L’arte di Emanuele Biagioni sbarca a New York

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Si chiama The tast of art  la prossima esposizione internazionale alla quale prenderà parte l’artista Barghigiano Emanuele Biagioni: una collettiva  organizzata dalla galleria olandese  “Galerie Zero” dove con altri artisti  internazionali è stato selezionato e potrà esporre in una delle città più prestigiose e famose del mondo quale New York.
L’esposizione  verrà inaugurata il 19 marzo . Emanuele avrà così l’onore, come ci dice lui, di esporre  nella 43rd Street, poco distante dalla centralissima Time square in uno degli spazio all’ottavo piano  gestiti da questa galleria olandese: “Presenterò 3 opere di recente creazione,  opere che raccontano la metropoli, il caos metropolitano, il traffico, la vita di ogni giorno , il rientro nel traffico dell’ora di punta dopo una giornata di lavoro, il via vai su Ponte Vecchio a Firenze in una qualsiasi giornata di sole. Le tre opere di New York  raccontano questo; il tutto realizzato con contrasti accentuati, riflessi sull’asfalto che creano suggestive e vibranti emozioni in chi li guarda, cerco così di proiettare lo spettatore nella scena rappresentata, nello stesso modo in cui mi ci proietto io… far sentire i rumori della città, il movimento, il caos , il chiacchiericcio delle persone, il vento provocato dalle auto o dagli scooter che appena ti son passati accanto”.
Le tre opere, Natale a Parigi, L’ora di punta, Ombre lunghe su Ponte Vecchio,  andranno ad allestire uno spazio di prestigio, un lavoro in continua evoluzione, un continuo esperimento tecnico ed emozionale fatto di vibranti contrasti , tematica moderna accattivante che vedo con piacere che riesce ad esser  apprezzata da numerose gallerie europee e non solo, suscitando un  interesse tale da portarmi ad esporre negli ultimi anni nelle maggiori città europee”.
Ora per la prima volta Emanuele potrà far il grande salto, attraversare l’Oceano ed approdare nella metropoli per antonomasia, così grande per noi che viviamo in realtà completamente opposte, ma che viene considerata  da  ogni artista, da  ogni viaggiatore, quella meta fantasticamente irraggiungibile e così particolarmente lontana.
“Sono davvero  entusiasta ed onorato – ci dice ancora – di poter esporre nel cuore di Manhattan, confrontarmi con realtà ancora più importanti  diverse, fiero anche di portar il nome di Barga nel cuore della Grande Mela; sarà sicuramente un esperienza dove potrò continuare ad imparare e migliorare ciò che sto facendo. Nel mondo della pittura, nell’arte in generale non si arriva mai… chi lo pensa  fa un grosso  errore, non si finirà mai di imparare, c’è sempre un evoluzione che porta il nostro essere sulla tela, un evoluzione continua che rende unico e così meraviglioso questo mondo artistico, che deve esser libero, continuo per esser completamente vero”.

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