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- 2 di Sara Moscardini

Miracolo a Sant’Anna 2

Stati Uniti, 1983. Un impiegato di colore dalla vita esemplare, Hector Negron (Laz Alonso), uccide inspiegabilmente Rodolfo (Sergio Albelli), emigrato italiano; polizia e giornalisti non riescono a spiegare il movente. Il mistero si infittisce quando nell’appartamento dell’omicida viene trovata la testa di una statua sparita a Firenze durante la seconda guerra mondiale.Flashback: sponde del Serchio, 1944. Nel tentativo di attraversare il fiume quattro soldati della Buffalo rimangono isolati sulla sponda opposta a quella della divisione, in territorio controllato dai nazisti. Uno dei quattro, il soldato Train (Omar Benson Miller) che come portafortuna tiene appesa allo zaino la testa di una statua trovata tra le macerie, raccoglie un bambino ferito e molto silenzioso, Angelo (Matteo Sciabordi); insieme si rifugiano nel paesino di Colognora, dove sono accolti con timore e fiducia dalla popolazione. Ad ospitarli è la famiglia della giovane vedova Renata (Valentina Cervi) che, nonostante la presenza del padre fascista (Omero Antonutti), soccorre i partigiani scesi dalla montagna, guidati da Peppi…

- di Francesco Nardini

Miracle at St. Anna. Da Chicago pensieri liberi su due favole

Premetto che ho visto il film “Miracle at St. Anna” (Miracolo a Sant’Anna) e ho letto il libro da cui è stato tratto. Queste due opere non hanno quasi per niente attinenza storico-geografica alle vicende descritte. Io, italiano, da quarant’anni in America, cerco di analizzarle nel loro valore intrinseco, conoscendo assai il substrato umano del nero Americano.Boommm!!!!! La deflagrazione assordante, terrificante dello scoppio di una granata Tedesca che semina lo scompiglio in un eterogeneo, terrorizzato, disordinato gruppo di soldati di colore americani dà il vero inizio a questo film di Lee che è una bella favola tratta dall’altrettanta bella favola che è la novella di J.Mc.Bride: Miracolo a Sant’Anna.A conclusione di questa battaglia al limite occidentale della linea gotica durante la II guerra mondiale, una squadra di 4 soldati neri della 92A divisione Bufalo si ritrova al di là delle linee nemiche.Sia nel libro che nel film i personaggi sono gli stessi: un bimbo ferito un gigante nero che per…

- 1 di Francesca Tognarelli

Centro di Documentazione sulla Battaglia a Sommocolonia

Nascerà a Sommocolonia un Centro di Documentazione sulla Battaglia che qui fu combattuta alla fine del 1944 e che vide contrapposte le forze naziste da una parte e dall’altra la Divisione Buffalo con i partigiani. Questa fu l’unica vera battaglia in Lucchesia e quindi Sommocolonia deve diventare ancora con più forza un luogo simbolo della Seconda Guerra Mondiale.Il Centro sarà presentato il 26 dicembre in occasione dell’anniversario della battaglia e quando a Barga sarà prevista una grande manifestazione: sono già invitati il regista Spike Lee (al quale è destinato Il San Cristoforo d’Oro per il suo lavoro), lo scrittore James Mc Bride, l’Ambasciatore Americano, rappresentanti di Camp d’Erby, Fred Kuwornu, autore televisivo e regista che ha producendo in questi giorni un documentario storico sulla Buffalo. L’incarico di lavorare al Centro di Documentazione è stato affidato dal sindaco di Barga Umberto Sereni al maggiore Vittorio Biondi. Nel piccolo borgo sulla montagna barghigiana sarà allestita una sede per il centro e individuato…

- di Redazione

Un documentario sui soldati della Buffalo

Nei giorni scorsi è stato girato a Barga un documentario dal titolo “Discovering the Buffalo” che andrà in onda prossimamente su canali satellitari e televisivi.Il documentario riporta diverse immagini girate a Barga e Sommocolonia; ripercorrendo i luoghi che furono teatro della battaglia sanguinosa del 26 Dicembre 1944 che vide impegnati i Buffalo Soldier.Nel documentario non mancano anche alcune interviste che narrano quello che successe e soprattutto la storia del tenente John Fox sacrificato sotto il fuoco amico e decorato postumo con la Medal Of Honor.Tra gli intervistati il sindaco di Barga, Umberto Sereni ed il maggiore dei paracadutisti Vittorio Biondi che recentemente ha pubblicato un libro dove si ripercorrono quei fatti.La troupe giunta a Barga comprendeva il regista, autore e produttore, Fred Kudjo Kuwornu (autore televisivo anche per la Rai), insieme a Massimiliano Navarra e Steve Morelli. Parte del documentario è stato girato anche negli Stati Uniti dove lavora un altro regista, Adrian Washington. Entrambi sono allievi di Spike Lee…