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- di Redazione

Lungo la Loppora ora c’è la panchina delle persone educate

LOPPIA – Lui si chiama Alessandro Nardi, ma in tanti lo conoscono come il Bufera, abita lungo la costa che si affaccia sulla Loppora nella zona delle Trine e questa zona e la via che costeggia il torrente Loppora e che parte dalla pieve di Loppia, la via che è anche la via del Volto Santo e la via Matildica, la conosce bene. Ama questa zona come del resto la amano in tanti tra Loppia e Fornaci, ma anche Filecchio; che spesso qui vengono a  fare le loro passeggiate. La amano anche gli appassionati della Mountain bike che magari scendono da Barga attraverso  Latriani ed arrivano fin quaggiù, in un scenario davvero bello. Qui c’è anche il medievale Ponte di Solco e poco più in là l’antica pieve romanica di Loppia. Insomma, un posto speciale e  magico; basterebbe questo per venirlo a vedere e passeggiarci in santa pace.Ora però c’è una ragione in più, la “Panchina per  le persone educate”,…

- di Pietro Moscardini

Il ponte di pietra della Pieve di Loppia

Attraversare il torrente Loppora in periodo di magra estiva non è certo un problema. un piccolo salto e il ruscello è guadato! Farlo in periodo di portate maggiori è pressoché impossibile. Il collegamento diretto fra l’antica Pieve e il fertile piano di Filecchio per poi poter proseguire verso le importanti fortificazioni di Seggio e Tiglio, è stato anche nei secoli addietro un problema non marginale. Sappiamo che la Loppora è un torrentello assai inquieto e lo fu anche nel 1700 quando travolse un ponte di legno che collegava i due piani agricoli. Nel 1706 non si era ancora provveduto a nessuna ricostruzione e la Loppora la si attraversava con guadi provvisori, quando lo permetteva. I pievani e i contadini erano costretti a scendere verso i Mencagli per passare in tranquillità il piccolo torrente. Nel 1715 il pievano, un certo Giuseppe Ciarpi, chiese ufficialmente ai consoli del Comune di Barga che un ponte di legno fosse di nuovo ricostruito. Fu solo…

- di Pietro Moscardini

Loppora… “segreti geologici”

L’inferno di pioggia nella serata del 4 giugno scorso, quando le precipitazioni hanno toccato 130 mm in due ore e mezzo, ha portato il torrente Loppora a sommergere ponti e ponticelli minori, nella sua parte più a valle, facendoli poi riapparire inframezzati a muraglie di tronchi abbattuti. In alcuni tratti la forza della corrente ha eroso in profondità il letto del torrente e proprio in questi tratti sono venuti alla luce, sulle sponde, strati di pura argilla, azzurra e splendente, che in alcuni casi ha dipinto in azzurro anche strati di ghiaia e conglomerati calcarei. Nei pressi della mulattiera di Bardani, dove si potevano già ammirare le bancate di argilla ancor prima del nubifragio, adesso lo spessore di questo strato ha raggiunto altezze che sfiorano i 5 metri. Inoltre sono affiorati neri punti carboniferi (lignite) e qua e là qualche sporadico colorato sasso del famoso diaspro di Barga trascinato a valle dalla piena. La Loppora è divenuta così una miniera…

- di Redazione

Inquinamento Loppora. Il gasolio proveniva da cisterna di privata abitazione

La perdita di una cisterna di gasolio, interessata da lavori di sterramento, in una privata abitazione di Loppia, sarebbe la causa dello sversamento di gasolio verificatosi il 9 ottobre scorso lungo il corso del torrente, nel tratto che dal ponte romanico di Loppia arriva fino al ponte sulla strada provinciale di Barga. Il gasolio proveniva, a quanto si legge dai verbali affissi all’albo pretorio del comune di Barga, da una cisterna di una privata abitazione di Loppia. Per arginare all’emergenza, subito dopo la segnalazione del problema da parte di alcuni allarmati cittadini, il Comune aveva dato incarico ad una ditta specializzata di porre adeguate barriere antiinquinamento anche per evitare che il gasolio arrivasse fino al fiume Serchio. Nel frattempo sono andate avanti le indagini per capire che cosa fosse successo e, anche dopo segnalazione degli stessi proprietari, è emerso che lo sversamento sarebbe stato appunto legato alla presenza in una abitazione di Loppia di una cisterna metallica già parzialmente dissotterrata…

- di Redazione

Sversamento di gasolio nel torrente Loppora. Indagini in corso e divieto utilizzo acqua

Uno strano episodio di inquinamento si è verificato lungo il torrente Loppora, nel comune di Barga, nel tratto finale che dall’ex Mattatoio di Loppia giunge fino al ponte che attraversa la strada SR 445 e dove c’è il bivio per la strada comunale via Guido Rossa. Segnalato dai cittadini, è stato denunciato e rilevato uno sversamento (non si sa ancora se doloso o accidentale) di idrocarburi, quasi sicuramente gasolio, all’interno del torrente. Il fatto è avvenuto il 9 ottobre scorso e dopo la segnalazione di alcuni abitanti sono intervenuti sul posto personale del Comando di Polizia municipale e dell’Ufficio Tecnico comunale, del Comando Provinciale Vigili del fuoco e dell’Azienda Sanitaria Locale. Le indagini sono in corso e si sta cercando in particolare di capiore se quanto avvenuto è stato un episodio di natura dolosa e gli eventuali responsabili. Come fa sapere l’Amministrazione Comunale, alla data odierna, nonostante i sopralluoghi ed i rilievi, non è stato comunque ancora possibile accertare l’entità…

- di Redazione

Crolla un muro sulla Loppora. A rischio tre aziende artigianali

Continuano le problematiche innescate da questi terribili quattro mesi di incessanti piogge. Stamani, 19 febbraio, c’è stato un sopralluogo dell’Amministrazione Comunale nella zona di Loc. La Quercia, a Fornaci di Barga. Le ricorrenti piene del torrente Loppora hanno seriamente danneggiato un muro di contenimento, che funge anche da argine per il torrente, sul quale sorgono gli stabili di tre aziende artigianali della zona produttiva della Loppora. Il Comune ha emesso una ordinanza che obbliga la proprietà a realizzare immediatamente la messa in sicurezza dello stabile e del muro. Intervento necessario per ovviare alle problematiche ulteriori che potrebbero venire da nuove pieneL’intervento, tempo permettendo, dovrebbe iniziare già con questo pomeriggio tramite la posa di massi a copertura del muro crollato.