Un triste san Cristoforo per i Campanari di Barga

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La processione di san Cristoforo, che quest’anno grazie alla magnanimità di un privato ha ritrovato anche la sua bella conclusione con i fuochi d’artificio, non è piaciuta a tutti.

Ed è stato proprio il ritorno dello spettacolo pirotecnico a creare un po’ di parapiglia. Niente a che vedere con sicurezza (fatto tutto a regola d’arte), gusto (fuochi bellissimi e molto colorati), visibilità (hanno dominato tutta Barga e dintorni): il problema è stato piuttosto “logistico” e ha visto il campanile del duomo protagonista di una piccola contesa che ha lasciato amareggiati i Campanari.

Da sempre impegnati per san Cristoforo come per altre celebrazioni a far squillare le possenti campane della chiesa principale, i Campanari scrivono sul loro blog:

“Si è sfiorato l’incidente diplomatico. Quando i campanari sono andati per posizionare le consuete fiaccole per la processione sulla torretta del campanile si sono trovati di fronte ad un cantiere. Stavano infatti predisponendo i fuochi d’artificio, tanto che le fiaccole per ovvi motivi non si sono potute mettere, nelle scale del campanile era presente una santa barbara con scatoloni pieni di fuochi e abbiamo dovuto insistere per fare sospendere i lavori e iniziare il doppio dato che la processione era già al ponte del giardino. In questa situazione ridicola, poco è mancato che saltasse il doppio che è stato eseguito solo per un segno di rispetto per il santo patrono.”

Allo sfogo pubblicato su www.campanaribarga.altervista.org è seguita anche una lettera indirizzata all’amministrazione comunale ed inoltrata alla nostra redazione, con la quale, i nostri raccontano cosa non è andato per il verso giusto durante le celebrazioni del patrono.
Eccola pubblicata:

Egregio Sig. Sindaco,
Cari Amministratori Comunali,
inviamo queste righe dopo un’attenta riflessione e dopo la constatazione oggettiva di quanto rilevato. Anticipiamo subito che siamo molto amareggiati, anzi, delusi.

Venendo ai fatti, la sera della processione del S. Patrono, il gruppo dei campanari di Barga si apprestava ad entrare nella torre campanaria all’orario convenuto (le 20,30 circa), per i preparativi all’esecuzione del tradizionale “doppio” che accompagna la solenne processione dalla Chiesa del S. Cuore al Duomo. Fatti pochi scalini nell’accesso alla torre, il gruppo veniva fermato da una persona, la quale impediva l’accesso e, contestualmente, l’esecuzione del “doppio”. Il motivo? Da ridere, ovvero la sistemazione dei fuochi d’artificio per lo spettacolo pirotecnico avvenuto poi dopo le 23 (!). In sintesi, la ragazza in questione, mancando le condizioni di sicurezza, causa la predisposizione dei fuochi d’artificio, non voleva far salire i campanari e, per gli stessi motivi, far eseguire il “doppio”.

I campanari sono gente seria, abituata alle tribolazioni e alle sfide della vita (pensate alle manutenzioni nel campanile del Duomo, o alle fatiche di suonare le nostre imponenti campane in estate), quindi hanno mediato con l’addetta, la quale ha poi acconsentito a farli salire. Il resto della serata è ormai una cronaca pietosa; di come il campanile è stato ridotto dagli incaricati allo spettacolo pirotecnico (altri due addetti oltre alla ragazza già citata), di come non ci siano state, nella nostra opinione, le misure di sicurezza data la presenza, anche nelle scale, di ingombranti pacchi di fuochi d’artificio senza protezione alcuna, di come sia stato impedito l’accesso a tutti i cittadini e fedeli che tradizionalmente visitano la torre la sera della processione, di come sia stato impedito ai campanari di illuminare la torre con le tradizionali fiaccole, di come, infine, l’esecuzione del “doppio” sia stata ritardata dagli addetti ai fuochi d’artificio, potrete leggere nell’articolo presente sul nostro blog (http://campanaribarga.altervista.org/che-delusione/).

Ciò che non potrete leggere, ma che rappresenta il vero oggetto della presente (non siamo abituati alle lamentele, manteniamo viva una faticosa quanto antica e nobile tradizione, questo il nostro fine) è quanto vi mostriamo nelle seguenti foto, un vero scempio.
Riassumendo quanto mostrano le foto, dopo che i “professionisti” dei fuochi d’artificio hanno lasciato il campanile, la mattina del 25 luglio i campanari hanno trovato la bandiera danneggiata, parzialmente ammainata e con la carrucola manomessa; la tradizionale stella di Natale, da poco faticosamente restaurata e che allieta le serate natalizie, danneggiata in quanto spostata da mani inesperte (e al buio…), che hanno causato il distacco dell’illuminazione ed il suo completo danneggiamento, il campanile sporco e lasciato in condizioni pietose. I danni ammontano ad una cifra che va dai 500 ai 1.000 euro, il danno morale per chi ha fatto i lavori praticamente in quota nei mesi scorsi, sotto il sole battente, per pura passione cittadina? Incalcolabile!

Attendiamo un Vostro riscontro. Confidiamo che oltre la bandiera non sia ammainato anche il buon senso, come purtroppo abbiamo constatato quando qualcuno ha provato a rovinare la festa, una bella festa che aspettiamo di anno in anno.
Come detto i campanari sono gente seria, hanno suonato il doppio lo stesso. Non abusate però della
loro pazienza!

Gruppo Campanari di Barga

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