Allevatori e agricoltori al valico del Brennero per fermare i tir della vergogna

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Agricoltori e allevatori al valico del Brennero per fermare i tir della vergogna che ogni giorno portano nel nostro paese miliardi di litri di latte, cagliate e polveri, ma anche milioni di cosce di maiale per fare i prosciutti, conserve di pomodoro, succhi di frutta concentrati e altri prodotti che stanno provocando la chiusura delle stalle e delle aziende agricole con la perdita di migliaia di posti di lavoro insieme a ripercussioni su tutta la filiera.
Saranno migliaia dalla Toscana, almeno diecimila da tutta Italia, gli agricoltori e allevatori che oggi, mercoledì 4 dicembre, presidieranno il valico del Brennero con l’obiettivo di smascherare il “finto Made in Italy” diretto sulle tavole in vista del Natale. Si chiama “Battaglia di Natale” l’iniziativa di Coldiretti (info su www.lucca.coldiretti.it) che vuole essere anche uno stimolo forte per i consumatori a fare scelte di acquisto consapevoli per se stessi e per sostenere il lavoro e le imprese italiane, ma anche per sollecitare le Istituzioni verso l’obbligo di
prevedere l’etichetta con l’origine degli alimenti. A guidare la delegazione della Provincia di Lucca che raggiungerà il valico del Brennero sarà il Presidente Provinciale, Cristiano Genovali. “Se non difendiamo i nostri prodotti e la nostra identità non ci sarà futuro per i nostri giovani. – spiega Genovali – Andiamo al Brennero per difendere il diritto di questa identità, le imprese, i lavoratori, il futuro delle generazioni”.
“La Battaglia di Natale” ha preso ufficialmente il via oggi, mercoledì 4 dicembre alle ore 9.00, al Brennero. Il campo base è all’area di parcheggio “Brennero” al km 1 dell’autostrada del Brennero – direzione sud (Austria-Italia). In collegamento diretto con il Brennero nel centro della Food Valley italiana a Reggio Emilia, con corteo dalle ore 10.30 e conclusione in Piazza S. Prospero, migliaia di allevatori manifesteranno per salvare il vero prosciutto italiano assunto a simbolo della difesa del Made in Italy nei confronti delle imitazioni provenienti dall’estero.

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