Sergio Rubini e la musica di Piazzolla per una indimenticabile Serata Omaggio a Pascoli

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La Serata Omaggio a Pascoli, l’appuntamento che ormai si tiene da 22 anni nella notte delle stelle cadenti, nella notte di San Lorenzo, ha fatto ancora una volta centro. Anzi, quest’anno ha fatto un notevole passo in avanti, allargando i suoi orizzonti alla cultura dei popoli, all’intreccio tra la poesia pascoliana e la migliore musica che si trova nel mondo. Portando così una notevole ventata di aria nuova,, grazie ad una musica nuova per questo evento. Così l’edizione del 10 agosto 2013, dedicata a Giovanni Pascoli come sempre, ma da quest’anno rivolta anche a far scoprire al pubblico musiche e culture popolari che si legano a questa terra grazie all’emigrazione. Per questa prima edizione è toccato all’Argentina e così, come non rendere omaggio a questa bellissima terra, dove sono emigrati 2 milioni di italiani e dove tanti sono stati i barghigiani arrivati in cerca di fortuna, con le struggenti e coinvolgenti musiche di Astor Piazzola, magnificamente interpretate dal quintetto Q5 Tango (Juanjo Mosalini, Bandoneon, Vincenzo Albini, Violino, Michele Paperini, Pianoforte, Guglielmo Caioli, Contrabbasso, Adrian Fioramonti, Chitarra Elettrica). Una formazione davvero
convincente nelle musiche di Piazzolla questa, peraltro supportata al meglio dalle performance dei ballerini Margarita Klurfan e Walter Cardozo che per la prima volta nel giardino di casa Pascoli hanno portato e fatto rivivere il più sensuale dei tango. Le musiche di Piazzolla sono state a loro volta un omaggio alla nostra emigrazione visto che nel suo sangue scorreva sangue della Garfagnana, provenendo la sua famiglia da Massa Sassorosso.
Ad interpretare Pascoli, dopo Giancarlo Giannini lo scorso anno, un altro artista di grande spessore: Sergio Rubini. Perfettamente a suo agio con i passi di “Meditazioni di un solitario italiano: un paese donde di emigra” (l’articolo che Pascoli scrisse per il giornale argentino “La prensa”, parlando dei valori dell’emigrazione barghigiana); ma anche con le più celeberrime poesie dei Canti di Castelvecchio, a cominciare da L’Ora di Barga, e poi La Poesia, Nebbia, Il gelsomino notturno
Magistrale la sua prova sul palco allestito nel giardino della casa che fu del poeta, davanti ad un pubblico dalle grandi occasioni stimato in oltre 650 persone. Moltissime le autorità intervenute da tutta la provincia, tra i quali i presidenti delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Lucca, Lattanzi e Banca del Monte di Lucca, Del Carlo, che da sempre offrono un importante sostegno alla manifestazione; ma c’era anche la rappresentante dell’ambasciata argentina e con lei il segretario della congregazione dei vescovi mons. Lorenzo Baldisseri, barghigiano di San Pietro in Campo ora ai massimi vertici in Vaticano ed al quale è stato consegnato nell’occasione, il premio del comune di Barga “San Cristoforo d’Oro”. Mons. Baldisserri ha parlato a lungo di Pascoli ed ha letto anche il particolare messaggio (che potete ascoltare sotto) inviatogli da Papa Francesco per salutare la Serata Omaggio. A condurre con mano esperta la “Serata Omaggio”, come sempre, il bravo Luca Scarlini, ma non va dimenticato nemmeno il lavoro di chi da sempre organizza questo evento, oggi rinato sulla nuova strada della cultura dei popoli, la Fondazione Pascoli, con il suo presidente Alessandro Adami in testa, la Misericordia di Castelvecchio, con il Governatore Maria Bruna Caproni e poi il comune di Barga, ieri sera rappresentato dal sindaco, Marco Bonini. Insomma, appuntamento riuscito al meglio quello del 10 agosto, che, finiti gli applausi e spente le luci sul palco, già guarda al 2014. Con un nuovo omaggio alla cultura dei popoli: gli Stati Uniti d’America.

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