaio si discuterà in consiglio comunale a Barga trovasse conferme il 2014 potrebbe già configurarsi come un anno di crescita importante per la Valle del Serchio ed in particolar modo per il comune di Barga.
Quasi un sogno nel cassetto che si realizza se le cose andranno come dovrebbero andare. Con investimenti importanti su questo territorio e con la possibilità di nuove assunzioni.

La notizia emerge dal primo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato per giovedì 2 gennaio alle 21 a Barga: “Ipotesi nuovo stabilimento in Castelvecchio Pascoli per prodotti innovativi nelle immunoglobuline. Riconoscimento interesse pubblico. Atto di indirizzo”.
Nella pratica uno dei passaggi verso la verifica di fattibilità di un nuovo stabilimento di produzione per la Kedrion spa del gruppo Marcucci. Uno stabilimento appunto per la produzione di un nuovo prodotto che dal 2017 dovrebbe entrare in commercio nel mercato americano. Circa da 40 a 60 milioni di euro l’ipotesi di investimento. I fabbricati esistono già e quindi si eviterebbe anche una nuova cementificazione del territorio comunale: in caso il progetto andasse avanti verrebbero utilizzati infatti i capannoni dei magazzini di Kedrion che si trovano a Castelvecchio Pascoli, lungo lo stradone che attraversa il paese.
La notizia ci viene chiarita meglio dal sindaco del comune di Barga, Marco Bonini:

“Per il momento è solo una ipotesi, ma che tutti noi ci auguriamo posa arrivare a concretizzarsi – spiega il sindaco – . In pratica Kedrion ha deciso di vagliare sul territorio dove ha sede il cuore del gruppo la possibilità di realizzare uno stabilimento che un primo tempo era stato previsto sul territorio americano. Quello che assumeremo in consiglio è un atto di interesse – aggiunge Bonini – a già il comune si è mosso per attivare i passaggi e le autorizzazioni che competono a Provincia e Regione Toscana. Da parte di Kedrion è già stato aperto un tavolo di confronto con il Ministero della Sanità.
Vedremo se ci saranno tutti i requisiti affinché il progetto possa essere realizzato e ci auguriamo che tutti gli enti interessati e competenti diano il loro benestare. Se così fosse, visto che il nuovo prodotto deve essere commercializzato sul mercato americano già dal 2017, l’operazione potrebbe veder la luce molto presto. Inutile nascondere – conclude il primo cittadino – che questa ipotesi rappresenterebbe una importante occasione di sviluppo; non solo per un’azienda che dagli anni ’90 ad oggi è cresciuta molto in valle del Serchio, ma che sta dando lavoro a piùà di 1000 persone dle territorio. Dunque il progetto aprirebbe la porta a nuova assunzioni: in primis personale qualificato per avviare la ricerca, ma anche personale per le altre attività di produzione”.

Per il momento non si conoscono ulteriori dettagli:

“Giovedì in consiglio comunale avremo le idee più chiare – promette il sindaco – siamo in attesa di conoscere maggiori dettagli del progetto da parte di Kedrion”.

Di certo sono da attendere con interesse gli sviluppi di questa vicenda che una volta tanto ha risvolti più che positivi. Come positivi sono stati in questi anni i risvolti della presenza di Kedrion in Valle del Serchio: con oltre 600 addetti tra Castelvecchio e Bolognana e circa 1400 unità impegnate nelle sedi presenti nel mondo. In tal senso ci tornano in mente le parole che Danilo Medica, Country Manager per l’Italia dI Kedrion Biopharma spa, pronunciò qualche settimana fa al convegno sul lavoro organizzato da KME a Fornaci:

“Il cuore della nostra azienda è qui, a Castelvecchio e Bolognana. Siamo un’azienda che è cresciuta molto e che vuole continuare a crescere e ad investire, ma mai dimenticandosi delle sue radici”.

Parole che speriamo possano trovare conferma nel progetto allo studio e di cui si discuterà il 2 gennaio in consiglio comunale.

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