Maschi contro femmine

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MASCHI CONTRO FEMMINEdi Fausto BrizziItalia 2010Prima leggera e simpatica parte di un dittico che prevede in uscita a febbraio la seconda metà della pellicola, un “Femmine contro maschi”. Il lavoro di Brizzi (quello dei due Notte prima degli esami) riprende nella struttura ad episodi il precedente Ex, perdendo un po’ di grinta e di tempismo nello svolgimento delle storie. Cinque amici (tra cui Claudio Bisio e Emilio Solfrizzi) si trovano abitualmente a discutere dei loro problemi con l’universo femminile. C’è Walter (Fabio de Luigi), la cui moglie (Lucia Ocone) ha abbandonato il letto coniugale dopo la nascita del pupo; a non aiutarlo nel duro periodo di astinenza, il suo ruolo di allenatore in una squadra femminile di pallavolo in serie A, e le continue tentazioni cui lo sottopone la prima schiacciatrice, Eva Castelli (Giorgia Würth), da anni cotta di lui. C’è Diego (Alessandro Preziosi, particolarmente in stato di grazia), che come passatempo colleziona mutandine delle sue tante, graziose e decelebrate conquiste femminili, e litiga con la vicina di
pianerottolo Chiara (Paola Cortellesi), infermiera, animalista e ambientalista, che si apostrofano altrimenti tra loro “maschilista porco” e “fricchettona frigida”. Dalla sera in cui lei respinge un’avance di lui, Diego soffre improvvisamente di impotenza: un dramma. Una ginecologa senza peli sulla lingua (Luciana Littizzetto) e uno psicologo poco ortodosso (Massimiliano Bruno) lo convincono che il suo problema è di natura psicologica e che l’unico modo di superarlo è di riuscire ad andare a letto con la vicina. C’è Renato (Giuseppe Cederna) timido impiegato innamorato da anni della collega Nicoletta (Carla Signoris) che dopo esser stata tradita dal marito (Francesco Pannofino) si è fatta convincere da un’esuberante collega (Nancy Brilli) a sottoporsi a radicali interventi di chirurgia plastica. Il figlio di Nicoletta (Nicolas Vaporidis) convive con la migliore amica Marta (Chiara Francini); i due (etero lui e gay lei) si innamorano della stessa ragazza (Sarah Felberbaum), che vive un periodo di confusione sessuale, e se la contendono a suon di colpi bassi.
Legati da un phil rouge sottile e a volte forzato nel far convivere più personaggi nelle stesse scene, il film è leggero e piacevole, seppur privo di qualsivoglia mordente; forse un po’ di cattiveria in più avrebbe giovato (temi come omosessualità e gay pride sono trattati come fossero all’ordine del giorno, cosa che non succede spesso nel nostro vecchio paese). A sostenere il tono è un cast brillante, che cerca di non cadere nel caricaturale; qualche gag è un po’ stantia, ma nel complesso si sorride abbastanza; certo, il genere maschile non figura affatto bene: traditori, superficiali, prepotenti, i “maschi” tiranneggiano le “femmine” che più spesso del dovuto scendono a compromessi.

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