L’apocalisse nel ventre di Viareggio

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Alle ore 23,48 ieri notte la zona ferroviaria di Viareggio è stata trasformata in un inferno. Un carro cisterna contenente GPL (gas propano liquido), diretto verso Pisa, è esploso appena fuori dalla stazione centrale di Viareggio. Dal convoglio merci formato da 14 carri solo uno ha perso il gas che ha comunque creato delle scene apocalittiche.
”Secondo le prime notizie disponibili e stando all’evidenza dello scenario così come appare in questo momento – spiega un portavoce delle Ferrovie dello Stato -, la locomotiva e’ regolarmente sui binari; dei quattordici carri che componevano il treno, il primo, presumibilmente quello esploso, e’ riverso sulla massicciata, così come gli altri quattro carri successivi. Degli altri nove, due sono rimasti in posizione verticale, ma fuori dai binari, mentre gli altri 7 non hanno subito conseguenze.”.
L’incidente al convoglio ha prodotto un frastuono che ha attirato fuori dalle proprie abitazioni molte persone: immediatamente però il gas si è incendiato creando lingue di fuoco che hanno coinvolto una vasta area circostante colpendo i vicini palazzi, tra i quali due sono crollati. Attualmente le vittime sono una quindicina e più di 50 feriti. Tra i feriti 35 sono ustionati in modo grave di cui 15 gravissimi (oltre il 90% del corpo). Ci sono anche due bambini con ferite gravi, uno all’ospedale di Firenze e l’altro al Bambin Gesù di Roma, e un giovane straniero con entrambe le gambe amputate.
I primi cadaveri carbonizzati ad essere recuperati erano quelli di due persone che stavano passando nelle vicinanze al momento della prima esplosione: una donna e uno scooterista. È stato trovato anche il corpo carbonizzato di un bambino in un’auto.
Le autorità stanno facendo tutto il possibile per evitare altre esplosioni e quindi altri morti. Sono più di trecento i vigili del fuoco che sono arrivati da tutta la costa Versiliese, comprese alcune squadre specializzate in interventi su disastri chimici. Per quelli che abitavano nella decina di abitazioni incendiate è stata allestita una tendopoli davanti al Comune gestita da 150 volontari.
Adesso che l’inferno è stato quasi completamente spento comincia il lavoro di scavare tra le macerie per cercare la gente rimasta intrappolata. Sono già stati estratti vivi tre bambini, un uomo e una donna. La prossima fase dell’intervento è svuotare il gas dagli altri 13 carri cisterne e allontanarlo senza pericoli. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha concluso in anticipo il suo viaggio in Venezuela per poter immediatamente rientrare in Italia per gestire l’emergenza.
Intanto il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, ha mandato le sue condoglianze ai parenti delle vittime descrivendo la tragedia come “una tragedia drammatica che colpisce duramente la città di Viareggio.” E continua dicendo, “Andranno accertate eventuali responsabilità, ma certamente, in questo momento, il pensiero va alle vittime e ai feriti e ad organizzare al meglio i soccorsi e la gestione dell’emergenza, per dare sollievo ad una popolazione duramente provata da questo disastro.”.

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