Rifiuti, come sarà la tariffa TARI 2021? prime anticipazioni. In corso la rimodulazione delle tariffe sulla base delle nuove normative ARERA

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BARGA – Dopo le novità relative al nuovo servizio ed al nuovo gestore di smaltimento dei rifiuti, in tanti anno chiesto lumi anche sulla tariffa TARI per il 2021. Cambierà qualcosa con l’introduzione del nuovo gestore e le modifiche in parte del servizio?

Le tariffe 2021 non subiranno alcuna variazione per effetto del passaggio ad altro gestore e delle modifiche apportate al servizio, i costi sostenuti saranno praticamente gli stessi che il Comune di Barga avrebbe sostenuto con il precedente gestore. Cambierà invece qualcosa, a seguito di nuova normativa, nel metodo di calcolo delle nuove tariffe sia per le utenze domestiche che per le utenze non domestiche.

A spiegarlo è l’assessore al bilancio del comune di Barga, Vittorio Salotti.

“Ci tengo a sottolineare che il cambio delle tariffe non è una decisione dell’Amministrazione Comunale ma dettata dalla nuova normativa e che il Piano economico finanziario del 2020 approvato da ATO prevede un costo inferiore di oltre 55 mila euro rispetto a quello del 2019 (che è stato di 2 milioni e 268 mila euro). Questo determina una diminuzione dell’ammontare delle risorse che saranno quindi chieste ai cittadini come TARI, in quanto le somme in meno saranno conguagliate nei tre anni successivi come da previsione normativa”.

Salotti aggiunge che è tutt’ora in corso la predisposizione del PEF 2021 e gli uffici competenti stanno lavorando, secondo il nuovo complicato metodo di calcolo previsto dalla normativa, alla stesura delle tariffe che poi saranno varate in fase di approvazione del bilancio di previsione 2021. Presto quindi fornire dettagli in proposito ma quel che è certo è che la rimodulazione delle tariffe porterà  a far pagare di più alcuni ed a pagare di meno altri:

“Il nuovo metodo di calcolo della TARI, per le utenze domestiche prevede una minor incidenza dei metri quadrati dell’abitazione ed una maggiore incidenza per i componenti del nucleo familiare – spiega Salotti –  a parità di componenti, con le attuali tariffe, c’è un grande divario fra abitazioni piccole e medio grandi nonostante i rifiuti prodotti possono essere considerati gli stessi; sicuramente questo divario andrà a diminuire e pertanto le abitazioni più piccole subiranno probabilmente un aumento della tariffa e quelle più grandi avranno una diminuzione, pur pagando comunque di più rispetto alle abitazioni di minori dimensioni. Discorso diverso per le utenze non domestiche, per le quali inciderà da normativa il tipo di rifiuto smaltito; con ogni probabilità vedranno una diminuzione ad esempio uffici, banche, ecc. che hanno come rifiuto principale la carta, mentre subiranno un aumento ad esempio i supermercati di generi misti”.

Salotti, a proposito della rimodulazione delle nuove tariffe TARI aggiunge:

“Gli uffici come detto stanno lavorando su questo aspetto con la consueta professionalità; appena il lavoro sarà terminato (si prevede non a brevissimo) sarà mia personale premura, oltre che dell’Amministrazione Comunale tutta, fornire tutti i dettagli sulle nuove tariffe”.

A proposito dei costi dei servizi di smaltimento rifiuti, Salotti interviene anche sulla questione molto calda della raccolta del verde, dopo l’annuncio del costo di 2 euro mensili in bolletyta per chi richiede il ritiro del verde a domicilio.

“Dal gennaio 2021 chi usufruisce del servizio di ritiro a domicilio del verde a richiesta (n.1 bidone ad utenza per 52 ritiri all’anno indicati in ecocalendario) lo pagherà in bolletta a 24 euro/anno.  Fino al 31/12/2020 era invece spalmato sul servizio complessivo pur non trattandosi di rifiuto urbano, il Comune di Barga si è adeguato alla nuova normativa che ne prevede l’evidenza in bolletta per i soggetti che ne faranno formale richiesta; questo permetterà di far pagare il servizio di raccolta del verde a chi effettivamente ne beneficia, e sia il servizio a domicilio che il relativo costo saranno identici in tutti i comuni della Mediavalle”.

 

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Commenti

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  1. L’imposta è di fatto un’ulteriore tassazione dell’immobile e non il pagamento di un servizio di cui si usufruisce. Ciò perchè il pubblico non riesce a imporre il pagamento del servizio agli individui e, come sempre, preferisce la via più facile da sempre seguita, cioè una tassa sulla casa, anche quando questa non è abitata e non produce alcun rifiuto da smaltire.


  2. Un altro carrozzone da mantenere, imposto da scelte della Regione. Maggiori obblighi richiesti ai cittadini, è una pletora di amministratori da pagare profumatamente. GAIA insegna, ma nessuno vuol vedere né sentire

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