Tag: dino nardi

- di Redazione

L’Ufficio postale di Fornaci, i disagi, le file e la rassegnazione degli utenti…

Caro Sindaco, cari amici fornacini,vivo da anni in Svizzera ma, come molti di voi sanno, rientro abbastanza spesso a Fornaci dove ho tanti legami affettivi. Ebbene, da diverso tempo – sia per commenti di familiari, parenti, amici e conoscenti, che per mia esperienza personale – è diventato impossibile riuscire a sbrigare, in tempi sopportabili, qualsiasi servizio si necessiti dal locale Ufficio postale. Infatti, in qualsiasi giorno ed ora ci si rechi a questo Ufficio (peraltro mi si dice che non sia l’unico di Poste Italiane), bisogna armarsi di una inimmaginabile pazienza prima di essere serviti e non certamente per colpa del personale addetto che, personalmente, ho trovato molto competente, disponibile e cortese. No, i tempi di attesa sono insopportabili (anche più di un’ora!) e comportano una gran perdita di tempo (specialmente per coloro che lavorano) poiché il personale addetto agli sportelli è semplicemente insufficiente rispetto al numero di clienti che deve servire. Anche perché, ormai, le Poste Italiane sbrigano pure…

- di Maria Elena Caproni

Emigrazione 2.0: un ritorno al passato? Un articolo di Dino Nardi

La lettera e l’articolo che vi proponiamo di seguito ci sono stati inviati da Dino Nardi, “svizzero-fornacino” sindacalista da sempre impegnato a favore dei diritti degli italiani all’estero. La riflessione che ci propone è sull’”emigrazione 2.0”, sul ritorno, cioè, di un fenomeno che fu caratteristico 50 anni fa e che prepotentemente sta tornando attuale a causa della crisi economica e delle scarse possibilità di impiego che l’Italia, al momento, è in grado di offrire. La sua missiva comincia spiegando i presupposti che hanno portato alla stesura dell’articolo pubblicato più sotto ed è corredata da dati che dipingono il quadro della emigrazione italiana del presente. In aumento, come è facile intuire, ma purtroppo non più così proficua come è stato per le passate generazioni. Il motivo che mi ha spinto a farlo (realizzare l’articolo pubblicato sotto, ndr) è dovuto al fatto che due nostri conterranei, un giovane appena laureato e un padre di famiglia rimasto disoccupato, essendo evidentemente a conoscenza della…