Bene l’escursione alla Via del Diaspro di Barga

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BARGA – Si è conclusa con un successo oltre le aspettative la prima edizione dell’evento Per la via del Diaspro avvenuta  sabato 15 agosto a Barga. Un’iniziativa fortemente legata al territorio, che valorizza un pezzo importante della storia di Barga e apre interessanti opportunità per il futuro, come spiega il presidente della Pro Loco Carlo Feniello.

La passeggiata promossa e organizzata dalla Pro Loco di Barga in collaborazione con l’appassioanto di storia locale Emilio Lammari, ha condotto i partecipanti alla scoperta delle cave del particolare diaspro rosso di Barga, la pietra dura ornamentale utilizzata per le decorazioni delle Cappelle Medicee a Firenze.

Oltre sessanta persone di tutte le età, tra donne, uomini e bambini, hanno partecipato alla passeggiata che da Piazza Pascoli, in pieno centro a Barga, è arrivata alle cave di diaspro in località Loppora di Giuncheto.

Una volta raggiunte le cave di diaspro ormai dismesse da secoli, visto l’alto numero dei partecipanti, la comitiva si è frazionata in tre gruppi più piccoli che si sono alternati nella visita alla prima delle tre cave, detta del “Palazzetto”. Qui, l’accompagnatore ha avuto modo di far toccare con mano la dura pietra di diaspro (un quarzo rosso marmorizzato di bianco), spiegare come i pesanti blocchi giungevano a Firenze e rispondere alle numerose domande che gli venivano poste. Dopo la visita alla cava, una parte della comitiva ha proseguito esplorando anche le ulteriori due cave conosciute, forse un po’ meno accessibili della prima, ma esteticamente molto belle e suggestive.

Visto il grande riscontro di pubblico e l’altissimo interesse riguardante questo particolare ‘pezzo’ di storia di Barga, la passeggiata-evento “Per la via del Diaspro” avrà sicuramente un seguito con ulteriori visite alle cave per chi si fosse perso questa prima edizione. Inoltre, COVID permettendo, la Pro Loco Barga, sempre in collaborazione con Emilio Lammari, ha intenzione di organizzare una gita all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, il luogo dove fu lavorato il diaspro di Barga e alla Basilica di S. Lorenzo dove fu infine collocato per le decorazioni che tanto piacevano ai Medici.

“Ringraziamo Emilio Lammari – dice ancora Carlo Feniello – per averci accompagnato e tutti coloro che hanno partecipato, con la speranza di aver fatto vivere loro un’esperienza interessante e diversa dal solito sul territorio e la storia di Barga”.

 

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