Il ritorno della Nave dei Folli

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È sbarcata anche a Fornaci “L’arca dell’alleanza, ovvero il ritorno della nave dei Folli”, lo spettacolo portato in scena dalla compagnia teatrale Papalagi – formata dagli utenti del centro si salute mentale, da operatori e cittadini – in mezza Italia, che sabato 9 ottobre è stato rappresentato anche al Cinema Teatro Smi di Viale Cesare Battisti.
Come in un opera satirica del Cinquecento (la Nave dei Folli, appunto) si immaginava che tutti i pazzi potessero essere imbarcati su di una nave ed allontanati, così ne “il Ritorno” ci si chiede cosa accadrebbe se i folli allontanati dalla società tornassero, indagando sulla mente umana e su quella componente di follia che ognuno di noi reca in se, cercando di ristabilire con i malati mentali un’alleanza, un sentimento di solidarietà.
E la Solidarietà, durante la serata, è stata anche rappresentata dalla presentazione del progetto che AMOA – Oculisti per l’Africa e Amatafrica stanno portando avanti in alcune nazioni africane, con l’intento, in particolare, di raccogliere fondi per l’acquisto di una mola per lenti da vista per la missione di M’Bour in Senegal, e per sensibilizzare fornacini e non verso l’impegno delle due onlus che stanno portando avanti in Rwanda.
A parlare del progetto una video proiezione e poi gli interventi di Michele Foli per AMOA e di Carlo Miotti per Amatafrica, seguiti poi dalla presentazione delle spettacolo descritto dal dottor Mario Betti, psichiatra e “anima”, assieme al regista e arte terapeuta Satiamo Hernadez del “Ritorno della Nave dei Folli”, uno spettacolo intenso e energico che con ironia e forza dissipa ogni dubbio. È vero, ognuno di noi ha un poco di follia dentro di se e non è troppo diversa da quella definita “clinica”.

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