Degenti Covid a Barga: un’opportunità da sfruttare

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Dal direttivo Forza Italia Mediavalle (Claudio Gemignani, Cristina Benedetti, Guido Santini) riceviamo e pubblichiamo.

 

“La creazione della cosiddetta “bolla covid” presso l’ospedale San Francesco di Barga ha riportato sotto i riflettori il tema importantissimo degli ospedali di provincia. Ebbene si, questa vicenda ha avuto il merito di riportare alla centralità delle cronache un presidio ospedaliero  che sembrava essere stato per troppo tempo dimenticato. Questa è la dimostrazione pratica che l’ospedale di Barga non solo è vivo e funziona ma ha anche tutte le risorse umane e materiali per poter supportare un’operazione di questo tipo! E’ uno sforzo organizzativo non di poco conto quello che è stato richiesto al San Francesco, soprattutto considerando il sacrificio a cui è stato sottoposto il reparto di riabilitazione, che per di più ospita pazienti anziani in momento delicato dal punto di vista sanitario, ma anche le difficoltà che dovranno affrontare gli utenti degli altri reparti (ostetricia in primis) ed  al contempo lo dobbiamo interpretare anche come un attestato di stima e di fiducia nei confronti delle potenzialità della struttura. Di questo in futuro non si potrà non tenere conto: riteniamo che dopo questa dimostrazione di efficienza e, lasciatecelo dire, di responsabile disponibilità, non si possa non riconoscere a questo ospedale il ruolo che merita! 

Quella che si è presentata come una situazione di emergenza, dovuta alla impreparazione del governo a fronteggiare una seconda ondata di contagi pur largamente prevista, può  trasformarsi in un’ occasione da sfruttare al massimo. Crediamo che in questa fase non solo l’amministrazione comunale di Barga ma anche  tutti gli  altri amministratori della Valle, debbano farsi interpreti di una richiesta di potenziamento della sanità locale che preveda una strategia politica di investimenti da distribuire fra gli ospedali di Castelnuovo di Garfagnana e di Barga, nell’ottica di una crescita globale dell’offerta sanitaria e della compensazione delle attuali lacune, nonché di una leale e costruttiva ripartizione delle competenze fra i due presidi. 

Chiudiamo con un ultima proposta. Il momento che stiamo vivendo ci mostra quanto possano essere determinanti le terapie intensive e quanti danni abbia causato la loro progressiva dismissione negli anni : crediamo che Barga possa, oggi più che mai,  rivendicare il diritto di ospitare almeno un posto letto in terapia intensiva.”

 

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