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La dura legge di Ucci; subito a segno al rally della Val d’Orcia

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La prima prova del CIRT 2022 è stata vinta dall’intramontabile campione garfagnino su Skoda Fabia affiancato alle note da Rudy Briani. Sul podio anche il rampante Battistolli e Costenaro. Sfortunati Dati-Ciucci che vedono sfumare un buon piazzamento. Prossimo appuntamento il Rally Adriatico a maggio.

 

In quel vortice di polvere… (tanto per citare un poeta di nome Fabrizio De Andrè) sbucava un certo Paolo Andreucci, detto Ucci e 12 volte campione italiano, che alla soglia dei 58 anni, li compirà ad aprile, non ha proprio voglia di appendere il casco al chiodo. Anzi, al rally della Val d’Orcia sugli sterrati senesi infarciti da paesaggi mozzafiato, è stato ancora lui a dettare la sua legge antica fatta di velocità, grinta, classe e applicazione (leggasi professionalità), applicazione quasi maniacale. A mettere il suo timbro ad una corsa che lo ha visto dominare la scena al di là dell’esiguo vantaggio conclusivo di soli 8″. In realtà la 13esimo edizione del Val d’Orcia, che ha aperto le ostilità del CRIT 2022 orfano di due mostri sacri quali Scandola e Campedelli, ha vissuto sul violento attacco sferrato dal pilota garfagnino in apertura della seconda tappa. Lì Andreucci ha scavato il solco decisivo (circa 20″) salvo poi amministrare da maestro nella parte finale della corsa. Si legge tanta soddisfazione nel commento all’apertura stagionale del Terra. La prima di sei puntate del romanzo del Terra 2022 è andata in archivio dicendo che saranno Battistoli, figlio del mitico Lucky, e Costenaro, i rivali più accreditati e accreditabili nella corsa al titolo tricolore. Annotazione particolare la merita l’equipaggio Dati-Ciucci. Il pilota di Camaiore e il navigatore di Lucca stavano conducendo una buonissima gara e lottavano per le posizioni di immediato rincalzo al podio ma la sfortuna (vedi foratura) li ha penalizzati facendogli perdere molte posizioni: avranno modo di rifarsi. Anche perchè se non è proprio dietro l’angolo la rivincita è già lanciata. Il 15 maggio è infatti in programma la seconda prova col classico Rally dell’Adriatico, la corsa per antonomasia griffata Scandola che lo ha vinto ben sette volte ma che non ci sarà. E allora Ucci, che sugli sterrati marchigiani ha trionfato nel 2009 e nel 2012, potrebbe tentare anche il tris.

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