



Bertagna è rimasto assai conosciuto nell’ambiente fotografico per aver sperimentato con successo un metodo di fotografia a colori basato sulla tricromia, già conosciuta ma da lui portata a un buon livello esecutivo, tanto da ottenere molte immagini fotografiche a colori, tra cui due raffiguranti l’amico poeta Giovanni Pascoli a Castelvecchio di Barga.

Tra l’altro, su esplicita richiesta del Poeta, in quegli anni divenuto un neo appassionato di fotografia, si chiedevano a Bertagna consigli su quali fossero i segreti per fare una bella foto e questo ruolo di maestro, lo stesso Bertagna, lo mantenne sino alla sua precoce morte. La Fotografia a colori, il suo studio in quei tempi iniziali, fu

Che Pietro Rigali fosse pupillo dello Jacopetti lo sappiamo per un semplice motivo, perché nel testamento olografo dello stesso Jacopetti, redatto il 30 agosto 1940, compare anche Pietro Rigali nel modo che diremo. Pietro Jacopetti era nato a Barga il 27 agosto 1862, e a settantotto anni, uno prima dalla morte, fece il detto testamento che riguarda tutte le sue proprietà poste in via Giannetti, lasciandole al Comune di Barga. Queste si compongono dell’intero e storico palazzo della famiglia Giannetti, parte da adibirsi per testamento a pubblici uffici, infatti, ai tempi nostri è stata sede della Biblioteca Comunale e prima della scuola di Avviamento al Lavoro. Al palazzo è strettamente collegata altra e vasta costruzione, che fu donata per fini abitativi, oggi gli appartamenti dal Comune affidati all’Ater, con questa parte a uso abitativo eccoci arrivati in via di Borgo, all’attuale Galleria Comunale, ieri sede dello studio fotografico, alle due botteghe attigue, una vuota, l’altra occupata da Swietlan Kraczyna, nel mezzo il bel portone di cipresso scolpito dagli intagliatori Colognori. È questo l’ingresso alla casa paterna dello Jacopetti, che morì l’anno dappresso, nel 1941.

Il Comune di Barga, tramite il suo Consiglio, nella seduta del 14 maggio 1942, prese in carico tutto il testamento in tutte le parti che si son dette, che prevedevano anche altre cose. Leggendo la delibera vediamo che una parte è dedicata alla moglie di Jacopetti, Angiolina Martinelli, che finché viva sarebbe stata usufruttuaria del tutto (mori circa alla metà degli anni settanta del Novecento).
Laura
8 Giugno 2025 alle 13:32
Buongiorno. Sono molto interessata alle foto pubblicate insieme all’articolo, specialmente la prima dove si vede un pezzo della casa in Via Ruota 9-11 andata distrutta durante i bombardamenti dell’ultima guerra mondiale.
Vorrei sapere se le foto sono esposte da qualche parte, se è possibile vederle ed eventualmente se ne esistono altre.
Grazie.
Pier Giuliano Cecchi
10 Giugno 2025 alle 15:34
Buongiorno.
Grazie del suo commento.
Di foto di Barga anteguerra ne esistono varie. Diverse si possono vedere in pubblicazioni, specialmente in quella che realizzò la Fondazione Ricci di Barga, “Barga in cartolina” del 2003, un libro di 200 pagine di formato 21×30, quindi ben visibili.
Senta se la Fondazione Ricci ne avesse ancora copie.
Pier Giuliano Cecchi.