Maltempo. L’emergenza continua. Evacuate altre sette famiglie. Tiglio senz’acqua.

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Terzo giorno per quanto riguarda l’emergenza maltempo sul territorio del comune di Barga e purtroppo la situazione non si è ancora stabilizzata. Si guarda peraltro con apprensione agli sviluppi meteo delle prossime ore, ricordando l’allerta della protezione Civile, anche se di tipo moderato. Al di là della portata della prossima perturbazione, come ci conferma l’assessore alla protezione civile del comune di Barga, Pietro Onesti, il fatto che il terreno sia già duramente provato dall’acqua caduta nei giorni scorsi e dai danni conseguenti, qualche preoccupazione la desta sui futuri sviluppi.
Non resta che incrociare le dita per il momento. Per essere più informati sull’evolversi della situazione meteo, seguite la nostra rubrica sul tempo su giornaledibarga.it e gli aggiornamenti meteo che puntualmente pubblicheremo sulla pagina Meteo Giornale di Barga su Facebook a cura di David Sesto.
Per quanto riguarda il lavoro dell’Amministrazione Comunale, ci dice ancora l’assessore Onesti: “Tutto il personale del comune è al lavoro ininterrottamente da 48 ore. La nostra principale priorità in questa fase è stata ed è ancora quella di scongiurare eventuali pericoli per la pubblica incolumità e così sarà fino a quando non si arresterà la continua segnalazione di problematiche importanti che mano a mano che viene monitorato il territorio emergono ancora”.
Tra gli ultimi provvedimenti presi dal Comune di Barga l’ulteriore evacuazione di 7 famiglie decisa proprio stamani, 23 ottobre. Sgomberato l’intero abitato di Loppia di Sopra, minacciato da alcune frane staccatesi in alto, sul versante che insiste sopra l’abitato. Ieri sera anche l’evacuazione di una famiglia la cui casa è minacciata da una frana in loc. Pellicci nei pressi di Albiano ed anche la chiusura di uno degli edifici che compongono l’agriturismo I cedri, sempre ad Albiano, sul quale incombono due frane importanti.
(continua…)

In totale le persone evacuate in tutto il comune di Barga sono 57 a stamattina oltre ad alcuni minori.
1500 invece le persone che hanno subito danni in questi giorni di maltempo, per la maggior parte residenti nella parte bassa del comune di Barga.
Diverse famiglie risultano ancora isolate a causa delle frane che hanno ostruito le viabilità secondarie, soprattutto nella montagna. Chiuse le strade principali per il capoluogo, di Loppia e Mologno, seriamente danneggiate. Chiuse le due strade che raggiungono Albiano (anche se un collegamento provvisorio è garantito lungo la strada delle Capannelle).
“E’ la situazione analoga a molte strade di montagna – spiega Onesti – l’apertura viene garantita in maniera provvisoria e parziale solo per poter favorire eventuali emergenze di tipo sanitario. Nonostante l’impegno nostro e degli altri enti preposti per cercare di garantire la mobilità nel territorio, molte strade non sono ancora in sicurezza”.
Tra le strade chiuse e seriamente danneggiate anche la Tiglio-Ferriera dove una grossa frana ha letteralmente spazzato via la strada. E poi la Tiglio-Trine.
A Tiglio da 48 ore manca peraltro l’acqua potabile nelle case e si spera di poter risolvere il problema entro oggi. Altre piccole frazioni di montagna sono state o sono senza acqua e nei giorni scorsi è mancata a lungo la corrente elettrica.
Gli uomini dell’ENEL sono peraltro a lavoro da ieri nei pressi di Albiano dove a rischio è un traliccio pericolante. Se il problema non verrò risolto a rischio black-out tutto l’abitato di Albiano già provato dal forzato isolamento.
Per quanto riguarda le continue richieste di aiuto e le segnalazioni di problematiche da parte dei cittadini, Onesti non asconde la difficoltà del Comune a rispondere in tempi stretti a tutti: “Sono talmente tante le problematiche che non è facile dare una risposta tempestiva soprattutto se non rappresenta una particolare urgenza. Ma stiamo lavorando, d’intesa anche con le altre istituzioni e con il Dipartimento regionale e nazionale di Protezione Civile, per dare una risposta a tutti e per cercare di dare una qualche forma di assistenza o di aiuto. Di aiutare la gente a ritornare ad una situazione di normalità il prima possibile”.
Peraltro, notizia di stamani, la presenza in giornata nel comune degli ispettori della Protezione Civile nazionale per valutare il passaggio dello stato di calamità da regionale a nazionale.
“Attualmente – ci spiega poi Onesti – sul territorio al lavoro per risolvere problematiche sono al lavoro 10 ditte e circa 50 addetti, ma c’è necessità di altri aiuti, anche se è sempre più difficile reperire ditte in loco dato che tutto il territorio della Media Valle è in difficoltà”.
L’assessore ci risponde anche in merito alle inevitabili polemiche e critiche nate nelle ore dell’emergenza da parte della popolazione: “Lo stato d’animo della gente è più che comprensibile. Io ritengo che di fronte ad un evento di eccezionale portata come quello di lunedì mattina ci sia poco da recriminare sull’incuria di fossati e sistemi di regimazione che rappresentano solo in minima parte il problema. Era impossibile per il territorio, smaltire milioni di metri cubi d’acqua caduti in poche ore. Detto questo ritengo comunque che in questo momento non abbia senso portare avanti le polemiche. Prima superiamo l’emergenza e poi potremo fare, tutti assieme, le valutazioni del caso su quanto è accaduto. Adesso però dobbiamo essere uniti per cercare il prima possibile di rialzare la testa”.

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Commenti

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  1. Cardone Vincenzo


    Emergenza maltempo
    Come tutte le cose dell’umano agire si può sempre fare meglio e l’esperienza serve proprio a questo. La tremenda alluvione che ha colpito così duramente il nostro territorio comunale e che ha messo in ginocchio tantissimi concittadini ha avuto dimensioni impressionanti per quanto concerne, la durata ed intensità e il non aver avuto vittime umane è un fatto importantissimo che rende meno amara la disgrazia. I tanti danni prodotti su tutto il territorio comunale hanno messo a dura prova le poche risorse di mezzi e uomini a disposizione del comune seppur prontamente allertate per gestire la prevista emergenza. Non è un caso che questo disastro naturale sia seguito a livello nazionale, il che sta a testimoniare l’eccezionalità dell’evento. Personalmente voglio ringraziare l’impegno dell’Amministrazione che in questa fase ha tentato di dare il massimo supporto possibile alla nostra comunità, ringraziamento che va a tutti gli operatori intervenuti che hanno messo a disposizione ininterrottamente il proprio tempo e professionalità.


  2. Maltempo. L’emergenza continua.
    Maltempo. L’emergenza continua. Per meglio dire l’emergenza é continua. Voglio anch’io personalmente esprimere il ringraziamento a tutti gli operatori intervenuti che hanno messo a disposizione ininterrottamente il proprio tempo e la loro professionalità. Ma vorrei dare anche una bella “BACCHETTATA” sulle mani a tutti coloro che hanno fatto sì che, da qualche anno a questa parte, in questo periodo delle “grandi piogge”, hanno contribuito a fare in modo che tutto questo si ripeta. Ormai lo sappiamo tutti che tra ottobre – novembre si scatenano queste manifestazioni violente degli agenti atmosferici. Tutte le volte si da la “colpa” alla eccezionalità della pioggia. Si dovrebbe essere consapevoli che la cosidetta “eccezionalità” è diventata una “NORMALITA” che costantemente si presenterà con scadenza annuale, specialmente in certe e determinate zone del nostro comune.Bisogna in qualche modo vigilare ed obbligare tutti coloro che hanno le selve sopra gli agglomerati di case (leggi zona di Mologno) le tengano pulite, senza detriti e lascino gli spazi per far defluire l’acqua e pertanto impedire una qualche cementificazione degli alvei dei vari rii che scendono a valle. Altrimenti si contrubuisce ad allargare la possibilità di avere i disagi che ci sono in questi giorni. Una maggiore cura del nostro territorio potrebbe sicuramente evitare molti danni alla comunità e quindi anche ai singoli privati.Le covette delle strade sono sempre e costantemente occupate dai detriti che cadono dai terreni adiacenti alle strade, queste covette sono piene di sassi, di terra, e ci cresce anche l’erba proprio perchè non sono tenute sgombre, (a Loppia di sotto, lungo la covetta (o zanella?) c’erano perfino cresciute e ben sviluppate delle piante di acacia!). Manca colpevolmente la manutenzione. Quelli della Provincia tagliano l’erba,quando lo fanno, lungo le strade. Ma sapete cosa ne fanno dell’erba tagliata? Mica la raccattano e la portano via. No!. La soffiano con quei “soffioni” e l’ammucchiano dentro le covette delle strade. Con il risultato di intasare ancora di più e quin di im pedire il normale deflusso delle acque.Ma il bello è che questa tecnica é stata adottata anche Mercoledi 23 ottobre 2013 nel tratto di strada del comune di Barga che va dalla località Arsenale alla località Giardinetto,proprio in Mologno la frazione del comune che ha subito i maggiori danni. Andavo a Lucca, e quindi mi sono immessonella strada regionale in fondo S.Pietro in Campo proseguendo per Mologno e quindi il Frascone per prendere il “famoso” ponte sul Serchio. Bene, nel tratto che va dall’Arsenale al Giardinetto gli operari della ditta incaricata, stava e ha tagliato l’erba lungo i cigli della strada (quella disastrata si badi bene)e poi la LASCIATA NELLA COVETTA. Ostruendo quindi il deflusso delle acque e contribuendo ad altri possibili disagi. Per tutti. Ma proprio quel giorno doveva essere tagliata e lasciata sul posto l’erba. Qualche metro più avanti c’era il “CASINO” fatto dall’acqua non regimata, e loro tagliavano l’erba e lasciavano dentro la covetta. E c’é ancora dentro la covetta. Andate a vedere. Vi renderete conto che si lavora senza capo e ne coda..Giuseppe Luti25-10-2013 – ore 18,00.

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