Barga nell’Area MAB dell’Unesco. la Libellula, “buona notizia; utilizziamo al meglio questo strumento”

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BARGA – Il Movimento La Libellula interviene, con una propria riflessione sul recente via libera del consiglio comunale all’ingfresso del territorio barghigiano nella Riserva MAB dell’Appennino Tosco-Emiliano. Un passaggio anche recentemente difeso e sostenuto dalla Libellula che riflette oggi sui perimetri dei parchi e delle riserve naturali.

“Questi confini –scrive –  vien da chiedersi: quanto sono sentiti dall’uomo comune? Da  chi quelle zone le vive quotidianamente? Molto dipende da chi ha disegnato quelle linee. Suddivisioni amministrative calate dall’alto, poco possono condizionare la vita quotidiana. Ben diverso il caso di processi spontanei, o comunque condivisi, che nascono dal basso ed esprimono, allora sì, una sensibilità popolare ben precisa”.

Secondo La Libellula ogni confine che non sia il punto di arrivo di un percorso culturale e di consapevolezza è destinato a rimanere solo una linea sulla carta. Se invece è vissuto come una conquista, allora diventa a sua volta il punto di partenza per qualcosa di più grande.

Da oggi – continua – il territorio di Barga entra ufficialmente nell’area MAB dell’Unesco. È una bella notizia, e per quelli che hanno lavorato già da un paio d’anni a questo progetto, è sicuramente un bel punto di arrivo. Ora dobbiamo far sì che questo percorso culturale e di consapevolezza si allarghi fino a coinvolgere tutti coloro che vivono in questi luoghi. La possibilità di rendere questo perimetro qualcosa di vivo e di reale dipende solo da noi. Il progetto MAB ci mette a disposizione ottimi strumenti, ora sta o noi utilizzarli al meglio”.

La Libellula conclude rivolgendo all’amministrazione comunale, ai gruppi di maggioranza e di opposizione, il proprio ringraziamento per aver saputo cogliere questa opportunità.

“Adesso – chiude -,come facevamo a scuola, dopo aver tracciato i contorni di questo disegno, è il momento di prendere in mano le nostre matite e darci da fare per colorare quello che ci sta dentro”.

 

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